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La dieta da seguire in caso di pancreatite

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 23 Febbraio, 2022

Qual è la dieta per la pancreatite da seguire?

Sono tantissime le persone che ogni anno vengono ricoverate per pancreatite. Questa condizione è, infatti, alquanto grave e dolorosa, e richiede in ogni caso una osservazione medica accurata.

La pancreatite acuta può addirittura portare alla morte, se non adeguatamente trattata. La maggior parte dei pazienti colpiti si ristabilisce completamente, tuttavia, circa il 25% dei casi diagnosticati sperimenterà episodi ricorrenti nel corso della vita, portando la malattia a divenire cronica. La pancreatite cronica, a sua volta, aumenta significativamente il rischio di incorrere in malattie ancora più gravi, come il cancro al pancreas e il diabete.

Perciò, seguire una dieta per la pancreatite non è solo necessario per facilitare la guarigione, ma anche per prevenire che la malattia entri nella fase cronica. Alcuni soggetti sono più inclini a sviluppare questa condizione; in particolare, chi ha un passato di abuso di sostanze, o chi fa uso di farmaci particolari, oppure soggetti che seguono uno stile di alimentazione sbagliato o con una predisposizione genetica.

Sicuramente, fare esercizi fisici di intensità lieve o moderata, così come praticare yoga e meditazione, può aiutare a gestire i sintomi della pancreatite acuta, mentre evitare l’alcol e il tabacco è assolutamente necessario per la completa guarigione. Tuttavia, sia che vi sia stata diagnosticata una pancreatite acuta o cronica, il primo passo da seguire è adottare una dieta salutare focalizzandosi sul consumo di frutta fresca e verdura, cereali e proteine semplici. Vediamo come.

Cos’è la pancreatite acuta e cronica

Il pancreas è l’organo centrale dove vengono prodotti gli enzimi essenziali per la digestione, così come gli ormoni che aiutano l’organismo a processare gli zuccheri, come ad esempio l’insulina.

Il pancreas si può danneggiare, causando l’attivazione degli enzimi digestivi mentre sono ancora all’interno del pancreas, invece che nel tratto digestivo. Questo fenomeno può portare all’insorgere di infiammazione e pancreatite. Sia nei pazienti con pancreatite acuta che cronica, si può formare una cicatrice, causando un funzionamento ridotto dell’organo o addirittura ad un guasto completo.

La pancreatite acuta è, quindi, un’improvvisa infiammazione che porta gonfiore, forte dolore e digestione compromessa. È possibile che si verifichino anche gravi complicazioni in relazione a questa condizione, in particolare se il pancreas incorre in un’infezione.

La pancreatite cronica è, invece, caratterizzata da una condizione di infiammazione persistente del pancreas, che finisce per causare un danno permanente a quest’organo vitale. La pancreatite cronica è tuttora incurabile, e porta a sicure complicazioni pericolose per la vita, inclusi insufficienza epatica, diabete e cancro al pancreas.

La dieta per la pancreatite

Dopo una diagnosi di pancreatite acuta o cronica, la dieta deve essere la principale priorità su cui concentrarsi per la guarigione.

Il Pancreas Center della Columbia University raccomanda di concentrarsi su una dieta ricca di nutrienti, per non incorrere in malnutrizione, con un elevato contenuto di proteine semplici, a base di cereali, frutta, verdura e prodotti caseari a basso contenuto di grassi. Sono da evitare, invece, i cibi fritti con molto olio e le bevande alcoliche. Il programma fornito consiglia, inoltre, di sottoporsi ad esami del sangue con cadenza annuale per determinare se vi siano insufficienze a livello di qualche nutriente, per provvedere poi a supplementi e modifiche nella dieta.

In definitiva, la dieta raccomandata dalla Columbia University, risulta molto simile alla famosa dieta mediterranea, seguita per molte generazioni – e ancora oggi! – dalle popolazioni della nostra penisola. Molti studi hanno, infatti, dimostrato che questo tipo di alimentazione:

  • Abbassa il rischio di incorrere in diabete di tipo 2
  • Migliora le capacità cognitive e il tono dell’umore
  • Protegge contro la malattia di Alzheimer e le malattie cardiache
  • Aiuta a proteggere contro vari tipi di cancro gastrointestinale
  • È associata con un basso rischio di cancro al pancreas

Tuttavia, la tradizionale dieta mediterranea può risultare anche troppo elevata nel contenuto di grassi per alcuni soggetti affetti da pancreatite, ma risulta anche facilmente modificabile in base alle esigenze. La maggior parte di ogni pasto dovrebbe concentrarsi sul consumo di frutta, verdura e cereali, con le proteine e i grassi che giocano un ruolo di sostegno. Molti esperti consigliano la seguente tabella giornaliera come obiettivo:

  • 3 porzioni di cereali
  • 2 porzioni di frutta fresca
  • 5-7 porzioni di verdure
  • 1 porzione di frutta secca
  • 1 porzione di proteine animali semplici
  • 1 porzione di latticini magri

Alla settimana, invece, si consiglia di assumere:

  • 3 porzioni di pesce non da allevamento
  • non più di 2 porzioni di manzo o agnello
  • 3 porzioni di uova
  • 3-4 porzioni di pollo o tacchino
  • 3-4 porzioni di nocciole o semi
  • 1-2 porzioni di dolci non dannosi per il cuore
  • 4-6 porzioni di legumi

Questa dieta per la pancreatite può essere aggiustata in base alle singole esigenze, ad esempio in caso di allergie o intolleranze verso uno o più dei cibi menzionati.

8 frutti da inserire nella dieta per chi soffre di pancreatite

Quale frutta scegliere, se si soffre di questo fastidioso disturbo?

  • More e mirtilli: questi frutti di bosco sono ricchi in resveratrolo, manganese, fibra, vitamina C e K. Si consiglia di provare questi frutti in una insalata di more e limone, salutare e ricca di nutrienti, contenente olio d’oliva, semi di sesamo e mandorle.
  • Ciliegie: basse in calorie e ad elevato contenuto di nutrienti essenziali, le ciliegie sono uno spuntino perfetto che favorisce la perdita di peso, riduce l’infiammazione e favorisce il buon riposo.
  • Anguria: eccellente fonte di vitamine A, B e C, come di potassio, magnesio e manganese. Si può provare un frappè all’anguria a colazione o come merenda pomeridiana; questa ricetta è ricca di proteine provenienti dallo yogurt al cocco e dai semi di chia.
  • Prugna nera: con un basso indice glicemico, e con un comprovato effetto che abbassa il colesterolo e aiuta la digestione, le prugne costituiscono un frutto perfetto da assumere in una dieta per la pancreatite.
  • Uva rossa: è stato dimostrato che i polifenoli contenuti nell’uva aiutano a prevenire l’obesità e il diabete di tipo II, mentre sedano l’infiammazione. Per assumerla con piacere nella vostra dieta, provate una manciata di acini come spuntino o preparatevi una gustosa insalata di pollo, uva e noci.
  • Mango: ricco di fibra salutare e vitamina C, il mango contiene anche minerali essenziali, incluso il ferro, il calcio, il potassio e il magnesio. Questo frutto dalle proprietà super è associato con un migliore livello di glucosio nel sangue e controllo glicemico.
  • Mele: dal momento che sono naturalmente ricche in fibre, aiutano a sedare l’infiammazione e supportano la digestione, le mele si rendono uno spuntino veloce e salutare.
  • Melograno: dolce e croccante, questo frutto dalle grandi proprietà è carico di fibra, potassio e vitamine C e K. Molto gradevole da spolverare sull’hummus, il tipico piatto ricco di proteine, molto diffuso in Medio-Oriente.

7  verdure indispensabili

La verdura, invece?

  • Barbabietole: essendo cariche di nutrienti essenziali, come il ferro, il manganese, il rame, il potassio e le vitamine del gruppo B, le barbabietole sono rinomate per il loro supporto alla salute del cuore, del cervello e delle funzioni epatiche.
  • Broccoli: una sola porzione di broccoli cotti contiene più del 100% della dose giornaliera raccomandata di vitamine C e K. Inoltre, essendo ricchi di minerali, questi vegetali combattono il cancro e promuovono la buona salute della digestione.
  • Spinaci: Gli spinaci sono ricchi di nutrienti che potenziano il sistema immunitario, proteggono dal diabete e da alcuni tipi di cancro.
  • Cavolo: una verdura essenziale che dimostra interessanti proprietà antinfiammatorie, coadiuva la detossificazione dell’organismo, la salute degli occhi e protegge da alcuni tipi di cancro, il cavolo è una verdura a foglie verdi ricca di nutrienti, che si mostra perfetta da inserire nella dieta per la pancreatite.
  • Lattuga: le insalate costituiscono una parte essenziale della dieta mediterranea e un modo facile per assicurarvi di assumere le 5-7 porzioni di verdure al giorno raccomandate in questo tipo di dieta. Scegliete le foglie di lattuga più scure e i mix di tipi di insalata diversi per godervi i più alti contenuti possibili di vitamine e minerali.
  • Patate dolci: ricche di beta-carotene, vitamina C, rame, vitamina B6 e manganese, le patate dolci costituiscono una fonte naturale di amido molto gustosa.
  • Carote: il beta-carotene è associato con la salute del sistema immunitario e degli occhi, così come con una buona digestione. Le carote costituiscono una delle verdure più versatili del pianeta. Potete gustare le carote crude, cotte o sottoforma di succo nella vostra dieta per la pancreatite.

I cereali nella dieta per la pancreatite

Le ricerche mostrano che l’assunzione di cereali nella dieta in caso di pancreatite dovrebbe assolutamente essere incoraggiata. Quali cereali prediligere?

  • Riso integrale: ricco in fibre e in contenuto di manganese, il consumo di riso integrale da sostituire con il riso bianco può diminuire il rischio di incorrere nel diabete di tipo 2 del 16%. Assunto come contorno, questo cereale privo di glutine risulta relativamente elevato in calorie, quindi è raccomandato il consumo di un’equivalente di una sola porzione.
  • Grano saraceno: ricco in fibre e in proteine, questo cereale privo di glutine è ad alto contenuto di anti-ossidanti e risulta facilmente digeribile.
  • Polenta: questo piatto a base di farina di mais viene utilizzato in molte aree del Mediterraneo. È consigliabile consumarla con una copertura di funghi o legumi o con un’aggiunta di formaggio feta e di erbe aromatiche.
  • Miglio: ricco di fibre, naturalmente privo di glutine e facile da digerire, il miglio è un seme, che viene facilmente confuso come cereale. Questo seme ad alto contenuto di nutrienti sta sperimentando una rinascita in cucina perché si mostra molto versatile.
  • Teff: se non avete familiarità con il cereale di origine etiope teff, allora è tempo di presentarvelo. Questo cereale, infatti, favorisce la perdita di peso, potenzia il sistema immunitario, rinforza le ossa e favorisce la buona digestione. E’ disponibile sia come cereale che come farina.
  • Amaranto: celebrato per migliaia di anni dagli antichi Aztechi, questo cereale è una enorme fonte di fibre, manganese e proteine. Questo cereale privo di glutine aiuta la digestione, riduce l’infiammazione, combatte l’insorgenza di diabete di tipo II, e favorisce la perdita di peso.

 5 semi e tipi di frutta secca

Mandorle e noci sono immancabili, ma non solo.

  • Mandorle: lontane parenti di molta frutta secca, una semplice mandorla è piena di fibra, proteine, vitamine e minerali essenziali. Alcune ricerche mostrano che le mandorle aiutano a controllare i livelli di zucchero nel sangue, favoriscono la perdita di peso e possono incrementare l’assorbimento di nutrienti dai cibi grassi liposolubili. A causa del loro contenuto relativamente elevato di grassi, cercate di limitare la loro assunzione ad una sola porzione.
  • Noci: una vera e propria fonte di nutrienti, le noci forniscono una gran quantità di grassi omega-3, supportando la salute del cuore e del cervello, mentre aiutano a sedare l’infiammazione e a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
  • Semi di girasole: ricchi di vitamine B ed E, come di selenio e magnesio, i semi di girasole forniscono una dose salutare di acidi grassi essenziali, amminoacidi e fibre. È importante assumerli  con moderazione, poiché il loro contenuto in grassi è relativamente alto.
  • Semi di zucca: una volta considerato solo come spuntino autunnale, i semi di zucca sono oggi disponibili tutto l’anno. Gradevoli da sgranocchiare, e pieni di grassi salutari, proteine e fibre, i semi di girasole possono essere aggiunti all’insalata o gustati insieme allo yogurt.
  • Pistacchi: diffusi in tutta l’area mediterranea, i pistacchi sono conosciuti per aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo, e favorire la perdita di peso. Sono ottimi da aggiungere a piatti come pilaf e insalate e forniscono una buona dose di energia per il loro contenuto relativamente alto in grassi.

Proteine semplici e latticini

  • Pesce pescato: la tipica dieta mediterranea prevede un pesce selvatico o frutti di mare almeno due volte alla settimana. Il salmone pescato in natura è associato, ad esempio, con la buona salute delle facoltà cognitive, salute del cuore e protezione contro il cancro.
  • Pollame: semplici fette di pollo o tacchino costituiscono una grande fonte di proteine. Consumate la carne bianca al forno, sulla griglia o cotta in bianco, mentre si consiglia di evitare la frittura per mantenere adeguati i livelli di grassi. Per favorire la digestione, si consiglia l’assunzione del brodo di pollo, che è naturalmente ricco di collagene e L-glutammina.
  • Uova: le uova di galline allevate a terra sono ricche di proteine, amminoacidi e contengono meno grassi saturi della loro controparte allevata in gabbia. Le uova possono essere consumate a colazione, oltre che come soluzione veloce per il pranzo o la cena.
  • Legumi: ricchi di proteine e di fibre e con un basso livello di grassi, i legumi sono elementi essenziali per una dieta salutare in caso di pancreatite, dal momento che aiutano a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue e favoriscono la perdita di peso. Alcuni legumi specifici, come le lenticchie, i fagioli mung e garbanzo contengono la lipasi, un enzima digestivo rilasciato dal pancreas.
  • Yogurt greco: scegliere vero yogurt greco senza grassi o a basso contenuto, senza zuccheri aggiunti o dolcificanti. Ricco di probiotici per la salute intestinale e proteine, questo prodotto caseario è ideale per colazione, specialmente se accompagnato con un toast ai cereali e frutti di bosco.
  • Ricotta fiocchi di latte: ricca di vitamina B12 e di calcio, i fiocchi di latte costituiscono un ottimo spuntino, in particolare se accompagnata da altri cibi inseriti nella dieta per la pancreatite, come frutta secca, semi e frutta.
  • Kefir: conosciuto per le sue proprietà di rinforzo del sistema immunitario e per la presenza di batteri benefici per l’organismo, che favoriscono la digestione, questo latticino dalle origini culturali particolari fornisce calcio, proteine e vitamina D.

Cibi da evitare in caso di pancreatite

Dopo aver analizzato i cibi migliori per chi soffre di pancreatite ma, purtroppo, vi sono anche dei cibi da evitare se si soffre di pancreatite. Tra questi, ricordiamo:

  • Alcol, tabacco e caffeina
  • Allergeni sospetti o conosciuti, come il grano, la soia, latticini, mais e dolcificanti artificiali
  • Cibi fritti
  • Prodotti a base di farina bianca, come la pasta e pane bianco
  • Zucchero
  • Cibi preparati industrialmente contenenti acidi grassi complessi

Insomma, questi spunti potranno essere utili in caso di pancreatite.

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Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Simona Soldi | Biologa
Simona Soldi | Biologa
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