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Campylobacter

Gastroenterologia
Campylobacter

Che cos’è campylobacter?

Campylobacter è un genere di batteri comunemente all’origine dell’intossicazione alimentare; campilobacter è una definizione ormai desueta, da tempo si chiama Helicobacter

Questa si verifica quando assumiamo cibo o acqua contaminate da microbi, tossine o sostanze chimiche. I microbi possono essere batteri, virus o parassiti. Solitamente l’intossicazione alimentare causa una gastroenterite, un’infezione intestinale che può portare a diarrea e vomito.

Solitamente campylobacter si trova nella carne cruda, in particolare nel pollame. Solitamente l’infezione non comporta sintomi gravi, ma possono verificarsi delle complicazioni come la disidratazione, quindi il rimedio prevede la reintegrazione dei fluidi bevendo molto. Nei casi più gravi possono essere necessari gli antibiotici.

Come si prende il campylobacter?

I batteri campylobacter si trovano comunemente nella carne cruda, specialmente nel pollame come pollo, tacchino, etc. Cucinare accuratamente la carne solitamente uccide i batteri. Campylobacter si trova solitamente anche nel latte non pastorizzato o nell’acqua non trattata (compreso il ghiaccio). Talvolta li possono contenere anche funghi e frutti di mare.

Gli animali domestici (cani e gatti compresi) e altri animali possono trasmettere il campylobacter, specialmente nelle fattorie. (Nota che negli animali il campylobacter raramente porta a dei sintomi).

Quanto è comune il campylobacter e chi lo prende?

Il campylobacter è una delle cause più comuni di intossicazione alimentare nel Regno Unito. Si verificano circa 65.000 casi confermati all’anno solo in Inghilterra e Galles e probabilmente ce ne sono molti altri che non vengono testati. La “Food Standards Agency” stima che almeno 280.000 persone vengano affette ogni anno.

L’avvelenamento da campylobacter riguarda ogni età. Può essere più frequente in:

  • Persone che viaggiano in paesi in via di sviluppo dove le fognature e le misure igieniche sono più permissive
  • Persone che lavorano a contatto con animali
  • Persone che lavorano nell’industria della carne

Quali sono i sintomi di campylobacter?

I sintomi tipici sono la nausea, la diarrea, il vomito (anche se non sempre). Talvolta è presente del sangue nella diarrea. Potresti anche accusare dei crampi allo stomaco e avere la febbre alta. I sintomi tendono a presentarsi entro 2-5 giorni dall’assunzione del cibo contaminato o dal contatto con l’animale infetto. Tuttavia a volte il periodo d’incubazione può essere molto corto, come un giorno, o molto lungo come 11 giorni.

Nella maggior parte delle persone i sintomi sono relativamente lievi e migliorano entro 2-3 giorni. Circa 9 persone su 10 si riprendono entro una settimana. Talvolta però i sintomi possono essere più gravi e possono verificarsi delle complicazioni. Se i sintomi sono gravi potrebbe comparire la disidratazione.

Come viene diagnosticato Campylobacter?

Molte persone riconosceranno intossicazione alimentare dai sintomi tipici. Se i sintomi sono lievi, di solito non è necessario consultare un medico o ricevere un trattamento medico specifico, quindi, è possibile avere un’infezione da Campylobacter non 'confermata'.

Tuttavia, in alcune circostanze di intossicazione alimentare, è necessario consultare un dottore. Il medico o l'infermiere potrebbero chiedere se sia stato intrapreso di recente un viaggio all'estero o se possano essere stati assunti cibo o acqua contaminati. Solitamente verificano anche la presenza dei segni di disidratazione, controllano la temperatura, il polso e la pressione sanguigna. Potrebbero anche esaminare l’addome per cercare qualche punto doloroso.

Il medico o l'infermiere possono chiedere di raccogliere un campione di feci che verrà inviato al laboratorio per i test è confermerà eventualmente la presenza di Campylobacter. L’esame del campione di feci non è sempre necessario, ma è probabile che il medico lo suggerisca in determinate situazioni, come ad esempio:

  • Se di recente avete viaggiato all'estero.
  • Se siete stati particolarmente male.
  • Se è presente sangue o pus nelle feci.
  • Se dopo una settimana la diarrea non si è fermata.
  • Se siete stati di recente in ospedale o avete intrapreso un trattamento antibiotico.
  • Se siete affetti da altre malattie, in particolare quelle che colpiscono il sistema immunitario.
  • Se il medico non è sicuro che abbiate un’intossicazione alimentare o un'infezione intestinale (gastroenterite).
  • Se il vostro lavoro comporta la manipolazione di alimenti.
La ragione per cui un campione di feci non è sempre necessario è che in molti casi sapere che germe avete non fa alcuna differenza per il trattamento. La maggior parte dei casi di Campylobacter migliorano da soli prima ancora che il risultato del test delle feci sia disponibile.

Qual è la cura per campylobacter?

Molti bambini con campylobacter non necessitano di alcun trattamento. I sintomi solitamente migliorano in pochi giorni, il tempo che il loro sistema immunitario elimini l’infezione. Il punto principale è essere sicuri che il bambino assuma molti liquidi per evitare la disidratazione. Solitamente i bambini con campylobacter possono essere curati a casa. Occasionalmente avviene il ricovero se i sintomi sono gravi o ci sono delle complicazioni.

Si consigliano:

  • Liquidi per prevenire la disidratazione. Sarebbe bene incoraggiare tuo figlio a bere molti liquidi per prevenire la disidratazione.
  • Mangiare normale. Dopo una gastroenterite si diceva di stare a digiuno per un certo periodo, tuttavia oggi si consiglia di fare pasti piccoli e leggeri se possibile. Fatti guidare dal tuo senso di fame. Potresti non sentire il bisogno di mangiare e la maggior parte degli adulti possono stare senza cibo per alcuni giorni. Mangia quando puoi, ma non smettere mai di bere. Se te la senti di mangiare evita i cibi grassi, piccanti o pesanti. Cibi come il pane ed il riso integrali vanno preferiti.
  • Medicine. Gli antidiarroici non sono necessari in molti casi, però un medicinale chiamato loperamide può essere consigliato in alcune situazioni, per esempio per affrontare degli eventi importanti come un matrimonio o se hai problemi a raggiungere il bagno in tempo. Il loperamide agisce rallentando l’attività intestinale e riduce il numero di tappe al bagno. È disponibile in farmacia. La dose di loperamide per un adulto è due pastiglie la prima volta, seguite da una pastiglia ogni volta che avverti della diarrea fino a un massimo di 8 pastiglie in 24 ore. Non dovresti assumere questo medicinale per più di 5 giorni.

Come si previene il contagio?

Se tu o tuo figlio avete campylbacter si raccomanda di seguire i seguenti consigli per prevenire il contagio:

  • Lavati le mani insistentemente dopo essere andato in bagno. Idealmente utilizza del sapone liquido con acqua calda corrente, ma qualunque sapone è meglio di niente. Asciuga le mani accuratamente dopo il lavaggio. Se tuo figlio indossa dei pannolini, fai particolare attenzione a lavarti le mani dopo aver cambiato il pannolino e prima di preparare, servire o mangiare del cibo.
  • Se si utilizza un vasino, indossa i guanti e svuotalo in un wc, poi lavalo con acqua calda, detergente e lascialo asciugare.
  • Non condividere gli asciugamani.
  • Non preparare o servire cibo ad altri.
  • Se hai sporcato i tuoi vestiti o le lenzuola, prima rimuovi le feci nel wc, poi lavale alla temperatura più alta possibile.
  • Pulisci regolarmente con disinfettante i bagni che utilizzi. Strofina con detergente e acqua calda la catena, la seduta, i rubinetti, le superfici e le maniglie delle porte, almeno una volta al giorno. Tieni uno straccio esclusivamente per pulire il bagno (o utilizzane uno usa e getta).
  • Non andare a lavoro, scuola, etc. fino ad almeno 48 ore dopo l’ultimo episodio di diarrea o vomito che hai avuto. Evita il contatto con altre persone più che puoi in questo periodo di tempo.
  • Persone che lavorano con il cibo: se lavori a contatto con il cibo e sviluppi diarrea o vomito devi informare immediatamente il tuo datore di lavoro e assentarti dal lavoro per almeno 48 ore dall’ultimo episodio. Se hai un’infezione da campylobacter e lavori con una parte vulnerabile della popolazione come anziani, malati o bambini, dovresti informare il tuo datore di lavoro. 

Quali sono le complicazioni che si possono sviluppare?

Le complicazioni sono più comuni negli anziani e nei bambini, oppure se hai una malattia cronica come il diabete o il suo sistema immunitario è compromesso, per esempio se sei sotto una cura di steroidi da molto tempo o stai facendo la chemioterapia per il cancro.

Possibili complicazioni comprendono:

  • Disequilibrio salino e disidratazione. Questa è la complicazione maggiore. Avviene quando il sale e l’acqua persi attraverso le feci o il vomito non vengono reintegrati da una quantità sufficiente di liquidi.
  • Complicazioni reattive. Raramente altre parti del corpo “reagiscono” all’infezione intestinale causando dei sintomi come l’infiammazione delle articolazioni (artrite), della pelle o degli occhi (congiuntivite o uveite).
  • Diffusione dell’infezione ad altre aree del corpo come il sangue, il fegato e il pancreas, anche se molto raro.
  • Diarrea persistente. Potrebbe causare, anche se raramente: sindrome del colon irritabile e intolleranza al lattosio. Quest'ultima può svilupparsi per un certo periodo dopo l’intossicazione alimentare. È nota come intolleranza al lattosio secondaria o acquisita ed è più comune nei bambini. L’intestino di tuo figlio potrebbe essere stato danneggiato causando la mancanza di un enzima chiamato lattasi che è necessario per digerire il lattosio, uno zucchero presente nel latte. L’intolleranza al lattosio porta a gonfiore, dolori addominali, aria nella pancia e feci molli dopo aver bevuto latte. Questo problema si allevia mano a mano che l’intestino guarisce.
  • Sindrome di Guillain-Barré. Può essere raramente innescata da un’infezione di campylobacter. Questa malattia colpisce i nervi del corpo e degli arti, causando debolezze ed altri problemi sensoriali.
  • Riduzione dell’efficacia di alcuni medicinali. Durante episodi di intossicazione alimentare alcuni medicinali potrebbero non essere così efficaci, perché la diarrea ed il vomito riducono la quantità di principio attivo assorbita dal corpo. Esempi di queste medicine sono quelle per l’epilessia, il diabete e la contraccezione. Parla con il tuo dottore se non sai come comportarti.

Si può prevenire il Campylobacter?

Pulizia.

  • Tieni le superfici e gli utensili puliti
  • Lava e asciuga le tue mani regolarmente, ma in particolare dopo essere andato in bagno e prima di preparare cibo, dopo aver toccato del cibo crudo o del cibo pronto da mangiare, dopo aver toccato animali, dopo il giardinaggio.
  • Non preparare cibo per altri se hai la diarrea o il vomito.
  • Copri eventuali ferite alle mani prima di toccare il cibo.
  • Cambia regolarmente gli strofinacci per i piatti.
In cucina.

  • Assicurati di cuocere bene il cibo, specialmente la carne, così da uccidere i batteri. La temperatura interna del cibo deve essere molto alta.
  • Se riscaldi il cibo pronto ricuocilo fino a che non diventa caldo al centro.
  • Non riscaldare il cibo più di una volta.
  • Assicurati inoltre di bere solo latte pastorizzato o bollito e non bere acqua non sicura (compreso ghiaccio).
Refrigerazione

  • Il cibo che necessita di essere tenuto a freddo o congelato dovrebbe esserlo. Se viene lasciato fuori i batteri che contiene potrebbero moltiplicarsi a livelli tali da causare un’intossicazione alimentare.
  • Il frigo deve essere mantenuto ad una temperatura tra gli 0 ed i 5 gradi. Inoltre non lasciare lo sportello aperto se non necessario.
  • Raffredda velocemente gli avanzi e congelali. Porli in un contenitore poco profondo direttamente dalla pentola può agevolare il processo.
Cross-Contaminazione

Questo avviene quando i batteri passano da un cibo (solitamente crudo) all’altro. Può succedere se i cibi si toccano direttamente, o se un cibo gocciola sull’altro o se le tue mani o gli utensili li toccano entrambi.

  • Lavati le mani dopo aver toccato cibi crudi
  • Separa i cibi da cuocere e quelli pronti per essere mangiati
  • Tieni la carne cruda in un contenitore chiuso in fondo al frigo
  • Non usare la stessa superficie per preparare i cibi da cuocere e quelli pronti.
  • Assicurati di pulire utensili e coltelli dopo aver preparato del cibo crudo.
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Dr. Enrico Tempèra Medico Chirurgo
Dr. Enrico Tempèra
gastroenterologo

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