Buonasera, sono una donna di 55 anni; non sono fumatrice, ma ho respirato fumo passivo per circa 13 anni. Ho effettuato di recente una tac senza mezzo di contrasto, per controllare una broncopolmonite avuta nel mese di agosto 2018 (è la 4^ che ho nel giro di 20 anni), che mi si è protratta per 2 mesi, nonché per controllare i risultati della broncoscopia (effettuata a fine ottobre 2018), che ha evidenziato: "germi identificati: acinetobacter lwoffii; alcune colonie di aspergillus flavus. Antibiogramma; liq. lavaggio broncoalveolare: ricerca del galattomannano con platelia aspergillus=positiva indice 6.3". Dopo la broncopolmonite, mi sono ammalata quasi una volta al mese: dal 26 novembre '18 al 15/12/18 con bronchite asmatica, curata con antibiotici; poi dal 10/01/19 al 28/01/19 con bronchite asmatica, curata con antibiotici; poi dal 18/02 al 28/02/19 con asma e sinusite. La risposta della tac effettuata alla fine di febbraio 2019, è la seguente: "al controllo odierno permangono sempre evidenti le minime zone parenchimali a sviluppo mantellare e subpleurico caratterizzate da ispessimento di tipo liscio dell'interstizio interlobulare con attuale pressochè completa scomparsa delle piccole zone consolidative pseudonodulari precedentemente obiettivate. Immodificata morfo strutturalmente la bolla di enfisema centrolobulare medio basale destra". Sono in cura da uno pneumologo e dalla fine di dicembre ho iniziato a prendere Sporanox per il fungo (una pasticca al dì da 100), la dovrò continuare almeno fino alla fine di aprile 2019, in quanto dalla tac di cui sopra, risulta “l'albero in fiore” e quindi, anziché ripetere un’altra tac, alla fine di marzo dovrò ripetere la broncoscopia. Viste le continue ricadute, ho consultato anche un altro pneumologo, che mi ha detto l'esatto contrario: cioè di non prendere più medicine, solo il broncodilatatore e di condurre una vita normale. Cosa devo fare? Attendo fiduciosa una vostra risposta di chiarimento. Grazie.