Ogni anno, il 20-50% dei viaggiatori internazionali, circa 10 milioni di persone, è soggetto alla DDV. Questa condizione insorge generalmente nella prima settimana di viaggio, ma può manifestarsi in qualunque momento. Le destinazioni che tendono a causare la diarrea del viaggiatore con più frequenza sono:
Le persone a più alto rischio sono gli adulti, persone immunodepresse, con infiammazioni intestinali o diabete e via dicendo. Inoltre, la prima fonte di infezione consiste nell'ingestione di acqua o cibo contaminato da materiale fecale.
La malattia aumenta di frequenza, volume e quantità delle feci con il passare dei giorni. In genere il soggetto sperimenta fino a cinque scariche di diarrea al giorno. Altri sintomi comuni sono:
La maggior parte dei casi sono lievi e si risolvono in un paio di giorni al massimo, senza nessun trattamento farmacologico e raramente è fatale.
Gli agenti infettivi sono la causa primaria della DDV. I batteri enteropatogeni sono responsabili dell'80% dei casi di DDV. Un'altra causa molto comune è costituita dai batteri Escherichia coli, che causano in aggiunta anche crampi muscolari e diarrea liquida.
I viaggiatori possono limitare i rischi di contrarre la DDV, prestando determinate accortezze, come:
In genere il cibo ben cotto e impacchettato è sicuro. Sono associati a un alto rischio di infezione:
Mentre le bevande sicure includono:
La DDV è un disturbo autolimitato e spesso si risolve senza specifici trattamenti. Tuttavia, si consiglia di idratarsi molto per sopperire alla perdita di fluidi ed elettroliti. Agli adulti, che sperimentano più di tre scariche di diarrea al giorno, associate a nausea, vomito, crampi addominali, febbre e sangue nelle feci, si consiglia una terapia antimicrobica, mentre gli antibiotici sono somministrati per 3-5 giorni. Se la diarrea persiste è consigliabile consultare un medico, perché potrebbe essere in corso un'infezione parassitaria.