Orgasmo clitorideo: quali differenze con quello vaginale?

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 01 Marzo, 2024

Donna stringe il lenzuolo sdraiata sul letto

La soddisfazione sessuale femminile è un argomento cruciale da esplorare sia perché per diverso tempo è stata meno trattata rispetto a quella maschile, sia per la sua complessità.

L'orgasmo clitorideo gioca un ruolo centrale in questo contesto, poiché la stimolazione del clitoride può costituire una via primaria per raggiungere il piacere sessuale nelle donne.

Di seguito, esamineremo le diverse tecniche di stimolazione clitoridea, le risposte fisiologiche associate e come favorire un ambiente intimo che promuova l'esplorazione consapevole del piacere femminile.

Orgasmo clitorideo: di cosa si tratta

L'orgasmo clitorideo si riferisce all'esperienza di climax sessuale ottenuta attraverso la stimolazione del clitoride, una piccola parte sensibile dell'apparato genitale femminile.

Si tratta di un fenomeno fisiologico che coinvolge contrazioni muscolari ritmiche involontarie, che si verificano circa ogni 0,8 secondi, nella zona pelvica e può essere accompagnato da sensazioni di piacere intenso e da contrazioni uterine e anali.

Il clitoride è situato nella parte superiore della vulva, al di sotto del monte di Venere, e contiene numerosi nervi che lo rendono altamente sensibile al tocco.

Questo organo, infatti, con la sua vasta rete di nervi sensibili, è spesso indicato come il punto focale del piacere nelle donne.

Durante l'eccitazione sessuale, il clitoride si gonfia e diventa più sensibile, rispondendo positivamente alla stimolazione diretta e continua che può portare a sensazioni intense culminanti nell'orgasmo.

Questa sollecitazione diretta del clitoride può avvenire attraverso carezze manuali, stimolazione orale o durante il rapporto sessuale, quando la zona viene coinvolta in modo significativo.

Le sensazioni dell’orgasmo clitorideo

Le sensazioni durante un orgasmo clitorideo possono variare da persona a persona, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che molte donne descrivono.

Durante la stimolazione del clitoride e l'avvicinarsi all'orgasmo molte donne sperimentano un aumento delle sensazioni di piacere e tensione. 

Quando l'orgasmo si avvicina queste sensazioni raggiungono un culmine, seguito da contrazioni ritmiche nei muscoli pelvici, che costituiscono l'apice dell'esperienza orgasmica.

Molte donne descrivono l'orgasmo clitorideo come una liberazione di tensione sessuale, accompagnata da sensazioni di piacere pulsante e intensificato.

Le contrazioni muscolari durante l'orgasmo possono coinvolgere l'area genitale, la pelvi e talvolta anche altre parti del corpo. Alcune donne riferiscono anche di provare uno stato di estasi, seguito da una sensazione di rilascio e relax.

È, però, importante sottolineare che le esperienze orgasmiche sono soggettive e che possono variare notevolmente da persona a persona: ad esempio, in soggetti con una scarsa conoscenza di sé e delle proprie risposte clitoridee (come i soggetti che non hanno mai praticato autoerotismo), la stimolazione clitoridea può risultare fastidiosa o addirittura dolorosa.

Per alcune donne l’orgasmo può essere più intenso o prolungato rispetto ad altre e le sensazioni provate possono dipendere da vari fattori, tra cui la stimolazione specifica, il contesto emotivo e la fisiologia individuale.

Come raggiungere l’orgasmo clitorideo

Il raggiungimento dell’orgasmo clitorideo può avvenire tramite diverse modalità.

Vediamole di seguito:

  • stimolazione manuale: molte donne trovano piacere attraverso la stimolazione del clitoride con le dita. Può essere utile esplorare diverse pressioni, ritmi e movimenti per individuare ciò che è più gratificante;
  • stimolazione orale: la stimolazione del clitoride con le labbra e la lingua può risultare piacevole per molte donne. In questo caso la comunicazione aperta con il partner è essenziale per guidarlo verso le proprie preferenze;
  • utilizzo di sex toys: vibratori e altri giocattoli sessuali progettati per la stimolazione del clitoride possono essere un'aggiunta eccitante. Ci sono vari tipi di giocattoli, come i wand o i bullet (due tipologie diverse di vibratori), da utilizzare sia durante la masturbazione che durante il rapporto di coppia;
  • posizioni durante il rapporto sessuale: alcune posizioni sessuali favoriscono una maggiore stimolazione del clitoride durante il rapporto sessuale. Provare a esplorare diverse posizioni, come quella del loto e del missionario in piedi, può portare a una maggiore soddisfazione;
  • esercizi di Kegel: rafforzare i muscoli pelvici attraverso gli esercizi di Kegel può aumentare la sensibilità e migliorare la risposta orgasmica;
  • esplorazione della zona circostante: la stimolazione di altre zone erogene, o di distretti circostanti al clitoride può contribuire a un'esperienza sessuale più completa. Ad esempio, la stimolazione in contemporanea di grandi e piccole labbra oppure dedicarsi a stimolare il seno può essere piacevole per molte donne.

Sperimentare per comprendere quali siano le tecniche di stimolazione clitoridea più adatte in base alle diverse risposte fisiologiche può essere essenziale per migliorare l'intimità e la soddisfazione sessuale femminile.


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È importante notare che le esperienze orgasmiche possono variare da persona a persona e che molte donne possono raggiungere il piacere sessuale attraverso altre modalità o tramite una combinazione di più modalità.

In caso si dovesse provare una sensazione di disagio o di difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo, da sole o in coppia, sarebbe opportuno chiedere supporto medico e/o psicologico a figure specializzate in ginecologia, ostetricia e psicologia con un focus sulla sessualità.

Orgasmo clitorideo e vaginale: qual è la differenza?

L'orgasmo clitorideo e l'orgasmo vaginale rappresentano due esperienze orgasmiche femminili che coinvolgono regioni diverse dell'apparato genitale. 

È bene, ciononostante, sfatare un mito: esiste solamente una tipologia di orgasmo, quello clitorideo. L’esperienza che viene descritta come “orgasmo vaginale” è in realtà un orgasmo clitorideo raggiunto mediante stimolazione indiretta, vaginale.

L’orgasmo clitorideo, come abbiamo visto, è prevalentemente legato alla stimolazione diretta del clitoride; l'orgasmo vaginale, invece, è associato alla stimolazione interna della vagina e delle aree circostanti.

Mentre il clitoride può essere coinvolto indirettamente durante il rapporto sessuale, l'orgasmo vaginale spesso coinvolge una stimolazione più centrata sulle pareti vaginali e sul tessuto circostante.

In sintesi, la differenza principale risiede nella fonte di stimolazione che porta all'orgasmo: il clitoride per l'orgasmo clitorideo e l'interno della vagina per l'orgasmo vaginale. 

Ad ogni modo, la capacità di sperimentare un orgasmo clitorideo con la sola penetrazione dipende da fattori anatomici, ad esempio la collocazione del clitoride stesso (che può risultare più o meno vicino all’ingresso vaginale) e all’estensione delle sue componenti interne (maggiore è l’estensione interna, più probabile sarà la stimolazione indiretta ricevuta durante la penetrazione).

Alcune persone descrivono solitamente l'orgasmo clitorideo come più acuto e breve, mentre quello legato alla penetrazione, invece, può essere percepito come più lungo e intenso.

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È essenziale sottolineare che queste distinzioni non sono nette e che molte donne possono sperimentare entrambi i tipi di orgasmo, o una combinazione dei due, poiché le due aree possono ricevere stimolazione simultanea durante l'attività sessuale

Alcune espressioni diffuse per provare a fare una distinzione, come ad esempio "donna clitoridea" e "donna vaginale", rappresentano concetti superati e semplificati che non riflettono accuratamente la complessità della sessualità femminile.

Questi termini sono stati utilizzati in passato per descrivere due tipologie di orgasmo femminile, ma la nostra comprensione della sessualità è cresciuta notevolmente e tali concetti sono considerati limitati, poiché si è compreso quanto il piacere sessuale femminile sia ben più articolato e totalizzante. 

È, dunque, più utile considerare che ogni persona ha le proprie preferenze e desideri unici: la comunicazione aperta e il rispetto reciproco sono fondamentali per una sessualità sana e appagante.

L’orgasmo clitorideo è quello più facile da raggiungere per le donne?

La distinzione tra i due tipi di orgasmo è dibattuta e controversa all'interno della comunità scientifica.

Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi, ha effettivamente introdotto la distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo nel suo lavoro sulla sessualità femminile.

Tuttavia, è importante notare che questa distinzione è stata oggetto di critica e discussione all'interno della comunità scientifica e ha ricevuto un considerevole rinnovamento negli anni successivi poiché ritenuta limitante e poco inclusiva verso le soggettività individuali di ciascuna donna.

Bisogna tenere a mente, infatti, che la distinzione tra orgasmo vaginale e clitorideo ha generato in alcune donne una profonda sensazione di inadeguatezza dovuta alla presunta incapacità di raggiungere l’uno o l’altro orgasmo.

Dunque è fondamentale sottolineare che l'esperienza orgasmica è altamente individuale e ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra: alcune donne possono sperimentare entrambi i tipi di orgasmo o preferire un tipo di stimolazione rispetto all'altro.

Ogni momento dedicato alla sessualità è a sé e, di conseguenza, ogni orgasmo è differente e si raggiunge non solo tramite la stimolazione, ma per un insieme di fattori che contribuiscono a favorire una situazione di rilassatezza e piacere.

In conclusione, l'importanza della comunicazione aperta con il partner, la comprensione e l'ascolto del proprio corpo e la sperimentazione sono elementi chiave per scoprire cosa può portare ogni donna nella sua individualità al massimo piacere sessuale.

Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Alberto Galia
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