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Come trattare un'acidità di stomaco provocata da ansia?

Buongiorno, ho 30 anni, l'anno scorso ho cominciato ad avere problemi gastroenterologici. È iniziato tutto con febbre alta (per un giorno) e un forte bruciore di stomaco all'altezza dello sterno, seguito da senso di pressione al torace e nodo alla gola. Consultando il mio medico di base, ho fatto una cura per un mese di Lansoprazolo ma, non avendo dato riscontri positivi, ho deciso di consultare uno specialista. Sospettando un'esofagite da reflusso, decise di farmi provare una cura di 2 mesi con Lansoprazolo, Domperidone ed Essox one, il tutto abbinato ad una dieta appropriata. In caso avessi continuato ad avere problemi, avrei dovuto fare una gastroscopia, ma fortunatamente non ne ho avuto bisogno. Il mese scorso, dopo circa un anno, si è ripresentato il problema in maniera più leggera ed ho assunto subito un antireflusso (Refalgin gel) per 3 settimane seguendo una dieta leggera. Da una decina di giorni, ho smesso di prendere Refalgin, ma continuo a seguire la dieta e sembra migliorato, ma da alcuni giorni sento un leggero senso di pressione e acido. Non so a questo punto se riprendere Refalgin e inoltre sospetto che il problema si presenti ogni qualvolta sono sottoposta a forti stress o ansie. Cosa mi consiglia?

Risposta

Buongiorno,
lo stress rimane sicuramente tra le prime cause del reflusso esofageo. L'utilizzo di inibitori di pompa (farmaci) possono aiutare per qualche giorno, ma non risolvere.

Consiglio vivamente l'immediato utilizzo di un integratore basificante da assumere solo alla sera prima di dormire, un fitoembrioestratto di noce in gocce: 15 gocce mattino, pomeriggio e sera se possibile circa 15 minuti prima dei pasti, unitamente ad un integratore rilassante che contenga melissa da assumere 2 volte al dì.

Unirei inoltre un integratore di prebiotici e probiotici per escludere anche cause gastro-enteriche, quasi sempre coinvolte in questi disturbi. Prosegui per 2 mesi, dopodiché utilizza Nux Vomica 15 ch monodose 2 volte a settimana (ad esempio,lunedì e giovedì) per altri 2 mesi e nei periodi di particolare stress, da assumere lontano da pasti, caffè e prodotti a base di menta da almeno 30 minuti.

Un'attenzione anche all'alimentazione serale, escludi carboidrati e frutta dopo i pasti. 

Grazie 
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Risposta a cura di
Dr.ssa Sabrina Ranieri Naturopata
Dr.ssa Sabrina Ranieri
naturopata
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