Psicoterapia sistemico relazionale: un focus sul metodo

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 03 Ottobre, 2024

Paziente sdraiato sul divano con terapeuta

La psicoterapia sistemico relazionale è un approccio terapeutico basato sulla teoria dei sistemi, che pone l'attenzione sui rapporti all'interno di un contesto di relazione: può trattarsi di una coppia, di una famiglia, di un gruppo di amici o di lavoro. 

La psicoterapia sistemico-relazionale è un approccio terapeutico che si focalizza sulle relazioni e le interazioni all'interno dei sistemi umani, in particolare la famiglia, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull'individuo.

Questo modello considera i problemi psicologici e comportamentali come manifestazioni di dinamiche disfunzionali all'interno del sistema relazionale in cui l'individuo è inserito.

Si concentra sui modelli di comportamento disfunzionale e sulle emozioni negative che creano problemi di comunicazione e di relazione all'interno del sistema con l'obiettivo di identificarli, correggerli e migliorarli con l'apprendimento di nuove strategie più costruttive.

Vediamo nel dettaglio su quali principi si fonda il metodo sistemico relazionale, a chi è rivolto, gli obiettivi e i benefici che può dare.

Terapia sistemico relazionale familiare: i principi di base

La terapia sistemico-relazionale valuta il malessere individuale come un riflesso delle difficoltà nelle relazioni che si creano nel contesto in cui vive e aiuta le persone per migliorare queste dinamiche nello spettro del benessere complessivo.

Lo psicologo sistemico relazionale si focalizza sulle dinamiche e sulle interazioni tra i membri di un gruppo, come per esempio la famiglia, che possono causare disagio e malessere.

L'obiettivo del modello sistemico relazionale è individuare gli schemi introiettati e agiti nei rapporti interpersonali, gli elementi all'origine dei conflitti.

  • rete di relazioni: il singolo è visto come parte di un sistema di relazioni, e il suo malessere è legato a questo contesto;
  • dimensione relazionale: il focus si sposta dal singolo individuo alle dinamiche relazionali che possono essere disfunzionali;
  • sintomo come segnale: il sintomo viene interpretato come un'espressione del malessere del sistema relazionale, non solo come un problema individuale.

Le relazioni problematiche possono riguardare diversi contesti:

  • famiglia: dinamiche familiari che causano stress o conflitti;
  • coppia: problemi di comunicazione o intimità tra partner;
  • ambito professionale: relazioni difficili con colleghi o superiori;
  • relazioni sociali e/o amicizie: conflitti o incomprensioni a livello di rapporti esterni.

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L'intervento del terapeuta può aiutare a:

  • identificare i problemi: riconoscere pattern comportamentali e relazionali che possono essere all'origine dei problemi, delle difficoltà di comunicazione e dei conflitti;
  • scoprire le influenze esterne: riconoscere le interazioni che influenzano i comportamenti;
  • esplorare i sentimenti: esplorano attivamente i modelli di pensiero, azioni ed emozioni;
  • adottare un approccio non giudicante: creare uno spazio dove ci si possa sentire liberi di parlare di questioni personali dolorose o difficili da condividere con gli altri;
  • sviluppare abilità relazionali: le persone imparano a comunicare, a gestire i conflitti e a risolvere i problemi per avere relazioni più sane;
  • individuare le convinzioni negative e condizionanti: credenze e comportamenti di base negativi o distruttivi, come il perfezionismo o la necessità di compiacere gli altri;
  • riconoscere i propri punti di forza/risorse: i punti di forza e le risorse possono portare a una maggiore fiducia e autostima;
  • percepire empatia: la terapia sistemica può aiutare a sviluppare una maggiore empatia, essenziale per costruire relazioni più sane con l'altro da sé;
  • imparare a collaborare: la terapia sistemica crea uno spazio di lavoro comune in cui tutti sono coinvolti.

Tipi di terapia sistemico relazionale

La psicoterapia relazionale sistemica si applica a qualsiasi contesto in cui il meccanismo interattivo si blocchi causando difficoltà, e lo fa attraverso approcci peculiari a ciascuna situazione:

  • psicoterapia individuale: integra le teorie di Sigmund Freud con quelle della teoria dei sistemi. Lavora per risolvere le motivazioni inconsce e i modelli di comportamento che influenzano i pensieri, le scelte, le relazioni della persona;
  • terapia familiare: esamina le interazioni che avvengono all'interno del nucleo familiare, individuando i modelli che influenzano o impediscono il potenziale di cambiamento all'interno del sistema relazionale;
  • terapia di gruppo: analizza l'unità sociale e le relazioni al suo interno, cercando di capire come far funzionare il meccanismo di gruppo nella sua globalità, rispettando i bisogni individuali.

Esempi di tecniche impiegate nella terapia sistemico-relazionale

Di seguito, alcuni esempi di tecniche impiegate nell'approccio sistemico relazionale:

  • domande circolari: sono una tecnica che aiutano il terapeuta a esplorare un problema da diverse angolazioni per identificarne il nucleo centrale. Queste domande sono progettate per rivelare come i comportamenti, le emozioni e le credenze di un membro del sistema influenzino gli altri e viceversa. Tipicamente, coinvolgono almeno tre persone o elementi del sistema; 
  • contestualizzazione: consente al terapeuta di inserire i sintomi del paziente in un contesto che si estende nel tempo e nello spazio, o che si applica a uno o più membri della famiglia; esamina come le esperienze individuali si inseriscono in un modello più ampio nella persona, nella famiglia o nel gruppo più ampio;
  • ristrutturazione: esplora le auto-percezioni del paziente offrendo delle alternative; spesso utilizzata insieme alle domande circolari che aiutano la persona a identificare i modelli di comportamento all'interno dei contesti sociali in cui sono inseriti.

Quali condizioni si possono affrontare con la terapia sistemica

Di seguito, gli ambiti di applicazione della terapia sistemico relazionale.

Dipendenze e abuso di sostanze

La terapia sistemica aiuta a capire come la dipendenza si inserisce nel contesto familiare e sociale della persona.

Esploriamo insieme i fattori che contribuiscono all'abuso di sostanze, come le dinamiche familiari, lo stress o i traumi passati.

L'obiettivo è vedere la dipendenza non come un problema isolato, ma come parte di un sistema più ampio di relazioni e comportamenti.

Gestione della rabbia

In questo approccio, la rabbia viene vista come un segnale di difficoltà nelle relazioni: on la psicologia sistemico relazionale si lavora per capire cosa scatena questa emozione e come viene espressa all'interno della famiglia o del gruppo.

Insieme, si cercano modi più costruttivi per gestire la rabbia, comunicare i sentimenti di frustrazione o disagio con l'obiettivo di migliorare le relazioni e la comunicazione interpersonale.

Disturbi dell'umore

Quando si affrontano i disturbi come ansia, depressione o disturbo bipolare, lo psicoterapeuta relazionale considera come questi influenzano e sono influenzati dalle relazioni familiari.

Aiuta la persona e i suoi familiari a riconoscere i sintomi, a comunicare meglio durante i momenti difficili e a creare un ambiente non giudicante.

Difficoltà relazionali

Qui ci si concentra sui modelli di comunicazione e interazione all'interno della famiglia, della coppia o del gruppo per identificare insieme i fattori che sabotano le relazioni.

In un contesto di psicoterapia sistemica relazionale si lavora per sviluppare nuovi modi di interagire più positivi ed efficaci; l'obiettivo è migliorare la comprensione reciproca e la connessione emotiva.

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Disturbo della condotta (bambini e adolescenti)

In questo caso, si lavora con l'intera famiglia o gruppo per capire come le dinamiche del nucleo possono influenzare il comportamento problematico.

L'obiettivo è sviluppare strategie per gestire le emozioni e gli impulsi, trasformando le relazioni sociali in rapporti positivi.

Si osservano anche le esperienze familiari che possono influenzare il modo di pensare e agire del bambino o dell'adolescente.

Ansia

Nella terapia sistemica l'ansia non è considerata solo come un problema individuale, ma come qualcosa che coinvolge l'intero sistema familiare.

Si scandagliano le cause dell'ansia, le preoccupazioni familiari o le aspettative, e si lavora per sviluppare quelle strategie che coinvolgono tutti i membri del nucleo al fine di creare un ambiente più sereno e supportivo.

Disturbi alimentari

Si affrontano i disturbi alimentari guardando alle dinamiche familiari e sociali che possono contribuire ai sentimenti di inadeguatezza o al bisogno di controllo.

Si lavora per migliorare la comunicazione nel gruppo, l'autostima, e per sviluppare una relazione più sana con il cibo e con il proprio corpo, coinvolgendo tutti nel percorsi di scoperta.

PTSD (Disturbo da Stress Post-Traumatico)

Nella terapia sistemica per il PTSD o disturbo da stress post-traumatico, si aiuta la persona e la sua famiglia a comprendere come il trauma possa esercitare una profonda influenza sulle relazioni attuali.

L'obiettivo della psicoterapia sistemico relazionale è creare un ambiente sicuro dove i ricordi traumatici possano essere elaborati, migliorando la comunicazione e il supporto all'interno del nucleo.

Schizofrenia

Nel trattare la schizofrenia, tutta la famiglia viene coinvolta nel processo terapeutico affinché si comprenda la malattia, si impari a comunicare in modo più efficace, a creare un ambiente di supporto.

In questo caso, il compito del professionista è quello di ridurre lo stress familiare, migliorare l'aderenza al trattamento e sviluppare strategie per gestire i sintomi insieme, a favore di una migliore qualità di vita per tutti.

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FAQ: ecco alcune domande frequenti sulla psicoterapia sistemico-relazionale

Vediamo alcune domande frequenti su questo tipo di psicoterapia: 

Come può aiutare la terapia sistemica?

Lo psicoterapeuta sistemico relazionale può aiutare a identificare e ad affrontare le questioni che hanno causato rapporti disfunzionali.

Nel complesso, la terapia sistemica può aiutare a capire come la vita emotiva del singolo possa influenzare le interazioni; a migliorare la comunicazione; a costruire relazioni più forti; a consentire al gruppo di superare disagi e conflitti interni.

A chi è rivolta la terapia sistemico-relazionale?

La terapia sistemica può aiutare persone di qualsiasi età con la tendenza ad alterare, reprimere o negare le proprie emozioni al punto da non riuscire a sviluppare le abilità interpersonali e a mantenere relazioni sane.


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Un esempio calzante è rappresentato da chi non riesce a gestire la rabbia e la manifesta nel contesto relazionale attraverso comportamenti e dinamiche distruttive. La terapia sistemica può aiutare a scoprire le origini e ad affrontare queste emozioni disfunzionali. 

Quanto dura una seduta di psicoterapia sistemica relazionale?

La seduta dura tra i 45 e i 50 minuti, mentre per quanto riguarda il numero delle sessioni, questo può variare a seconda delle necessità individuali.

Nella maggior parte dei casi, la terapia prevede un incontro a settimana o una volta ogni quindici giorni.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Maria del Carmen Rostagno
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