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Quale può essere la causa del dolore al calcagno?

Avverto un forte dolore al calcagno che mi impedisce di camminare. Quale può essere la causa?

Risposta

Il dolore al tallone che avverti, ossia talalgia o tallodinite o nel linguaggio comune tallonite, non è una patologia, ma un sintomo.

Le patologie che possono averti provocato una talalgia sono innumerevoli anche se nella maggior parte dei casi, il dolore al tallone è dovuto ad una cattiva sollecitazione che può essere data da una scorretta postura o dall’uso di scarpe inadatte. Le patologie che possono essere responsabili del tuo dolore sono diverse.

Una di queste è la fascite plantare: si tratta di un'infiammazione del legamento arcuato, cioè la fascia fibrosa che unisce la zona plantare interna del calcagno con la base delle dita.

Altre possibili cause del dolore al tallone sono la rottura parziale della fascia plantare, la sindrome della spina calcaneare o, per meglio dire, fascite plantare inserzionale, il piede cavo, cioè una malformazione congenita o acquisita caratterizzata da un'esagerata concavità dell’arcata plantare.

Un'altra possibile causa del tuo dolore è l'iperpronazione. Ogni volta che facciamo un passo, il piede tocca il suolo con la parte esterna del tallone, ruota verso l'interno per aderire ad esso. Questo movimento si chiama pronazione e genera delle forze che i piedi distribuiscono per prevenire pressioni e sollecitazioni, ma se si verifica in misura eccessiva (iperpronazione) ossia, se il tuo piede continua a ruotare invece di cominciare la fase di spinta, queste forze aumentano sollecitando maggiormente talloni e ginocchia.

Esiste poi la sindrome di Baxter, una neuropatia del nervo calcaneare inferiore, ramo del nervo plantare laterale e la sindrome del tunnel tarsale mediale: compressione del nervo tibiale posteriore a livello del canale tarsale, tunnel osteofibroso noto anche come canale tibio-astragalo-calcaneale o canale di Richet.

Potrebbe trattarsi infine di un'infiammazione del cuscinetto adiposo causata dalla compressione ripetitiva e dalle sollecitazioni trasversali che avvengono durante la corsa. 
Ci sono anche molte patologie che possono causarti una talalgia posteriore.

Tra queste ci sono:
  • l'entesopatia inserzionale del tendine d’Achille (ovvero l'infiammazione della zona di inserzione sul calcagno del tendine di Achille)
  • la borsite o igroma calcaneare, cioè il processo infiammatorio acuto o cronico a carico delle borse mucose
  • formazioni di tessuto connettivale fatte a sacchetto e contenenti liquido sinoviale
  • il morbo di Sever Blanke, osteocondrosi del nucleo di accrescimento apofisario posteriore del calcagno
Altre patologie responsabili del tuo dolore potrebbero essere la malattia di Haglund, ovvero la particolare conformazione dell’angolo postero-superiore della grande tuberosità calcaneale, associata a tumefazione dolente dei tessuti molli locali, la sindrome della ballerina durante il movimento di massima flessione plantare, ossia durante la deambulazione sulle punta, la porzione posteriore della capsula articolare della caviglia ed i tessuti molli adiacenti possono essere bruscamente compressi contro il margine posteriore della tibia, dando origine a limitazione della mobilità articolare e dolore alla zona posteriore del calcagno.

Inoltre, vanno considerate come possibili cause la sindrome dell’Os trigunum che è un osso accessorio che si sviluppa, a volte, dietro l’astragalo che in talune circostanze si trova ad essere “schiacciato” tra la parte posteriore della tibia e il calcagno generando dolore.

A seconda della posizione dell’os trigonum, si può infiammare anche il tendine flessore lungo dell’alluce che decorre a fianco, medialmente e profondamente, aggravando sensibilmente i sintomi sotto sforzo.

Altre patologie responsabili del dolore che avverti, potrebbero essere l'impingment posteriore, ovvero il conflitto tra il processo di Stieda e la tibia, la sindrome del nervo calcaneare laterale, ovvero la compressione del nervo calcaneare laterale ramo del nervo surale, la frattura di Cloquet-Shepherd, la frattura del tubercolo posterolaterale dell'astragalo e la fratture da stress del calcagno.

Infine, vanno considerate anche la sindrome algodistrofica o morbo di Sudeck (disfunzione del sistema nervoso simpatico con decalcificazione distrettuale del calcagno); le malattie reumatiche (molte affezioni reumatiche come l'artrite reumatoide, la gotta, il LES, la spondilite anchilopoietica).

Come ti anticipavo, le cause del tuo dolore possono essere davvero tante: ti consiglio di consultare il tuo medico di fiducia che, dopo averti visitato e sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, potrà formulare una diagnosi precisa.
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Risposta a cura di
Dr. Fabrizio Sergio Medico Chirurgo
Dr. Fabrizio Sergio
ortopedico
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