Verdure e svezzamento: quando e come introdurle

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Febbraio, 2023

Ecco come gestire lo svezzamento con le verdure

Quali verdure è preferibile utilizzare nello svezzamento e quali, invece, sarebbe meglio evitare durante questa fase? Da che età si possono iniziare a introdurre i vegetali e in quali quantità?

Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Come introdurre le verdure nello svezzamento

Lo svezzamento è un momento fondamentale nella vita del neonato che segna l'introduzione dei primi cibi solidi e il progressivo abbandono di un'alimentazione completamente a base di latte. I bambini, una volta trascorsi i primi sei mesi, cominciano ad assaporare nuovi gusti e nuove consistenze, sperimentando una vasta platea di sapori. Non è detto, tuttavia, che lo svezzamento inizi subito con successo: bisogna aspettare i segni di maturazione del neonato per rincominciare ad offrigli cibo solido.

Fino a qualche tempo fa, i pediatri erano soliti fornire un rigido schema per quanto riguarda l'introduzione di nuovi alimenti, mentre oggi si tende ad essere più elastici nella tipologia di cibo; l'importante è fornire al bambino tutte le sostanze nutritive necessarie al suo sostentamento scegliendo fra quelle più sane e controllate, e non inserire troppi cibi nuovi nello stesso momento. In genere lo svezzamento inizia intorno al 64° mese con i primi assaggi.

Secondo le direttive impartite dall'OMS, l'allattamento esclusivo al seno deve rimanere l'unica forma di alimentazione esclusiva almeno fino ai sei mesi. Per poi continuare ad avere un alimentazione mista tra alimenti solidi e latte materno. 

Trascorso questo periodo, le prime preparazioni prevedono delle pappe realizzate con brodo vegetale e una farina a scelta, a cui seguirà qualche assaggio di verdura schiacciata cotta al vapore. Si consiglia di attendere circa 3-4 giorni prima di somministrare una nuova verdura al neonato, in modo da valutare eventuali reazioni allergiche. Per quanto riguarda la quantità di verdure da somministrare, invece, è preferibile non esagerare:  se per un adulto la quantità idonea di verdure e/o ortaggi in un pasto è circa metà del “piatto” per i bambini fino ai 4 anni dovrebbe ricoprire ¼ del “ piatto” totale. Le verdure e/o ortaggi però dovrebbero essere presenti nelle giuste quantità ad ogni pasto.

In genere il pediatra fornisce una grammatura di riferimento, in alternativa, se si pratica l'autosvezzamento, può essere utile procedere per gradi e non proporre una porzione eccessivamente abbondante di vegetali fin da subito.

Quali sono le verdure per lo svezzamento

L'introduzione delle verdure nello svezzamento non segue più uno specchietto rigido, tuttavia si consiglia di iniziare a proporre dapprima le specie vegetali più digeribili e dal gusto più delicato:

  • patata, carota, zucchina e zucca. Dal gusto delicato e facilmente digeribili, questi ortaggi costituiscono i primi approcci del neonato al mondo vegetale. Si consiglia di lavare bene la patata e di pelarla sempre in quanto questo tubero contiene una sostanza tossica, chiamata solanina, presente soprattutto nella parte esterna; se si opta per l’autosvezzamento queste sono le verdure anche più propense per i tagli sicuri e la giusta cottura.
  • sedano, porro, cipolla, insalata, finocchi, cavolfiori, fagiolini, bieta e spinaci. Non appena il bimbo sarà più maturo, potrà assaggiare una maggior varietà di verdure, fra cui quelle a foglia verde. Si possono utilizzare sia all'interno di passati e di brodi, sia in abbinamento alle farine per preparare una pappa completa dal punto di vista nutrizionale;
  • pomodoro (senza buccia). pomodoro è una delle ultime verdure che viene somministrata ai neonati in quanto può dare delle reazioni allergiche. Si può proporre fresco e privo di semi, in abbinamento alla pastina, oppure a piccoli pezzetti da mangiare crudo; 
  • melanzane, asparagi, verza, cavoli e carciofi, solitamente non sono cibi che si propongono subito al bambino, ma se sono alimenti presente sulla tavola della famiglia si possono proporre tranquillamente.

Oltrepassati i sei mesi del neonato, le verdure possono essere date al bimbo senza particolari limitazioni, anzi, è importante che esse non manchino nella sua alimentazione in quanto apportano sostanze nutritive fondamentali per una crescita corretta e le fibre necessarie a mantenere una regolare attività intestinale. Inoltre, è preferibile privilegiare verdure provenienti da coltivazioni biologiche, ovvero prodotte senza l'uso di sostanze chimiche e di antiparassitari, freschissime e di stagione.

Come preparare le verdure durante lo svezzamento

All'inizio dello svezzamento le prime verdure potrebbero essere somministrate sotto forma di brodo ( preparare il brodo per le prime pappe con acqua e verdure), sebbene questa non sia una regola fissa.

Per preparare un brodo vegetale adatto ad essere cucinato insieme ad una farina, basta porre a bollire un litro di acqua fredda con le verdure scelte (si possono utilizzare, ad esempio, una patata, una carota e una zucchina) per circa un'ora a fuoco basso e poi si filtra il contenuto avendo cura di non aggiungere sale ( non si usa nei neonati). Il brodo ottenuto si può usare subito oppure si può conservare in frigorifero per 24 ore o congelare.

Come preparare le verdure durante lo svezzamento

Se si sceglie quest'ultima opzione, è preferibile lasciar raffreddare il liquido prima di riporlo nel freezer e non utilizzarlo se sono passati più di tre mesi dal suo congelamento.

Secondo le pubblicazioni scientifiche dell'autosvezzamento, esso può anche essere affiancato da altre preparazioni o comparire solo sporadicamente a seconda delle abitudini famigliari e del gusto personale, inoltre le indicazioni dicono di poter introdurre tutte le verdure che utilizziamo in famiglia da subito utilizzando i tagli sicuri (fondamentali se si vuole approcciare all’autosvezzamento).

Perché è importante inserire le verdure nello svezzamento

Le verdure sono un alimento fondamentale per la corretta crescita del bambino e devono essere gradualmente introdotte a partire dal sesto mese di età. Esse contengono numerose sostanze nutritive, come ad esempio la vitamina C, A, B e le fibre. I vegetali, soprattutto quelli di colore rosso e arancione (come le carote, la zucca e i pomodori) contengono il betacarotene, fondamentale per lo sviluppo della vista e per la salute di pelle e capelli; gli ortaggi che contengono le vitamine del gruppo B, invece, sono importanti per la creazione dei globuli rossi nel sangue e per il corretto funzionamento del cervello.

Le verdure che presentano un'alta concentrazione di vitamina C (come gli asparagi, i broccoli, i carciofi, i finocchi e i cavolfiori) rafforzano il sistema immunitario dei bambini e li aiutano ad assorbire il ferro contenuto a sua volta in altri alimenti, quelli a foglia verde (spinaci, bieta, insalata) presentano una buona quantità di vitamina E, mentre la vitamina K aiuta il metabolismo epatico.

Le verdure, tuttavia, non sono importanti solamente per le vitamine che contengono. Esse, infatti, presentano altre sostanze fondamentali per la nostra salute come ad esempio i sali minerali (calcio, fosforo e fluoro) che contribuiscono alla crescita ossea dei bambini piccoli e il ferro, che aumenta la quantità di globuli rossi presenti nel sangue. Altri sali minerali altrettanto importanti per l'equilibrio idrosalino del corpo sono, poi, il potassio e il sodio, mentre ramezinco e manganese svolgono un ruolo essenziale nel regolare le reazioni chimiche che avvengono nell'organismo.

Le verdure sono ricche di fibre, contengono pochi grassi e molta acqua; le fibre aiutano a mantenere una corretta regolarità intestinale e migliorano l'assorbimento dei nutrienti, mentre l'acqua, che è la sostanza maggiormente presente nel corpo umano, è fondamentale per lo sviluppo e la salute del neonato.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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