Cibi afrodisiaci: esistono davvero gli alimenti stimolanti?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 27 Giugno, 2025

Una donna tiene in mano un'ostrica davanti a una tavola

La convinzione che esistano ingredienti afrodisiaci, ovvero alimenti eccitanti che alimentano il desiderio erotico e sessuale, il piacere, o addirittura le prestazioni sessuali, arriva da folclore e mitologia. 

E ancora oggi resta vivo l'interesse per la cucina afrodisiaca e tutto ciò che le ruota intorno, anche perché offre il vantaggio di un approccio naturale. 

Ma è scientificamente attendibile? Ad oggi non esistono studi clinici ufficiali che confermino proprietà afrodisiache dirette e specifiche di cibi e bevande afrodisiache.

Vi sono alcuni alimenti ed erbe, però, che presentano qualche evidenza, seppur limitata, a sostegno di potenziali benefici sulla funzione sessuale. Inoltre, diversi nutrienti contenuti in alcuni cibi possono semmai avere effetti afrodisiaci indiretti.

Ma spesso, anche credere che un potente afrodisiaco naturale stimoli il desiderio può generare una risposta positiva, ma in virtù del ruolo determinante che l'anticipazione mentale gioca nella sfera sessuale: un piatto può diventare afrodisiaco non per ciò che contiene, ma per ciò che rappresenta.

Scopriamo quali sono.

Cibi che contengono composti attivi con potenziali effetti indiretti sull'eccitazione

Sia donne che uomini, in diverse fasi della vita, possono sperimentare cali del desiderio, difficoltà di eccitazione o problematiche legate alla performance.

Alcune sostanze, che poi diventano ingredienti di integratori naturali consigliati da specialisti, possono migliorare parametri come la circolazione sanguigna, l'equilibrio ormonale o anche il benessere psicologico ed emotivo.

Per esempio, alimenti come il cioccolato fondente o i peperoncini che contengono la capsaicina, hanno composti attivi che influenzano l'umore, migliorano la vasodilatazione e il flusso sanguigno, o la percezione fisica e sensoriale. Lo stesso effetto benefico può essere ottenuto dagli antiossidanti presenti in frutti come melograni e fragole, che agiscono sul flusso sanguigno.

Alcuni alimenti contengono vitamine o minerali (come zinco, boro, L-arginina) legati alla salute ormonale, alla circolazione o alla produzione di neurotrasmettitori associati al piacere.

Ma appunto, torniamo a parlare di effetti indiretti e non di effetti dati da potenti afrodisiaci magici che agirebbero nello specifico sulle funzioni sessuali.

Fatta questa premessa, vediamo quali sono i cibi ritenuti afrodisiaci secondo alcune ricerche e secondo la tradizione.

Quali sono gli alimenti afrodisiaci naturali

Entriamo nel vivo e vediamo quali sono i cibi più noti che studi anche minori hanno evidenziato come alimenti dalle proprietà afrodisiache per effetto indiretto.

Pistacchi

Ricchi di antiossidanti e l-arginina, un amminoacido che dilata i vasi sanguigni e migliora il flusso sanguigno, i pistacchi aumentano l'elasticità vascolare come dimostra anche questo studio. Secondo le evidenze, il consumo di pistacchi favorisce il flusso sanguigno al pene e migliora le erezioni. 

Zafferano

Studi suggeriscono che lo zafferano possa aiutare a trattare la depressione e migliorare l'umore. Infatti questa spezia è popolare proprio per i suoi effetti su persone che assumono antidepressivi. I miglioramenti sono stati evidenziati anche nella funzione erettile negli uomini. Altri studi si sono concentrati sull'effetto dello zafferano riguardo il dolore e l’aumento di eccitazione e lubrificazione nelle donne  (Risulta opportuno tenere a mente che gli studi in questione sono stati effettuati più che altro su animali)

Zenzero

Lo zenzero contiene il gingerolo, che aiuta la stimolazione della circolazione sanguigna. Studi su modelli animali suggeriscono che l'estratto etanolico di zenzero bianco (Zingiber officinale Rosc. var. officinarum) possa avere proprietà afrodisiache.


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Cibi afrodisiaci famosi senza fondamento clinico

Molti alimenti sono diventati "afrodisiaci" per tradizione, aspetto o cultura, ma non hanno alcun effetto dimostrato. Sono cibi dal valore evocativo che funzionano solo come stimolo simbolico, non sostenuto da studi clinici.

Cioccolato 

Contiene composti che influenzano l'umore, tra cui la teobramina e la feniletilamina composti che influenzano l'umore e la produzione di endorfine, simili a quelle rilasciate durante l'attività sessuale. A parte un effetto indiretto sul miglioramento dell'umore, che potrebbe indirettamente favorire sessualmente il desiderio, non ci sono prove a sostegno di un effetto afrodisiaco. Si ritiene che le proprietà decantate come afrodisiaco siano probabilmente più un mito che realtà. Anzi, a dirla tutta, da uno studio, infatti, emerge che le donne che mangiano cioccolato più spesso risultino meno interessate al sesso. Studio interessante ma che non è in gradi di mostrare una chiara relazione causa-effetto essendo solamente uno studio osservazionale.

Frutti di mare

Cozze, vongole e ostriche sono cibi afrodisiaci molto popolari per via del loro aspetto, che ricorda gli organi sessuali, e per il contenuto di zinco, un minerale indispensabile per mantenere in buona salute l’apparato riproduttivo. Allo zinco sono anche attribuite capacità di aumentare i livelli di testosterone e dopamina (l'ormone del benessere). Ma la scienza non ha ancora mai confermato questa ipotesi.

Fragole

Le fragole sono diventate un simbolo di cibo sensuale, ma non hanno particolari poteri afrodisiaci che migliorano le performance sessuali, supportati da prove cliniche. Sono ricche di nutrienti importanti come la vitamina C e antiossidanti, questo sì, è un dato di fatto. 

Frutti di bosco

I frutti di bosco sono ricchi di flavonoidi, legati a un minor rischio di disfunzione erettile negli uomini.

Fichi

I fichi sono ricchi di ferro, che svolge una funzione importante nella fertilità. Anche nel caso dei fichi, però, la loro popolarità come presunti cibi altamente afrodisiaci nasce più che altro dalla loro forma, dai semi che contengono, che molte culture associano alla sessualità e alla fertilità.

Miele

Contiene boro, che può regolare i livelli ormonali, e ossido nitrico, rilasciato nel sangue durante l'eccitazione. Ippocrate lo prescriveva per il vigore sessuale, ma nonostante l'uso storico non ci sono studi che ne supportino le proprietà afrodisiache. E attenzione al "miele pazzo" (miele da rododendro), che può essere pericoloso perché contiene una tossina che può causare problemi cardiaci e confusione.

Peperoncini

Contengono capsaicina, sostanza che ha proprietà vasoattivestimola le terminazioni nervose e aumenta la temperatura corporea. Ma a parte questo, non esiste alcuna prova scientifica a sostegno della sua proprietà di stimolare il rilascio di sostanze chimiche che aumentano il desiderio sessuale sotto un profilo ormonale.
Gli studi che hanno messo al vaglio gli effetti della capsaicina sull'erezione, sembrano evidenziare più una reazione di tipo meccanico. Stessa funzione è associata al pepe.

Avocado

Tra i cibi afrodisiaci per uomini, l'avocado deve la sua reputazione agli Aztechi che lo credevano capace di risvegliare i sensi e la passione sessuale, anche per il suo alto contenuto calorico che rende energici. La stessa parola "avocado" in atzeco significa "testicolo". Il frutto veniva consumato più che altro dall'uomo. Oggi l'avocado è considerato un alimento sano, a prescindere dalle sue origini stimolanti, legate all'aspetto sessuale, perché ricco di vitamine e minerali.

Pinoli

I pinoli sono considerati potenti cibi afrodisiaci per lui dai tempi antichissimi, in tutto il Mediterraneo. Il medico greco Galeno (28 secolo d.c.) li consigliava come rimedi contro l'impotenza.

Caffè

La caffeina aumenta la frequenza cardiaca e il flusso sanguigno, e i suoi alcaloidi possono aiutare a mantenere le prestazioni sessuali e ad aumentare la resistenza.

Alcol

Può ridurre le inibizioni in piccole quantità, ma un'assunzione elevata può ridurre l'eccitazione e la funzione sessuale.

Cibi ed erbe dai presunti effetti (indiretti) sulla sessualità 

Alcuni alimenti ed erbe hanno ricevuto più attenzione dalla ricerca, sebbene i risultati siano spesso inconsistenti e siano necessarie ulteriori indagini.

Maca (L. meyenii)

una radice vegetale tradizionalmente usata in Sud America per aumentare la fertilità. Alcuni studi suggeriscono che possa aumentare la libido nelle donne e anche negli uomini. Uno studio suggerisce che potrebbe anche aiutare a ridurre la perdita di libido come effetto collaterale di alcuni farmaci antidepressivi.
 
La maggior parte degli studi ha utilizzato dosi di 1,5–3,5 grammi al giorno per 2–12 settimane. Ma sono necessari più studi per determinare dosaggi sicuri ed effetti a lungo termine.

Tribulus terrestris

A questa pianta viene attribuita la proprietà di aumentare la libido e la funzione sessuale di donne e uomini. Uno studio ne mette in evidenza il potenziale nell'accrescere i livelli di testosterone. Tanto che oggi è anche usato da atleti e bodybuilder. Ma anche in questo caso, le evidenze sono limitate e necessitano di approfondimenti.

Ginkgo biloba

Un'erba usata nella medicina tradizionale cinese che si dice agisca rilassando i vasi sanguigni e aumentando il flusso sanguigno. Quindi con un effetto indiretto afrodisiaco.

Alcuni studi hanno suggerito che possa ridurre la perdita di libido indotta da antidepressivi, ma queste ipotesi non hanno trovato altre conferme da studi più approfonditi.

Tra le controindicazioni note, questo integratore può interagire con sostanze fluidificanti del sangue.

Ginseng rosso

Il Ginseng rosso è un'erba popolare che diversi studi hanno osservato essere più efficace del placebo nel migliorare la funzione erettile. Uno studio ha anche riscontrato un potenziale miglioramento dell'eccitazione sessuale durante la menopausa e in postmenopausa. Sono necessarie ricerche più solide per confermare questi effetti.

Fieno greco

Usata nella medicina ayurvedica per aumentare la libido, la Trigonella Foenum-Graecum (fieno greco) secondo la ricerca contiene composti che il corpo può utilizzare per produrre ormoni sessuali, come estrogeni e testosterone.

Alcuni studi hanno mostrato un aumento del desiderio e dell'eccitazione sessuale sia negli uomini che nelle donne. Può interagire con fluidificanti del sangue e trattamenti per tumori sensibili agli ormoni.

In un piccolo studio su donne che riferivano una bassa libido, quelle nel gruppo fieno greco hanno mostrato un aumento significativo del desiderio e dell'eccitazione sessuale dopo 8 settimane di assunzione di estratto.

Da alcune evidenze scientifiche emerge che il fieno greco può interagire con farmaci anticoagulanti e può causare lievi disturbi di stomaco. A causa della sua influenza sugli ormoni sessuali, può anche interferire con il trattamento di tumori sensibili agli ormoni.

Integratori e sostanze da evitare

Si rivela opportuno concludere questo articolo sui cibi afrodisiaci con qualche avvertenza. Sicuramente, ogni integratore o prodotto per l'eccitazione sessuale andrebbe sempre consigliato da uno specialista. Ma è bene conoscere quelli più pericolosi da evitare a prescindere, considerando anche l'assenza di regolamentazioni stringenti in materia, che rende tutto più vado e fumoso.

Alcuni prodotti in commercio possono contenere principi attivi non dichiarati, dosaggi non controllati o sostanze in grado di interagire negativamente con farmaci assunti per altre patologie.

Composti come la cantharidina (nota come "mosca spagnola"), il cosiddetto "miele pazzo" o l'estratto di yohimbe sono documentati in letteratura per la loro tossicità, in alcuni casi con esiti gravi o potenzialmente letali.

Anche gli integratori ritenuti naturali o sicuri possono provocare effetti collaterali, specialmente in presenza di condizioni cliniche pregresse.

Cosa influisce sulla sessualità

La sessualità è un'esperienza complessa, in cui si intrecciano aspetti fisiologici, emotivi, cognitivi e relazionali. Non esiste un unico fattore determinante, ma un equilibrio dinamico che coinvolge ormoni, sistema nervoso, vissuti personali, abitudini quotidiane e contesto ambientale.

La libido maschile e la libido femminile, ancora di più per certi versi, non seguono schemi rigidi, possono variare nel tempo in base all'età, allo stato di salute, al carico mentale e persino alla qualità del sonno o dell'alimentazione.
Tanti elementi possono influire sul desiderio sessuale, da eventuali squilibri ormonali allo stile di vita (alimentazione, movimento, gestione dello stress, qualità delle relazioni).

Zenzero, cannella e peperoncino su un tavolo

Senza dimenticare che anche la dimensione emotiva e mentale giocano un ruolo determinante, perché il benessere sessuale non è mai disgiunto da quello psicofisico generale.

Mangiare bene per stare bene (anche nella sfera sessuale)

Non servono ricette miracolose ma buone abitudini a partire da ciò che si mangia. Quei cibi ritenuti afrodisiaci perché contengono sostanze con proprietà salutari possono rientrare in un regime alimentare sano e completo. Non perché attivino effetti immediati, ma perché una dieta equilibrata agisce su tutto: sistema nervoso, metabolismo, ormoni, umore.

Una cucina antinfiammatoria, ricca di fibre, vitamine, omega-3 e antiossidanti, aiuta a sentirsi meglio e a funzionare meglio. Il modello mediterraneo è ancora il più efficace perché poggia su ingredienti semplici e salutari.

La mente: potenziale afrodisiaco?

Oltre ogni prova scientifica a supporto di un'alimentazione afrodisiaca, bisogna ricordare che la mente è una grande protagonista anche nella dimensione intima. 

Diversi studi suggeriscono che l'eccitazione sessuale sia fortemente influenzata dalla mente, in particolare da aspettative, percezioni e convinzioni personali.

L'effetto placebo, fenomeno documentato in ambito clinico, dimostra come l'anticipazione di un beneficio possa produrre reali cambiamenti fisiologici e soggettivi. Applicato alla sessualità, questo meccanismo spiega perché certi alimenti considerati afrodisiaci, come le ostriche, sembrino aumentare il desiderio.

Il potere dei cibi afrodisiaci, dunque, non risiede nella loro efficacia biochimica intrinseca, ma nel significato simbolico e nell'associazione mentale che li accompagna.

In pratica, se una persona crede che un determinato stimolo potenzi la propria libido, tale convinzione può generare una risposta coerente sul piano dell'esperienza. Questo conferma quanto la sessualità non sia solo un processo ormonale o meccanico, ma anche un costrutto psicologico, dove la mente può amplificare o ridurre l'intensità dell'eccitazione.



Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Berton
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