Cosa è l'orgasmo
L’
orgasmo consiste in una sensazione di
intenso piacere transitorio e variabile in grado di creare un alterato stato di coscienza, con allentamento della tensione sessuale e contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi riproduttivi.
L
'orgasmo nell'uomo spesso coincide con l'
eiaculazione, nella donna è invece abitualmente accompagnato da contrazioni ritmiche e involontarie della muscolatura pelvica striata circumvaginale.
L'orgasmo femminile, invece, prevede che vagina, utero e ano (e a volte altre parti del corpo come mani, piedi e addome) si contraggano rapidamente 3-15.
Talvolta, si può verificare la cosiddetta
eiaculazione femminile: viene rilasciato un liquido dall'uretra che contiene costituito da liquido biancastro delle ghiandole periuretrali di Skene e urina.
Orgasmo femminile
L'orgasmo femminile può essere molto piacevole e si verifica durante la masturbazione o l'attività sessuale con uno o più partner. Gli scienziati non sono sicuri se abbia ulteriori benefici.
L'orgasmo femminile può poi derivare da molti tipi di stimolazione, tra cui quella vaginale, quella clitoridea e quella dei capezzoli. Non tutti hanno orgasmi risultano originati dello stesso tipo di stimolazione.
Orgasmo vaginale
Sebbene gli orgasmi vaginali siano meno comuni di quelli della stimolazione clitoridea, alcune donne li provano con o senza altra stimolazione.
Orgasmo clitorideo
Auto-nominato esperti, per lo più uomini, hanno a lungo detto che le donne provano unicamente orgasmi vaginali, a seguito di rapporti penetrativi ed eterosessuali. Tuttavia, molte donne possono provare orgasmi clitoridei, ossia che si verificano attraverso la stimolazione clitoridea.
Sigmund Freud ha sostenuto che l'orgasmo vaginale costituisse la tipologia superiore e più matura. Nessuna evidenza scientifica, però, sostiene questa affermazione.
Orgasmo maschile
L'orgasmo maschile e l'
eiaculazione spesso si verificano contemporaneamente, ma in realtà rappresentano due eventi separati che non necessariamente si verificano allo stesso tempo.
Si parla dunque di
orgasmo eiaculatorio quando il raggiungimento del piacere coincide, appunto, con l'eiaculazione. Tuttavia, non c'è bisogno di espellere dello sperma per provare un orgasmo.
Pertanto, si può anche provare un
orgasmo senza eiaculazione, o a secco, che non comporta dunque la fuoriuscita di sperma.
Orgasmo anale
Non tutti gli orgasmi necessitano di coinvolgere l'area genitale; nel caso in cui essi vengano raggiunti tramite stimolazione anale o durante il
sesso anale, si parlerà allora di
orgasmo anale.
Quando si tratta di sesso anale, è sempre
consigliabile utilizzare del lubrificante. La zona perianale, infatti, non produce naturalmente delle sostanze idratanti.
Orgasmo anale maschileL'
orgasmo anale negli uomini avviene tramite la stimolazione prostatica. La
prostata è una ghiandola dalle dimensioni di una noce, che si trova tra il pene e la vescica, proprio dietro il retto.
È possibile stimolare il cosiddetto
punto P attraverso il
perineo, che è quella striscia di pelle situata tra i
testicoli e l'ano.
Orgasmo anale femminile
Gli orgasmi anali nelle le donne avviene tramite penetrazione anale, ossia attraverso la stimolazione indiretta del
punto A. Esso si trova in profondità all'interno della vagina, piena di terminazioni nervose.
Come raggiungere l'orgasmo
Non tutti sperimentano sesso e orgasmo allo stesso modo; il sesso non ha un manuale. Ecco perché comunicare ma anche esplorare il proprio corpo, nonché quello del partner, sono esperienze assolutamente fondamentali.
In qualsiasi tipo di rapporto sessuale, la comunicazione costituisce uno degli aspetti più importanti. Non solo perché il consenso è indispensabile ma anche perché comunicare in maniera onesta e aperta al proprio partner ciò che si desidera è la strada meno tortuosa per raggiungere il piacere.
Queste conversazioni possono avvenire prima del rapporto sessuale vero e proprio, ma anche durante, per guidare meglio il partner durante il sesso. Ciò comporta chiedere che cosa si desidera sia attraverso le parole sia attraverso il linguaggio del corpo. I partner, infatti, non leggono la mente. Infine, per sapere come raggiungere l'orgasmo femminile (ma anche maschile) è necessario essere aperti alla sperimentazione.
Come ritardare l'orgasmo
Per ritardare l'orgasmo maschile si possono mettere in atto i seguenti consigli:
- Praticare la masturbazione fino a due ore prima di fare sesso
- Utilizzare preservativi spessi per ridurre la sensibilità al pene.
Se la vostra eiaculazione precoce è legata a determinati fattori di rischio, si potrebbe essere in grado di migliorarla con alcune modifiche allo stile di vita. Questo potrebbe includere:
- Smettere di fumare
- Bere meno alcol
- Perdere peso.
Orgasmo e punto G
Il punto G, chiamato anche punto Gräfenberg (dal nome del ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg che ha compiuto diversi studi a riguardo) è una zona erogena femminile grande circa 50-80 mm che, se stimolata, può portare ad un’eccitazione sessuale più intensa del solito.
La
reale esistenza del punto G non è stata ancora appurata, ma si troverebbe fra l'apertura vaginale e l'
uretra. Il concetto di punto G è entrato nella cultura popolare verso la metà degli anni ’90 ma è stato criticato da molti ginecologi che ne hanno sin da subito negato l’esistenza, riportando gli esiti negativi di molte ricerche compiute a riguardo.
Diversi studi sulla stimolazione sessuale femminile hanno provato a
collegare il punto G alla parete del clitoride, ipotizzando che alcune donne abbiano maggiori terminazioni nervose e tessuti interni più spessi rispetto ad altre.
Altri ricercatori hanno descritto il punto G come un
sistema di ghiandole e condotti situati all'interno della parete anteriore vaginale, nella zona delle
ghiandole di Skene. Nel 2011, attraverso una speciale macchina per risonanze magnetiche i dati sensoriali del
cervello sono stati collegati alle stimolazioni dei genitali femminili: gli studi compiuti sui dati emersi hanno portato a sostenere che il punto G sia una convergenza di molte strutture differenti.
Per tutte queste le teorie, tuttavia, non vi sono state conferme attendibili sufficienti. Chi sostiene l’esistenza del punto G viene criticato per il troppo credito concesso a prove parziali, a metodi d’indagine discutibili e compiuti su piccoli campioni di donne. Per definire e individuare il punto G si è fatto spesso affidamento anche a testimonianze dirette di alcune donne che però non hanno, chiaramente, alcuna rilevanza scientifica.
La maggior parte delle donne crede che il punto G esista realmente, anche se spesso non sono poi in grado di individuarlo. Tutte le indagini compiute finora per cercare di confermarne l'esistenza, si sono scontrate con l'oggettiva mancanza di validi elementi di prova che possano collocare il punto G in una zona anatomica ben precisa.
Tuttavia, i molti rapporti attendibili e le diverse testimonianze circa l'esistenza di una zona altamente sensibile nella parete vaginale femminile non chiudono il dibattito sul punto G ma spingono, anzi, a implementare la ricerca. Lo scetticismo generale di ginecologi e ricercatori ha portato in molti ad affermare che il punto G potrebbe anche esistere, ma che questa sua esistenza sarebbe in realtà altamente soggettiva.
L’impresa più ardua è quella di rimuovere i possibili sentimenti di "inadeguatezza" che molte donne possono provare a causa dell’ipotetica mancanza di un proprio punto G. Ma ogni donna è diversa e se è vero che alcune possono avere una zona sensibile più erogena, non è detto che quest’area debba necessariamente essere ricondotta al punto G.
Infine, esistono anche alcune donne che ricorrono a
interventi per ampliare il proprio punto G, al fine di aumentare la sensazione di piacere sessuale. Questa operazione, compiuta in
anestesia locale e con l’iniezione diretta di collagene nella pelle, non è però riconosciuta a livello medico e può comportare notevoli rischi quali disfunzioni sessuali e gravi infezioni.