Dismorfia corporea: come capire se si è affetti da questa condizione e come trattarla

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 24 Settembre, 2024

Ragazza giovane osserva il suo viso allo specchio

La dismorfia corporea è un disturbo psicologico che provoca angoscia per il proprio aspetto fisico.

Chi ne soffre convive con una visione estremamente critica della propria immagine, diventando giudice rigido e severo verso difetti e imperfezioni considerati inaccettabili.

Il difetto percepito e i comportamenti ripetitivi causano un disagio così profondo da mettere a rischio la propria salute, l'equilibrio emotivo e le relazioni con gli altri, dalla vita privata al funzionamento sociale nei più svariati ambiti (es. scolastico o professionale).

Dismorfismo corporeo: di cosa si tratta?

Il significato di dismorfismo: "dismorfismo" deriva dal greco "dys-" che significa "male" o "difficoltà" e "morphē" che significa "forma".

Quindi, con "dismorfismo" ci si riferisce alla percepita variazione o anomalia nella forma o nella struttura di una parte del corpo.

Il disturbo da dismorfismo corporeo è una condizione psicologica che si manifesta attraverso una preoccupazione eccessiva e irrazionale per un difetto percepito in modo sproporzionato del proprio aspetto fisico, ma che agli occhi degli altri può sembrare insignificante o addirittura inesistente.

Può trattarsi di difetti percepiti in una qualunque delle parti del corpo esistenti: ogni dettaglio fisico ritenuto "sbagliato" può innescare un meccanismo di giudizio ipercritico verso il proprio, corpo al punto da sviluppare sintomi di ansia sociale, depressione oppure di tipo ossessivo.

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La dismorfia può comparire già durante l'adolescenza con sintomi piuttosto chiari ma spesso sottovalutati perché ritenuti una manifestazione di insicurezza giovanile.

In realtà, questa condizione si caratterizza per una profonda angoscia che può straripare e causare effetti che sfuggono al controllo di chi ne soffre.

Sintomi del disturbo da dismorfismo corporeo

Tra i principali sintomi di questo disturbo:

  • l'esagerata attenzione su un difetto fisico, che può essere un qualsiasi inestetismo, dal naso troppo grande al brufolo che spunta sul mento. Ci si convince che il "difetto" possa danneggiare la propria immagine, nonostante sia soltanto un dettaglio;
  • comportamenti ossessivi e/o compulsivi, come il controllo eccessivo e ripetuto del proprio aspetto allo specchio; il bisogno di trovare rimedi per nascondere il difetto o ricorrere a continui trattamenti estetici;
  • una forma di ansia sociale per la paura di essere giudicati o criticati per il proprio aspetto fisico;
  • chiedere rassicurazioni continue;
  • ansia, depressione e bassa autostima a causa del disagio e della frustrazione legati al proprio aspetto fisico;
  • eccessiva preoccupazione per il cibo, quando il difetto percepito riguarda la forma corporea e la sensazione di avere la pancia o le gambe troppe grosse;
  • tendenza al perfezionismo;
  • ricorrere a procedure cosmetiche con scarsa soddisfazione.

Le conseguenze del dismorfismo corporeo possono diventare anche serie, portando la persona in alcuni casi estremi a sviluppare disturbi del comportamento alimentare o a continui interventi chirurgici.

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Nella fattispecie, la dismorfia muscolare si manifesta come conseguenza dell'eccessiva preoccupazione per la muscolatura del corpo, percepita come non adeguata; può degenerare in un disturbo alimentare.
 
Le forme ossessive in cui si manifestatale condizione sono piuttosto ovvie: 

  • un eccesso di esercizio fisico;
  • fissazione per la dieta e per la conta delle calorie;
  • continua ricerca di abiti che mettano in risalto i muscoli o, al contrario, che li nascondano.

Possibili conseguenze del dismorfismo corporeo

È bene non trascurare questo disturbo, che può portare a conseguenze più o meno gravi:

Cause del dismorfismo corporeo

Sebbene le cause non siano del tutto chiare, è probabile che il dismorfismo corporeo sia causato da una combinazione di fattori:

  • ambiente/esperienze di vita/cultura;
  • eventi traumatici durante l'infanzia (per esempio, il bullismo, abusi, violenze);
  • bassa autostima;
  • critiche ricevute dai genitori o da altri familiari e/o amici;
  • ricerca di perfezione dovuta, tra le altre cose, all'influenza dei social media, dai quali può emergere un'eccessiva attenzione attribuita all'aspetto fisico.

È bene anche considerare che la dismorfia corporea si riscontra spesso in persone che hanno già manifestato altri disturbi psicologici, come ansia e depressione maggiore.

Diagnosi di dismorfia corporea

Spesso per la persona che ne soffre è difficile arrivare a una diagnosi chiara e precisa, perché in alcuni casi la persona che convive con il disturbo di disrmorfia corporea per imbarazzo non riconosce il problema o non lo vuole riconoscere, anche quando è ormai evidente ed esteso a conseguenze più gravi.

I motivi sono diversi, dalla mancata accettazione del proprio malessere alla totale mancanza di consapevolezza che si tratti di un vero e proprio disagio.

Tante persone, infatti, pensano sia normale e anzi giusto migliorare il proprio aspetto fisico per raggiungere la forma "perfetta", secondo i propri parametri.

La dismorfia corporea può anche essere confusa con altri disturbi quali la depressione, l’ansia sociale o un disturbo alimentare.


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Per una diagnosi accurata, il professionista al quale ci si rivolge per un primo parere, dovrà raccogliere quante più informazioni possibili al fine di ricostruire la storia clinica della persona.

La terapia, nel caso in cui si confermasse la presenza di un disturbo da dismorfismo corporeo, viene stabilita da uno psicoterapeuta; uno psichiatra potrà valutare la necessità di un intervento farmacologico.

Come trattare il disturbo da dismorfismo corporeo

Il disturbo da dismorfismo corporeo può essere trattato con un approccio terapeutico multidisciplinare, ma si tenga conto del fatto che la psicoterapia è in questi casi il trattamento d’elezione e con maggiori probabilità di successo:

Psicoterapia

Quando correttamente diagnosticato, il disturbo da dismorfismo corporeo può essere trattato mediante psicoterapia, eventualmente seguendo un percorso psicofarmacologico in parallelo per trattare i sintomi derivanti da tale condizione. 

Una delle possibili psicoterapie è la terapia cognitivo-comportamentale aiuta la persona a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati all'immagine corporea.

Si tratta di intervenire con una psicoterapia mirata al riconoscimento dei pensieri negativi e alla modifica degli stili di pensiero, apprendendo al contempo comportamenti più funzionali in risposta al sintomo.

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Trattamento farmacologico

Non esiste un farmaco ufficiale per il trattamento specifico della dismorfia corporea.

L’intervento farmacologico, pertanto, punterà a ridurre l’emozionalità negativa connessa al sintomo (es. la percezione ansiosa, o la risonanza emotiva del rimuginio connesso al corpo).

I farmaci maggiormente utilizzati a tal fine sono pertanto gli ansiolitici (es. le benzodiazepine) e gli antidepressivi.

Alcuni farmaci antidepressivi, chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), possono essere d'aiuto nel trattamento dell’emozionalità negativa associata al dismorfismo corporeo.

Ma si dimostrano efficaci anche farmaci antipsicotici come l'aripiprazolo, l'olanzapina o la pimozide.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Alberto Galia
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