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Acido lattico

Laboratorio analisi Ortopedia e traumatologia
Acido lattico

Cos'è l'acido lattico?

L’acido lattico è una molecola normalmente sintetizzata nel nostro organismo. I livelli di acido lattico aumentano con l’attività fisica intensiva o in altre condizioni come l’insufficienza cardiaca, infezioni gravi (sepsi) o shock, in cui il flusso di sangue o il livello di ossigeno diminuiscono nell’organismo. I livelli di acido lattico possono aumentare anche quando il fegato è gravemente danneggiato o compromesso, poiché questo organo è deputato alla scomposizione dell’acido lattico.

Livelli molto alti di acido lattico causano una condizione grave, talvolta fatale, chiamata acidosi lattica. L’acidosi lattica può verificarsi anche in persone che assumono Metformina (Glucophage) per controllare il diabete in concomitanza di un’insufficienza cardiaca o renale o di un’infezione grave.

Perché il corpo produce acido lattico?

I muscoli sotto sforzo eccessivo vanno in fase anaerobica, cioè in carenza di ossigeno. In questo caso, il meccanismo di produzione di acido lattico permette la normale ripresa aerobica.

L'acido lattico prodotto in quantità eccessive viene quindi smaltito dall'organismo attraverso il fegato, circa due ore dopo l'esercizio fisico che ne ha scatenato la produzione. 

Perché è importante eseguire il test dell'acido lattico?

Il test dell’acido lattico è un esame del sangue che misura la quantità di acido lattico prodotta dall’organismo. La maggior parte dell’acido lattico è prodotta dal tessuto muscolare e dai globuli rossi. Quando il livello di ossigeno del corpo è normale, i carboidrati vengono scomposti in acqua e anidride carbonica.

Quando il livello di ossigeno è basso, i carboidrati vengono scomposti in modo diverso per ottenere energia e viene prodotto l’acido lattico.

Il test dell’acido lattico è solitamente eseguito su un campione di sangue prelevato da una vena del braccio, ma può essere anche di provenienza arteriosa (emogas).

Il test dell’acido lattico viene eseguito per:

  • Verificare la presenza di acidosi lattica. Verificare se il giusto apporto di ossigeno raggiunge i tessuti.
  • Trovare la causa dell’eccessiva acidità (basso pH) del sangue.

Per prepararsi al test dell’acido lattico:

  • Non mangiare e bere nulla, a parte acqua, per 8-10 ore prima del test.
  • Non fare esercizio fisico nelle ore precedenti al test. Non serrare il pugno durante il prelievo per il test. Queste due azioni potrebbero alterare i risultati

Come si esegue il test dell'acido lattico?

Il medico che esegue il prelievo si occuperà di:

  • Stringere una banda elastica nella parte superiore del braccio per fermare il flusso di sangue. Questo causa il rigonfiamento delle vene al di sotto dell’elastico cosicché sarà più facile individuarle per inserire l’ago. La banda elastica potrebbe anche non essere usata perché viene allacciata intorno al muscolo e potrebbe causare un falso incremento di acido lattico.
  • Disinfettare il punto in cui avverrà l’iniezione.
  • Inserire l’ago nella vena. Potrebbero essere necessari più aghi.
  • Collegare un contenitore per raccogliere il sangue.
  • Rimuovere la banda elastica dal braccio quando la quantità di sangue prelevata è sufficiente.
  • Posizionare un tampone o del cotone nel sito di iniezione alla rimozione dell’ago.
  • Esercitare pressione nel punto e fare un bendaggio.

Il campione di sangue viene prelevato da una vena del braccio. Viene posizionata una banda elastica nella parte superiore che potrebbe stringere. Per quanto riguarda l’ago, si potrebbe non percepire niente o sentire una veloce puntura.

Quali sono i rischi del test dell’acido lattico?

  • La probabilità che si verifichino problemi durante un prelievo di sangue è molto bassa.
  • Potrebbe formarsi un piccolo livido nel sito di iniezione. Si può diminuire questa possibilità esercitando pressione sul sito per alcuni minuti.
  • In rari casi, la vena potrebbe gonfiarsi dopo il prelievo. Questo problema si chiama flebite. Una garza calda applicata più volte al giorno può essere d’aiuto.
  • Il sanguinamento persistente potrebbe essere un problema per persone con problemi di emorragie. Aspirina, Warfarina (come il Coumadin) e altri medicinali fluidificanti possono aumentare la probabilità di sanguinamento. Se ci sono problemi di coagulazione o se si assumono questi medicinali, avvisare il medico prima di sottoporsi al prelievo.

Quali sono i valori di riferimento dell'acido lattico?

I valori di riferimento, considerati nella norma, per i livelli di acido lattico sono:

  • 0.6-1.8 mmol/L per uomo o donna adulti,
  • 0.5-2.2 mmol/L per bambino,

I valori espressi sono in millimoli per litro. 

Cosa determina alti valori di acido lattico?

Quando i livelli di acido lattico sono troppo alti, rispetto ai valori di riferimento, si incorre nell'acidosi lattica, che può essere causata da:

  • disidratazione
  • problemi sanguigni, come anemia grave o leucemia
  • malattie epatiche o danni al fegato
  • gravi emorragie
  • shock
  • infezioni
  • insufficienza cardiaca
  • blocco del flusso sanguigno verso l'intestino
  • avvelenamento da monossido di carbonio
  • embolia polmonare
  • esercizio fisico eccessivo o surriscaldamento
  • avvelenamento da alcol, metanolo, antigelo
  • farmaci vari

Quali rimedi seguire in caso di presenza eccessiva di acido lattico?

L’acido in circolo nel nostro corpo ha bisogno, per essere contrastato, di alimenti “basici” o alcalini: verdure a foglia larga, crude, frutta e agrumi. Anche se classificato come alimento acido, il limone all’interno del corpo sprigiona uno straordinario effetto alcalino. Anche il bicarbonato di sodio può aiutare tantissimo: essendo una sostanza alcalina, può contribuire ad abbassare il livello di acido lattico nei muscoli. Basta assumerne un cucchiaino sciolto in acqua.

Anche la mandorla è uno degli alimenti alcalinizzanti e contribuisce a ridurre i crampi post allenamento.

Il potassio è un sale minerale alcalino di cui abbiamo bisogno, che possiamo reintegrare attraverso banane, albicocche, kiwi, cavoli, mirtilli e fagioli.

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Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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