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Clitoride

Ginecologia
Clitoride

Cos’è la clitoride

La clitoride (detta anche clitorido, plurale clitoridi) è una piccola sporgenza di tessuto erettile nella vulva, posto nel sistema riproduttivo femminile. Dotata di migliaia di terminazioni nervose, è un organo estremamente sensibile; le sue stimolazioni producono piacere sessuale.

Strutturalmente e funzionalmente omologa al pene maschile, non contiene però uretra e non svolge nessun ruolo nella minzione.

Dove si trova

La clitoride è situata all’interno della vulva, all’intersezione anteriore delle piccole labbra

Com’è fatta la clitoride

Di forma vagamente cilindrica, è lunga 1-2 centimetri, anche se la sua misura varia a seconda delle donne. Una piccola piega della pelle, detta prepuzio del clitoride o cappuccio, la copre e protegge anteriormente.

Le grandi labbra e le piccole labbra la circondano nelle altre direzioni.

Composto da un corpo e da un glande forniti di strutture cavernose, il clitoride è posto in basso rispetto all’apertura delle grandi labbra ed è circondato, appunto, dalle piccole labbra, che lo forniscono di un frenulo e di un prepuzio.

Complessivamente, il clitoride misura 6 centimetri di lunghezza circa.

All’interno delle piccole labbra si trova il vestibolo vulvare, munito di due orifizi:
  • l’orifizio uretrale, ovvero lo sbocco dell’uretra, collocato più in alto, verso il pube;
  • l’orifizio vaginale, ovvero lo sbocco della vagina, collocato inferiormente, verso l’ano.

Come è composta la clitoride

La clitoride può essere diviso in 3 grandi zone:
  • crura − situata sotto la pelle, è costituita da due gambe di tessuto erettile, con il compito di sostenere le strutture esterne della clitoride e collegarle ai tessuti sottostanti
  • corpo − è la parte centrale. Contiene due colonne di tessuto erettile; le camere cave si riempiono di sangue, si induriscono ed aumentano di volume durante la stimolazione sessuale
  • glande − costituisce la punta aguzza della clitoride. Si estende dal corpo, verso l’esterno ed oltre il prepuzio. 

Clitoride e piacere sessuale

La superficie della clitoride è pervasa da numerose terminazioni nervose, sensibili alla pressione. Glande e corpo sono reattivi al tocco diretto dall’esterno del corpo, mentre quelle della crura sono sensibili alla stimolazione dall’interno della vagina.

Stimolazioni delle terminazioni nervose della clitoride sono responsabili della maggior parte del piacere sessuale nel corpo femminile.

Patologie della clitoride

La clitoride per lo più è compartecipe delle patologie che colpiscono la vulva, ma spesso tali patologie si manifestano prevalentemente e inizialmente alla zona clitoridea.

Dapprima, vi è una condizione neonatale erroneamente scambiata per patologia che comporta un ingrossamento, arrossamento clitorideo, a volte accompagnati da sanguinamento: è una situazione fisiologica, seppur rara, legata all'elaborazione, da parte della neonata, degli ormoni materni.

Si può accompagnare a modesta secrezione lattea dai capezzoli (“latte delle streghe”). Vi è poi il prurito clitorideo, che più che malattia in sè, va studiato come un sintomo, soprattutto di infezione vulvovaginale, per attuare la cura più adatta.

Il prurito può essere anche derivato da cattive abitudini comportamentali (pantaloni stretti, uso di assorbenti con allergeni, uso di prodotti per igiene intima non adatti, eccesso di uso di bicicletta), che andranno valutati e corretti. In questi casi, potrebbe avvenire anche un'infiammazione della clitoride con relativo gonfiore.

Il bruciore e il dolore clitorideo devono far pensare ad un aspetto iniziale della vulvodinia, che è una vera e propria malattia a genesi multifattoriale. Di solito, iniziano senza grossi sintomi le patologie cancerose di vulva e clitoride.

Le più pericolose sono il morbo di Paget della vulva o il morbo di Bowen, che spesso sono confuse con la craurosi vulvare, che è una patologia abbastanza comune dell'età matura della donna, la cui genesi univoca non è nota, ma che implica un'alterata recezione degli estrogeni da parte della mucosa (o perché gli estrogeni mancano, come nella menopausa avanzata o perché non sono utilizzati dalla mucosa). 

Quando si parla di ipertrofia clitoridea

L'ipertrofia clitoridea - o clitoridomegalia - è una disturbo nel quale la clitoride può gonfiarsi fino a raggiungere dimensioni eccessive.

Questo può avvenire per via di livelli troppo elevati di ormoni androgeni (gli ormoni sessuali tipici del maschio, ma prodotti anche dalla donna).

L'eccesso di androgeni si può registrare in caso di:
Non esiste nessun rapporto tra la dimensione della clitoride e l'efficacia della sua funzione, anche se un maggior livello di androgeni nella donna è associato a un aumento del desiderio sessuale.

Sebbene non esista una dimensione media della clitoride, un suo gonfiore è di solito causato dall'eccitazione sessuale, ma ci sono altre condizioni che possono provocare il suo ingrandimento per un periodo di tempo più lungo.

Questo, di solito, non è motivo di preoccupazione, a meno che non si inizi a provare disagio e dolore. Questi sintomi possono essere dovuti ad un'infezione o ad un problema medico più serio.

L'allargamento temporaneo del clitoride è solitamente legato all'eccitazione sessuale. Quando una donna è eccitata, il flusso di sangue verso i genitali aumenta. La clitoride e le labbra crescono man mano che il piacere aumenta. Una volta raggiunto l'orgasmo, la dimensione della clitoride diminuirà e i genitali torneranno più velocemente allo stato iniziale.

Quando si raggiunge l'orgasmo, si è in grado di liberare tutta la tensione sessuale che si è accumulata nel corpo. Senza quella liberazione, il palpito e il gonfiore dei genitali, inclusa la clitoride, si placheranno più lentamente. La clitoride può anche rimanere ingrandita per un periodo prolungato se si è spesso eccitate, ma non si verifica un orgasmo.

Alcune condizioni e infezioni possono causare l'infiammazione momentanea della vulva, che comprende la clitoride e le labbra. L'infiammazione della vulva è anche conosciuta come vulvite o vulvovaginite. Può succedere a causa di:
L'allargamento prolungato, noto come clitoromegalia, può essere causato da:
  • disturbi ormonali
  • un eccesso di ormoni androgeni, come il testosterone, può far aumentare la dimensione della clitoride
  • le donne che hanno la sindrome dell'ovaio policistico o altri disturbi endocrini hanno spesso elevati livelli di androgeni, che possono causare l'ingrandimento della clitoride
  • è spesso visto nelle bambine nate con iperplasia surrenale congenita. Questo disturbo genetico può causare un'iperproduzione di androgeno, che può causare una clitoride ingrandita
  • tumori ovarici
  • tumore delle cellule di Sertoli-Leydig e il tumore delle cellule steroidee.
Se la clitoride non ritorna alle sue dimensioni normali entro un giorno, si dovrebbe consultare il medico, anche se si avverte dolore, disagio o emorragia. Questi sintomi possono essere un segno di un'infezione vaginale o di un'altra condizione medica sottostante.

Le opzioni per il trattamento dipenderanno dalla causa sottostante. In molti casi, l'applicazione di una crema può essere sufficiente per alleviare i sintomi.

Se si sta avendo una reazione allergica, si dovrebbe smettere di usare certi prodotti o indossare indumenti che causano la reazione. Potrebbe anche essere necessario utilizzare una crema di cortisone per ridurre irritazioni e prurito. Il medico può anche consigliare di fare una lavanda vaginale e usare una crema estrogenica topica per alleviare i sintomi.

Se dietro i sintomi è presente un'infezione fungina o batterica, il medico prescriverà farmaci orali per aiutare a ripulire l'infezione. 

Il medico può prescrivere una terapia ormonale se i livelli di androgeno sono alti a causa di una malattia endocrina. La terapia ormonale sarà in grado di alleviare i sintomi, nonché di ridurre la dimensione della clitoride. Il medico può anche suggerire la clitoridoplastica, una procedura chirurgica utilizzata per diminuire il volume della clitoride.

Avere una clitoride gonfia non mette a rischio di altre malattie, infezioni o disturbi.

Terapia per le patologie della clitoride

La terapia delle patologie clitoridee dipende da una corretta diagnosi, attuabile mediante vulvoscopia con eventuale biopsia.
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Dr.ssa Emiliana Meleo Medico Chirurgo
Dr.ssa Emiliana Meleo
pneumologo

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