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Mal di testa nei bambini: cause e rimedi

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 12 Febbraio, 2024

bambino con mal di testa

Il mal di testa è un evento molto comune, anche nei bambini, ma da cosa dipende? Quali sono i sintomi con i quali si accompagna e quali rimedi è possibile mettere in atto per contrastare questo disturbo? Scopriamolo insieme.

Da cosa dipende il mal di testa nei bambini

Il mal di testa, anche detto cefalea, è un disturbo molto comune, tanto negli adulti quanto nei bambini: si stima infatti che almeno il 25% dei bimbi in età pediatrica abbia avuto almeno un episodio di mal di testa nel corso della sua vita

La prima suddivisione che si può operare riguarda le cefalee di origine primaria, ovvero direttamente collegate a una predisposizione genetica, e quelle secondarie, che invece possono essere causate da una patologia. 

Il mal di testa compare solitamente intorno ai sette-otto anni nei bambini e verso i dieci anni nelle bambine, tuttavia esso è molto più frequente nel sesso femminile, con un rapporto che arriva a sfiorare il 3 a 1.

È importante imparare a riconoscere i vari tipi di mal di testa nei bimbi, soprattutto quando gli episodi sono ripetuti nel tempo; fortunatamente la maggior parte delle cefalee appartiene alla categorie di quelle primarie, all'interno delle quali è possibile distinguerle in:

  • emicrania con aura;
  • emicrania senza aura;
  • cefalea tensiva;
  • cefalea a grappolo, che è tuttavia molto rara nei bambini.

Per quanto riguarda le cause del mal di testa nei bambini, nel caso delle cefalee primarie si può parlare di una certa predisposizione genetica, la quale viene poi influenzata da fattori rischio come lo stress, i problemi del sonno, i disturbi d'ansia e i problemi legati alla scuola, alla famiglia o alle relazioni personali.

Nel caso delle cefalee secondarie, invece, le cause principali che possono determinarla sono:

  • infezioni che riguardano le prime vie aeree (come riniti, faringiti,...);
  • sinusiti, solo a partire dagli otto anni;
  • malattie che provocano infiammazioni meningo-encefalitiche;
  • tumore al cervello.

Mal di testa e bambini: quali sono i sintomi

Le cefalee nei bambini possono manifestarsi a qualunque età, sebbene sia più probabile la comparsa del mal di testa nei bambini dai sette anni in su. I principali sintomi correlati a questo disturbo includono:

  • dolori addominali ricorrenti;
  • episodi di vomito che si ripetono nel tempo;
  • vertigini;
  • torcicollo parossistico;
  • fastidio nei confronti della luce (fotofobia);
  • mal d'auto e nausea;
  • fastidio nei confronti dei rumori forti e degli odori;
  • dolori agli arti inferiori ripetuti nel tempo;
  • sonnolenza;
  • pallore.

Il mal di testa infantile ha in genere breve durata ma ha un'intensità medio-forte e in alcuni casi il dolore può riguardare una parte sola del capo. Si può parlare di emicrania in senso stretto dopo almeno cinque episodi della durata di almeno due ore, con dolore forte e pulsante che peggiora se ci si muove ed episodi di vomito. 

Nel caso dei mal di testa con aura (che, tuttavia, nei bambini sono molto rari), la crisi è invece preceduta dalla comparsa di veri e propri sintomi neurologici specifici, come ad esempio la visione offuscata o la perdita parziale di campo visivo, i formicolii, i disturbi nel linguaggio o nei movimenti.

Il mal di testa nei bambini di 12 anni o più, si manifesta, invece, con la cosiddetta "cefalea tensiva", che si caratterizza per un dolore di media e lieve intensità che solo in rari casi si associa a nausea, fotofobia e difficoltà a sopportare i rumori; per ottenere una diagnosi di questo tipo occorre che si verifichino almeno dieci episodi di circa trenta minuti a intervalli regolari.

Per quanto riguarda la cefalea a grappolo, essa si manifesta con episodi di dolore molto intenso localizzato in prossimità degli occhi e dalla durata di circa trenta minuti; fortunatamente essa è molto rara in età pediatrica, sebbene possa accompagnarsi a nausea, arrossamento degli occhi, lacrimazione e ostruzione nasale, con crisi ripetute e regolari nel tempo.

Mal di testa nei bambini: quando preoccuparsi?

La presenza di episodi di cefalea nei bambini non è da trascurare, tuttavia in molti casi essi sono riconducibili a una certa predisposizione ereditaria, infatti si stima che nel 90% dei casi la causa sia imputabile alle cefalee primarie

Se i disturbi sono frequenti e regolari nel tempo, non vanno però neanche trascurati, pertanto si consiglia di sottoporre il bambino a un'anamnesi accurata presso uno specialista, in quanto una diagnosi tempestiva può aiutare a fare in modo che il dolore non diventi cronico.

Una visita specialistica servirà quindi per escludere la presenza di un'emicrania secondaria e per identificare con esattezza il tipo di mal di testa di cui soffre il bimbo; in genere viene eseguito il cosiddetto esame del fondo dell'occhio o, in alcuni casi, l'elettroencefalogramma o la risonanza magnetica cerebrale

bimbo-con-malditesta

In linea generale, è opportuno approfondire con uno specialista gli episodi di mal di testa quando:

  • compaiono prima dei tre anni di età;
  • quando sono molto intensivi (quasi "esplosivi");
  • quando si verificano di notte;
  • se vi è un peggioramento progressivo del dolore;
  • se il mal di testa e vomito nei bambini peggiorano notevolmente la loro qualità della vita;
  • se vi sono alterazioni nella crescita;
  • in presenza di problemi cognitivi;
  • se il bambino presenta più di quattro attacchi al mese;  
  • se le crisi durano più di quattro ore;  
  • se l’intensità degli episodi è di medio-severa;
  • se il mal di testa limita o non consente lo svolgimento di tutte le attività; 
  • se i farmaci non sembrano avere effetto;
  • se compaiono delle convulsioni;
  • se gli attacchi seguono stimoli meccanici come la tosse o i movimenti della testa.

I rimedi per il mal di testa nei bambini

Il trattamento per contrastare l'emicrania nei bambini dipende principalmente dalla sua tipologia di appartenenza. Nel caso di cefalee secondarie, il bambino dovrà essere sottoposto a un'accurata visita pediatrica con l'obiettivo di identificare la patologia che scatena la cefalea, e in seguito si dovrà intervenire per curare la causa primaria del problema. 

Qualora, invece, si fosse in presenza di una cefalea primaria, la cura dovrà essere concordata con lo specialista, il quale potrà consigliare una terapia di profilassi o una terapia "di attacco". 

Quest'ultima consiste nell'utilizzo di farmaci e di altri rimedi naturali volti a eliminare il dolore fisico provato dal bambino, mentre la cura di profilassi ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita del bimbo, a partire dal suo rendimento scolastico e dalle sue relazioni interpersonali.

È fondamentale intervenire con tempestività e non lasciare che il dolore si manifesti con eccessiva regolarità e intensità, anche per non cronicizzare il disturbo; allo stesso tempo, è importante non abusare di farmaci analgesici. 

Questi ultimi comprendono generalmente degli antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio paracetamolo o ibuprofene.

Oltre ai farmaci, per aumentare l'efficacia della cura e ridurre gli effetti collaterali legati ai medicinali, può essere utile mettere in pratica questi consigli:

  • imparare a riconoscere i possibili fattori scatenanti del mal di testa, ad esempio tenendo un diario approfondito che consente di tenere monitorati gli eventi;
  • seguire un'alimentazione ricca e varia, con abbondanti cibi freschi;
  • non saltare i pasti;
  • praticare attività fisica;
  • ridurre al minimo le occasioni di stress;
  • prestare attenzione alla qualità del sonno;
  • non fare uso di caffeina;
  • limitare l'assunzione di zuccheri;
  • svolgere attività che favoriscano il rilassamento mentale, come ad esempio le discipline creative;
  • non abusare del junk food ma preferire alimenti sani e ricchi di fibre.
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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