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Parafrenia

Psicologia
Parafrenia

Definizione di parafrenia

La parafrenia è un disturbo psichico, a decorso cronico, che si manifesta a partire dalla terza età attraverso episodi allucinatori (uditivi, visivi, tattili, olfattivi ecc.) e idee deliranti associate a disturbi del pensiero e/o dell’affettività.

Il delirio parafrenico è un delirio non sistematizzato, fantastico, caratterizzato da idee persecutorie, grandiose, da confabulazione, tendenze retrospettive nella formazione del delirio e falsi riconoscimenti.

Si tratta di un disturbo molto complesso e di difficile inquadramento nosografico in quanto, presentando elementi comuni a diversi disturbi psichiatrici, è spesso confusa con altri disturbi psicotici.

Che differenza c'è con la psicosi?

I disturbi psicotici rappresentano un vasto ed eterogeneo gruppo di malattie. Queste si manifestano attraverso una grave alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo, una severa compromissione dell'esame di realtà e delle capacità di giudizio, oltre alla presenza di disturbi del pensiero come deliri e allucinazioni.

La parafrenia, al pari della schizofrenia o del disturbi delirante o di quello schizoaffettivo, rientra tra i disturbi di tipo psicotico.

La differenza fondamentale tra le psicosi e la parafrenia è l’età di esordio: mentre la maggior parte delle forme di psicosi ha esordio in età adolescenziale o nella prima età adulta, la parafrenia ha un esordio tardivo, che si manifesta nel corso della terza età.

Inoltre, a differenza della schizofrenia, chi soffre di parafrenia nei momenti in cui il delirio non è presente non manifesta alcun sintomo, è presente a se stesso e manifesta una buona integrazione tra il mondo reale e il mondo fantastico del suo delirio.

Quali sono le cause?

Le cause che concorrono allo sviluppo della parafrenia non sono ancora state individuate con chiarezza. L'ampia prevalenza della parafrenia nel quadro clinico delle psicosi suggerisce che le origini della sindrome debbano essere ricercate nella patogenesi di queste malattie.

Pur non essendo stata individuata un’unica causa, la ricerca ha messo in risalto l’esistenza di diversi fattori in grado di giocare un ruolo importante nello sviluppo di questa malattia.

Alcuni disturbi psicotici tendono a ripetersi all’interno della stessa famiglia, suggerendo che la tendenza, o la probabilità di sviluppare il disturbo sia legata a fattori di tipo ereditario.

Altri fattori determinanti sembrerebbero essere quelli ambientali legati alla gestione dell’ansia e dello stress, all'abuso di droghe o ad episodi di vita segnanti.

Quali sono i sintomi?

La parafrenia solitamente si manifesta attraverso i seguenti sintomi:

  • idee deliranti (illusione di grandezza, persecuzione e influenza, ideazioni e sintomi paranoidi);
  • allucinazioni (uditive, olfattive, tattili, visive).

Oltre a questi sintomi è molto comune nei casi di parafrenia, il manifestarsi della sindrome di Capgras, sindrome che induce chi ne è colpito a non riconoscere le persone care e a trattare i propri congiunti come se fossero degli estranei.

Cura della parafrenia

Diversi studi hanno evidenziato come il trattamento della parafrenia debba essere considerato caso per caso, in quanto questo disturbo può avere diverse manifestazioni sintomatologiche anche di diversa entità.

La terapia della parafrenia può essere effettuata sia all’interno di strutture ospedaliere (quando ad esempio l’età e la condizione mentale del paziente è tale da richiedere un controllo sanitario ad ampio spettro) che di strutture ambulatoriali.

A livello farmacologico i farmaci d’elezione per il trattamento della parafrenia sono i neurolettici, utilizzati nella cura dei disturbi psicotici (nei casi di psicosi paranoide, psicosi schizoaffettiva, schizofrenia paranoide ecc).

I neurolettici aiutano a contrastare i sintomi allucinatori e i deliri, i cambiamenti d’umore, l’agitazione psicomotoria che caratterizzano i vari tipi di manifestazioni tipiche della sindrome.

I neurolettici atipici (come la clozapina, la quetiapina e il risperidone) sono i farmaci più efficaci nel trattamento delle parafrenie in quanto comportano anche un minor rischio di effetti collaterali.

In merito alle dosi e la durata del trattamento farmacologico queste dipendono dall’andamento stesso della patologia.

Nella fase acuta della malattia, caratterizzata dunque da episodi allucinatori ricorrenti, i farmaci sono prescritti in dosi elevate in modo da riuscire a contrastare la severità dei sintomi. Nei casi di cronicizzazione, invece, i neurolettici sono prescritti in dosi minime e incrementati gradualmente all’aumentare dei sintomi.

Cosa fare in caso di parafrenia?

Dati recenti indicano come solo il 10% dei pazienti con una diagnosi di parafrenia, riesca, dopo un solo ciclo di trattamento, ad raggiungere una completa remissione dei sintomi.

Malgrado questi dati non proprio incoraggianti, molti pazienti, sottoposti periodicamente a terapie a base di neurolettici in combinazione ad un percorso psicoterapeutico, riescono a condurre una vita lavorativa, familiare e sociale normale, in quanto la parafrenia, a differenza di altre psicosi, non altera permanentemente la qualità del pensiero di chi ne è affetto.

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Dr.ssa Martina Valizzone Psicoterapeuta
Dr.ssa Martina Valizzone
psicologopsicoterapeuta

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