La colonscopia è un esame utilizzato per visualizzare il colon e il retto. La colonscopia consente di diagnosticare la presenza di polipi (tumori benigni), carcinomi, malattie infiammatorie croniche (colite ulcerosa e morbo di Crohn), angiodisplasia, diverticoli. In corso di colonscopia è possibile asportare i polipi ed effettuare prelievi bioptici per approfondire la diagnosi.
Prima di una colonscopia bisogna preparare l'intestino all'esame. Per 2-3 giorni prima dell’esame deve seguire una dieta povera di fibre (frutta e verdura). Nei pazienti stitici è consigliabile prendere un lassativo per almeno 2-3 giorni prima della colonscopia. Il giorno prima (se l’esame viene effettuato al mattino) o la mattina (se l’esame viene eseguito nel pomeriggio) deve essere assunta la soluzione necessaria per la pulizia del colon. La sera prima dell’esame possono essere assunti solo liquidi.
Perché sia possibile eseguire la colonscopia, il paziente sedato o meno, deve essere steso sul lato sinistro del corpo. Il medico inserisce lentamente nell’ano una sonda lunga ed illuminata (il colonscopio). Una piccola telecamera montata sulla sonda trasmette un’immagine video che proviene dall’interno dell'intestino. Questa immagine virtuale ci dà idea della situazione del colon.
In alcuni pazienti, la colonscopia causa effetti indesiderati, come:
La colonscopia, specialmente se viene asportato un polipo, può essere complicata dalla perforazione del viscere.
In alcuni casi, lo specialista può consigliare di eseguire una ano-rettoscopia per lo studio del canale anale e del retto.