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Meningioma cerebrale

Neurologia
Meningioma cerebrale

Cosa sono i meningiomi cerebrali

I meningiomi cerebrale sono un tipo di tumore e costituiscono circa il 15-20% di tutti i tumori che riguardano l’encefalo. Sono tumori di tipo benigno e hanno origine dagli involucri meningei, più nello specifico dai ‘nidi’ delle cellule aracnoidee.

Vi sono anche i meningiomi di tipo maligno, con tendenza infiltrativa e tendenti a recidivare anche dopo l’asportazione. Questo tipo di tumore colpisce prevalentemente le donne, in età compresa tra i 30 e i 50 anni.

Tipi di meningioma cerebrale

A seconda della zona colpita è possibile distinguere i meningiomi nei seguenti gruppi:

  • Meningiomi parasaggitali
  • Meningiomi 3° anteriore
  • Meningiomi 3° medio
  • Meningiomi 3° posteriore del seno longitudinale
  • Meningiomi della falce
  • Meningiomi della convessità
  • Meningiomi fronto-centrali e centro-parietali
  • Meningiomi della convessità occipitale
  • Meningiomi della base cranica (comprendono: meningiomi della piccola ala dello sfenoide; meningiomi delle docce olfattorie; meningioma del tuberculum sellare e dello jugum sfenoidale; meningiomi della fossa media)
  • Meningiomi della fossa cranica posteriore (comprendono: meningiomi della rocca petrosa, meningiomi del clivus, meningiomi del forame occipitali, meningiomi della convessità cerebrale, meningiomi del tentorio, meningiomi intraventricolari, meningiomi en plaque)

Sintomi dei meningiomi cerebrale

Il meningioma cerebrale è un tipo di tumore che si sviluppa, generalmente, in modo molto lento; la sintomatologia, pertanto, si sviluppa nel corso degli anni.

Questi tumori sono extra-cerebrali, ma spesso a contatto con la corteccia cerebrale: uno dei possibili effetti è quindi la convulsione epilettica; a lungo termine possono anche manifestarsi deficit neurologici. L’ipertensione endocranica è abbastanza comune in soggetti colpiti da meningioma cerebrale.

Tra i sintomi più comuni di meningioma (quando questo è sufficientemente grave e, pertanto, non è più asintomatico), vi sono: mal di testa, vertigini, svenimento, problemi di memoria, sbalzi d’umore o variazioni nel comportamento e, quando il meningioma si trova in prossimità di aree sensoriali del cervello: diplopia, perdita dell’udito.

La zona dove il tumore va a colpire e la tipologia di tumore (benigno o maligno) possono dare origine a sintomi differenti da caso a caso.

Cause dei meningiomi cerebrale

Non sono ancora sufficientemente chiari i motivi per cui si origina un meningioma: a volte essi insorgono in modo casuale, altre volte hanno una componente ereditaria.

Le radiazioni, certamente, come per molti tumori, possono essere un fattore di rischio determinante per lo sviluppo di meningiomi, specie quelle al cuoio capelluto. Lesioni cerebrali di vario tipo possono causare l’insorgenza di meningiomi. Anche la predisposizione genetica gioca un ruolo chiave nella comparsa del meningioma.

Tra le cause dei meningiomi cerebrale si pensa ci sia anche quella ormonale; livelli alterati di estrogeni e progesterone potrebbero causare il meningioma.

Anche l’obesità rientra tra i fattori di rischio del meningioma cerebrale. Come abbiamo detto, anche l’essere di sesso femminile rappresenta un rischio maggiore per lo sviluppo di questo carcinoma.

Diagnosi di meningioma cerebrale

La diagnosi per i meningiomi non è semplice, dal momento che i sintomi si sviluppano lentamente nel tempo. La certezza della diagnosi la dà solo l’esame strumentale, che può essere:

Cura per i meningioma cerebrali

La terapia per il meningioma cerebrale è la chirurgia: l’asportazione del meningioma porta, di solito, a una guarigione stabile. Alcune sedi dove però è solito svilupparsi il meningioma, non permettono la rimozione (parziale o totale) del tumore. Un’asportazione parziale del tumore darà certamente origine a una recidiva (con variabilità temporale). Nel caso in cui l’origine del meningioma sia maligna, la recidiva è più probabile anche in caso di asportazione totale.

Oggi, grazie alla microneurochirurgia, al laser, e all’aspiratore a ultrasuoni, è possibile rimuovere il tumore con maggiore efficacia, anche in zone dove la chirurgia classica non può operare con successo.

La durata dell’intervento varia a seconda del tipo di intervento da effettuarsi e dalla tecnica utilizzata, ma si attesta, generalmente, su alcune ore.

La radioterapia post-chirurgica è spesso consigliata per rimuovere tracce residuali di tumore.

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Dr. Leila Turnava Medico Chirurgo
Dr. Leila Turnava
Neurologo

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