icon/back Indietro Esplora per argomento

Inibitori della pompa protonica

Gastroenterologia
Inibitori della pompa protonica

Cosa sono gli inibitori della pompa protonica?

Gli inibitori della pompa protonica, detti anche IPPsono farmaci utilizzati per il trattamento della gastrite, dell’ulcera duodenale e del reflusso gastroesofageo.

In alcuni casi, gli IPP vengono associati anche ad altri farmaci, ne sono un esempio gli antibiotici nella terapia utile per l’eradicazione dell'Helicobacter pylori, un batterio la cui infezione a livello gastrico potrebbe causare l'ulcera duodenale.

Altre classi di medicinali che spesso vengono prescritti contemporaneamente agli IPP sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per la prevenzione e il trattamento della gastrite da FANS.

Cos'è la pompa protonica?

Le cellule parietali, presenti nello stomaco, secernono acido cloridrico e presentano a livello della loro membrana delle proteine, note come “pompa protonica”, in grado di promuovere il passaggio di protoni attraverso la membrana plasmatica.

L’inibizione della pompa protonica determina una riduzione della produzione di acido nello stomaco

Farmaci inibitori della pompa protonica: quali sono?

I principi attivi degli IPP più usati per trattare la gastrite sono:

Come funzionano gli IPP?

L’acido cloridrico prodotto dallo stomaco è indispensabile sia per i processi digestivi sia per inibire lo sviluppo di batteri. 

Se da un lato è indispensabile, dall’altro lato l’acido cloridrico è corrosivo per i tessuti. Per tale motivo le cellule mucose secernono muco proteggendo la mucosa gastrica.

Un danneggiamento della barriera di muco rende la mucosa gastrica maggiormente esposta all’acido che la corrode, causando la gastrite.

La terapia a base di inibitori della pompa protonica inibisce la produzione dell'acido prevenendo o facilitando la guarigione della gastrite.

Riducendo la produzione acida nello stomaco vengono ridotti anche i sintomi del reflusso gastro-esofageo, poiché minori quantità di acido risaliranno attraverso l’esofago.

A cosa servono?

Gli IPP servono a ridurre la quantità di acido prodotto a livello gastrico, al fine di curare patologie a carico dello stomaco.

Quando si utilizzano?

Gli inibitori della pompa protonica si utilizzano in caso di patologie a carico dello stomaco quali:
Le cause della gastrite possono essere diverse. La gastrite causata dall'alcool o dai FANS può essere trattata e curata smettendo l'assunzione di tali sostanze.

Un altro tipo di gastrite (chiamata anche gastrite cronica), causata dal batterio Helicobacter Pylori, viene invece trattata con antibiotici e IPP contemporaneamente al fine di eradicare il batterio.

L’ulcera gastroduodenale si può verificare quando una gastrite degenera cronicizzando e causando lesioni e sanguinamento a livello della mucosa gastrica.

L’esofagite da reflusso (o reflusso gastro-esofageo) si verifica quando i succhi gastrici dello stomaco risalgono lungo l’esofago per un cattivo funzionamento del cardias, la valvola situata tra esofago e stomaco. 

Effetti collaterali

Tra i possibili effetti collaterali determinati dagli IPP troviamo:
Il metabolismo degli IPP avviene per mezzo di un sistema enzimatico noto come “citocromo P450”, bisogna dunque somministrare con cautela gli IPP se il paziente assume già altri farmaci come Warfarin, Digossina o Itraconazolo, perché competono per le stesse vie metaboliche e possono alterare le relative concentrazioni plasmatiche (quantità di farmaco presente in forma attiva nel sangue). 

Serve la prescrizione medica?

Per la somministrazione e l'acquisto degli inibitori della pompa proteica è necessaria una prescrizione medica

Inibitori della pompa protonica naturali

Tra i rimedi naturali che, seppur in maniera ridotta rispetto ai farmaci, mimano l’azione degli IPP sono inclusi:
Secondo uno studio pubblicato nel 2009, il danno gastrointestinale causato dall’H. pylori può essere trattato con l’amminoacido glutammina, presente in alimenti come la carne bovina, il pollo, il pesce, le uova, i latticini e alcuni tipi di frutta e verdura. Potete anche assumerla attraverso degli integratori.

Alimentazione

Per combattere l’acidità e l’indigestione, è importante restaurare l’equilibrio e le funzioni gastriche naturali.

Per questo è bene mangiare molti vegetali, cereali integrali, moderate quantità di frutta, carne bianca, pesce e uova; ridotte quantità di zucchero, formaggi e carni rosse.

Prediligere cotture leggere ed eliminare i cibi fritti e ricchi di grassi come carne di maiale, insaccati e burro.
Condividi
Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

Contenuti correlati

Vagotomia
icon/card/salute
La vagotomia è un intervento gastroenterologico ormai desueto, sostituito con interventi più moderni, che serviva in caso di ulcera gastr...
Resezione gastrica
icon/card/salute
La resezione gastrica è un intervento chirurgico di gastrectomia volto a ridurre le dimensioni dello stomaco. Può essere attuato per sana...
Procinetici
icon/card/gastroenterology
I procinetici sono farmaci che stimolano selettivamente la peristalsi dell’apparato gastrointestinale.
icon/chat