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Mastectomia

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Mastectomia

Cos'è la mastectomia

La mastectomia è l'asportazione chirurgica della mammella. Anatomicamente, la mammella comprendete tutta la ghiandola mammaria compreso il capezzolo, anche se in alcuni casi selezionati si può salvare areola e capezzolo e anche la cute, ma solo in casi valutati dal team multidisciplinare.

La mastectomia una soluzione per i tumori alla mammella e può essere di diversi tipologie e coinvolgere svariate tecniche. Una volta era la soluzione abituale per i tumori della mammella ma da diversi anni non costituisce la soluzione di prima scelta (che consiste sempre in una terapia meno demolitiva); pertanto, la mastectomia è sempre meno praticata dai chirurghi.

Come si esegue la mastectomia

Esistono diversi tipi di mastectomia ossia:

  • Mastectomia sottocutanea − Comporta l’asportazione dell’intera ghiandola mammaria preservando la cute della mammella e il capezzolo. Questo intervento è considerato il più adatto nei casi in cui si voglia ricostruire la mammella con l'inserimento di protesi.
  • Mastectomia con risparmio cutaneo − Comporta l’asportazione della ghiandola mammaria con il complesso areola-capezzolo, conservando la cute sovrastante.
  • Mastectomia radicale − Comporta la asportazione in toto di cute e ghiandola, asportando la fascia dei muscoli che contengono il grande e il piccolo pettorale; la mastectomia con conservazione dei muscoli con incisioni di vario tipo si chiama, invece, mastectomia radicale modificata.
  • Mastectomia totale modificata − Comporta l'asportazione in blocco della ghiandola mammaria, e della cute sovrastante e del capezzolo.

Tempo di degenza dopo una mastectomia

Il tempo di degenza dopo una mastectomia varia da alcuni giorni a una settimana, a seconda dell'intervento effettuato. Durante la convalescenza può presentarsi un senso di prostrazione psicofisica da affrontare, se necessario, con l'aiuto di un psicoterapeuta.

Effetti post operatori dopo una mastectomia

Attualmente i disturbi post operatori di una mastectomia sono rari salvo in casi di mastectomie radicali, comprendenti i muscoli o uno svuotamento ascellare spinto per presenza di linfonodi metastatici.

Attualmente, il chirurgo esperto salva tutti i nervi del cavo ascellare. Se viene asportato solo il linfonodo sentinella e i linfonodi di primo e secondo livello, non si presentano problemi di forza muscolare al braccio o di braccio gonfio

Questo anche perché attualmente arrivano al chirurgo neoplasie in stato precoce che non necessitano più di asportazione dei muscoli e di svuotamento ascellare spinto.

Mastectomia preventiva

Alcune donne con un rischio molto elevato di sviluppare il cancro al seno scelgono di sottoporsi a mastectomia preventiva (nota anche come mastectomia profilattica) ossia di rimuovere chirurgicamente entrambi i seni. L'intervento mira quindi a rimuovere tutto il tessuto mammario che potenzialmente potrebbe sviluppare il cancro al seno.

Una mastectomia preventiva potrebbe anche essere presa in considerazione se la donna ha la mutazione genetica BRCA1 o BRCA2 che aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno, una forte storia familiare di cancro al seno, una diagnosi di carcinoma lobulare in situ o precedenti di radiazioni al torace prima dei 30 anni.

Come avviene l'intervento di mastectomia

La mastectomia di solito viene eseguita in anestesia generale. Il chirurgo inizia praticando un'incisione ellittica intorno al seno. Il tessuto mammario viene quindi rimosso e, a seconda della procedura, anche altre parti del seno possono essere rimosse.

Indipendentemente dal tipo di mastectomia, il tessuto mammario e linfonodi che vengono rimossi saranno inviati a un laboratorio per le analisi.

Se si vuole sottoporsi anche alla ricostruzione del seno subito dopo una mastectomia, il chirurgo plastico si coordinerà con il chirurgo del seno per essere disponibile al momento dell'intervento.

Un'opzione per la ricostruzione del seno coinvolge l'immissione degli espansori provvisori del tessuto nella cassa toracica. Questi espansori temporanei formeranno il nuovo tumulo mammario.

Per le donne che si sottoporranno alla radioterapia dopo l'intervento chirurgico, una opzione è quella di posizionare espansori di tessuto temporaneo nel torace per tenere la pelle del seno in posizione.

Se avete intenzione di sottoporvi a radioterapia dopo l'intervento chirurgico, parlatene con un oncologo prima dell'intervento chirurgico per discutere benefici e rischi, come per esempio l'impatto delle radiazioni sulle opzioni di ricostruzione del seno.

Al termine dell'intervento, l'incisione viene chiusa con punti (suture), che si dissolveranno o verranno rimossi successivamente. 

Come superare un intervento di mastectomia

In generale, dopo l'intervento di mastectomia ci si può aspettare di:

  • Essere portato in una sala a parte dove verranno monitorati la pressione sanguigna, il polso e la respirazione 
  • Avere una medicazione (bendaggio) sulla zona operata
  • Senti un po' di dolore, intorpidimento e una sensazione di pizzicamento nella zona ascellare
  • Ricevere istruzioni su come prendersi cura di sé stessi a casa, tra cui prendersi cura dell'incisione, riconoscendone gli eventuali segni di infezione e capendo le restrizioni di attività
  • Parlare con i medici per capire quando riprendere a indossare un reggiseno o indossare una protesi al seno
  • Farsi prescrivere antidolorifici e, eventualmente, antibiotici.
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Dr. Paolo Madeyski Medico Chirurgo
Dr. Paolo Madeyski
chirurgo generalesenologo

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