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Siderodromofobia

Psicologia
Siderodromofobia

Siderodromofobia (paura dei treni)

La parola siderodromofobia deriva dai termini greci -sideros (ferro), -dromos (corsa) e -phobos, dunque fobia. In termini psicologici, la paura di prendere il treno.

Questa particolare forma fobica è considerata una fobia specifica e come tale comporta una paura persistente, anormale e ingiustificata dei treni, delle vie ferrate e di viaggiare in treno.

I soggetti che soffrono di questa particolare forma fobica hanno spesso un timore generalizzato nei confronti di tutte le vie ferrate, metropolitane e monorotaie incluse, oltre a soffrire di disturbi d’ansia di vario tipo, quali claustrofobia, agorafobia, fobia sociale o disturbo da panico.

Cause

Le cause della siderodromofobia, o delle fobie specifiche più in generale, nascono dalla combinazione di diversi fattori: fattori ambientali (come ad esempio eventi o situazioni traumatiche cui si ha assistito in età precoce o anche di cui si ha solo sentito parlare) e una predisposizione personale o temperamentale e familiare per i disturbi d’ansia o le fobie.

È infatti comprovato che soggetti che hanno alle spalle una storia familiare di fobie hanno una maggiore probabilità di soffrire di questo genere di disturbi.

Tra le cause scatenanti delle fobie specifiche è stato riconosciuto il ruolo preponderante di particolari fattori genetici ereditari. Secondo alcuni studi, infatti, i geni sarebbero in grado di spiegare circa il 40% di tutte le fobie specifiche, inclusa la siderodromofobia.

Sintomi

Come ogni altro tipo di fobia, i sintomi possono variare grandemente da persona a persona a seconda del livello di paura che lo stimolo fobico, in questo caso la paura dei treni, è in grado di sollecitare.

I sintomi della siderodromofobia sono tutti riconducibili alla più vasta categoria dei disturbi d’ansia che, a seconda della severità, possono sfociare in veri e propri attacchi di panico, caratterizzati dalle seguenti manifestazioni: 

  • Tremori diffusi in tutto il corpo
  • Sudorazione intensa
  • Capogiri e sensazione di svenimento
  • Sintomi gastrointestinali
  • Palpitazioni e tachicardia
  • Respiro affannoso
  • Secchezza alla bocca
  • Sensazione di soffocamento
  • Depersonalizzazione (sensazione di essere distaccati dal proprio corpo o dai propri processi mentali)
  • Derealizzazione (sensazione di percepire in maniera distorta il mondo esterno circostante)
  • Incapacità di articolare un discorso
  • Impossibilità a muoversi
Un altro sintomo comune a tutte le condizioni fobiche è l’ansia anticipatoria, che si riferisce alla costante paura e sensazione d’ansia cui si accompagnano i pensieri legati allo stimolo fobico specifico e che ne anticipano il venirne in contatto, in questo caso la paura dei treni.

Trattamento per la siderodromofobia

Le cure per la siderodromofobia dipendono in primo luogo dalla gravità del disturbo, quindi dalla severità con cui si manifestano i sintomi fobici.

Nel caso si tratti di una fobia lieve, è possibile contenere la reazione fobica con semplici strategie comportamentali, come ad esempio passare del tempo ad osservare i treni in lontananza, oppure sostare sulla banchina del treno o della metropolitana senza prendere il treno, in modo da rendere queste situazioni più familiari e imparare a gestire l’ansia che da queste ne deriva.

Altre tecniche molto efficaci sono la meditazione, lo yoga, l’uso di tecniche di respirazione controllata e la visualizzazione, metodi utili ad alleviare l’ansia e lo stress, colpevoli di peggiorare e scatenare le reazioni fobiche.

Per alcuni soggetti però questa fobia può diventare un limite e un intralcio alla normale vita quotidiana.

Nei casi in cui la siderodromofobia abbia un impatto così negativo nella vita di una persona è necessario rivolgersi a un professionista, psicologo o psicoterapeuta, in grado di indagare le motivazioni alla base di questo disturbo e valutare il trattamento più adatto da seguire in base alla situazione specifica.

Uno dei trattamenti più efficaci nei casi di fobia specifica è la terapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale, in grado di aiutare il paziente ad individuare i pensieri ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà disadattivi e a sostituirli o arricchirli e integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona.

Nei casi più severi può essere necessario il ricorso ad una terapia farmacologica (a base di ansiolitici, sedativi o antidepressivi), in grado di alleviare i sintomi ansiosi derivanti dal trovarsi in presenza di treni o di vie ferrate. L’assunzione di una terapia farmacologica è però indicata solo per brevi periodi e se coadiuvata da un percorso parallelo di psicoterapia, in quanto di per sé i farmaci alleviano i sintomi senza però agire all’origine del disturbo.

Con il trattamento adeguato, la siderodromofobia così come le altre fobie specifiche possono essere adeguatamente gestite e persino superate.
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Dr.ssa Martina Valizzone Psicoterapeuta
Dr.ssa Martina Valizzone
psicologopsicoterapeuta

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