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Mastociti

Immunologia Medicina generale
Mastociti

Mastociti: cosa sono?

I mastociti (o mastcellule) sono cellule immunitarie, di forma ovale o allungata, con delle estroflessioni filiformi.

I mastociti producono eparina ed istamina, contenute nel loro citoplasma e rilasciate all'esterno (degranulazione), a seguito di specifici segnali. Proprio per la presenza di questi granuli rientrano nel gruppo di cellule chiamate granulociti polimorfo nucleati, cui appartengono anche gli eosinofili, i basofili e i neutrofili. Nella maggior parte dei casi, i granuli sono così tanti da nascondere il nucleo. Contengono pochi mitocondri e un complesso di Golgi molto sviluppato. Inoltre, contengono delle gocce lipidiche ricche di acido arachidonico.

Al microscopio si vedono di colore rosso-porpora grazie all’eparina che conferisce loro affinità per specifici coloranti basici (come la tionina, blu di toluidina, azzurro A) e, solitamente, assorbono i coloranti dei glicosaminoglicani solfati (come l’alcian blu). L’istamina aumenta la permeabilità dei capillari.

Dove si trovano i mastociti?

I mastociti nascono nel midollo osseo, durante l’ematopoiesi, il processo mediante cui si formano e maturano tutti i tipi di cellule del sangue. Si concentrano nel tessuto connettivo lasso e hanno la tendenza a depositarsi nei vasi sanguigni e linfatici. Un numero elevato di mastcellule è presente anche a livello delle mucose del tratto respiratorio e gastrointestinale.

A cosa servono i mastociti?

I numerosi granuli citoplasmatici di eparina ed istamina, sono delimitati da una sottile membrana e sono così tanti da nascondere il nucleo. Quando il contenuto dei granuli dei mastociti viene rilasciato all'esterno delle cellule, si verifica un processo noto come degranulazione dei mastociti.

L'eparina è un anticoagulante e viene rilasciata dai mastociti, nei pressi dei vasi sanguigni del tessuto connettivo lasso, per evitare la coagulazione delle proteine plasmatiche uscite fuori dai capillari sanguigni. L'istamina, invece, è un vasodilatatore e, quindi, la degranulazione di istamina causa incremento della  permeabilità vascolare.

I mastociti hanno un ruolo nel processo infiammatorio. La degranulazione di istamina si verifica durante una reazione infiammatoria e questo processo ha una specifica funzione. L'incremento della permeabilità vasale, infatti, permette l’arrivo delle altre cellule immunitarie quali eosinofili, neutrofili, monociti, linfociti T, e delle piastrine nel focolaio di infiammazione per attaccare l’antigene o, nel caso di infezione, il patogeno.

Iperattività mastocitaria

Di fronte ad un agente irritante o infettivo, i mastociti presenti nei tessuti maggiormente vulnerabili (bocca, naso, vescica, polmoni, uretra, ecc.) si attivano. Dopo il contatto con l'antigene (l'agente irritante), i mastociti aprono le vescicole, dette granuli, attraverso il processo di degranulazione: il contenuto delle vescicole si riversa sui tessuti. 

In questo secreto sono presenti: istamina, sostanza P, leucotreni, NGF. La liberazione di queste sostanze costituisce la normale risposta difensiva agli attacchi esterni; tuttavia, se gli attacchi sono costanti e freqenti, i mastociti subiscono una ipersensibilizzazione, e rilasceranno nei tessuti più sostanze di quelle in realtà necessarie. Ne consegue una cronicizzazione di infiammazione e dolore, in cui i mastociti rimangono sempre in stato di allerta, anche in assenza di batteri o agenti irritanti.

Ciò può essere un fenomeno molto serio, che porta poi certe malattie a cronicizzare (es. cistiti recidivanti e vestibolodinia).

Mastociti e degranulazione

I mastociti presentano, sulla loro membrana, le immunoglobuline IgE che vengono a contatto con l'antigene innescando un rilascio incontrollato di istamina.

In alcuni individui l’eccessiva quantità di istamina rilasciata a seguito della degranulazione mastocitiaria determina una reazione allergica, detta degranulazione anafilattica. I sintomi includono:

Mastociti e infiammazione: qual è il rapporto?

Come già detto, nel citoplasma dei mastociti sono presenti dei granuli ricchi di eparina ed istamina che essi stessi producono. Inoltre, contengono delle gocce lipidiche ricche di acido arachidonico. I mastociti intervengono nel processo infiammatorio proprio grazie ai corpi lipidici, contenenti acido arachidonico e ad altri elementi quali:

  • interleuchine e fattori chemiotattici, regolano l'attività di altre cellule che partecipano alla regolazione del processo infiammatorio. Il rilascio di fattori chemiotattici, da parte dei mastociti, richiama altre cellule immunitarie;
  • ossido nitrico, mediatore endogeno prodotto dalla mastcellula per mezzo dell’enzima ossido nitrico sintetasi (NOS). Rilasciato all'esterno, l’ossido nitrico ha un'azione vasodilatatrice.

L'acido arachidonico, contenuto nei corpi lipidici dei mastociti, è il precursore di diverse sostanze coinvolte nei processi infiammatori, come prostaglandine, trombossani e leucotrieni. Oltre alla degranulazione, nei mastociti, quando si scatena la risposta immunitaria nei confronti dell'antigene, si producono anche leucotrieni, e ciò determina:

  • aumento della permeabilità vasale;
  • contrazione della muscolatura liscia.

I leucotrieni, quindi, fungono da mediatori chimici e sostengono l'azione svolta dall'istamina nel contrastare gli antigeni. osì come accade per l'istamina, anche gli altri elementi di origine mastocitaria possono causare, in alcuni soggetti, una risposta eccessiva nei confronti dell'antigene, scatenando reazioni anafilattiche.

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Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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