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Quali sono e quando si fanno gli esami preconcezionali?

Salve,
io e il mio compagno vorremmo avere un figlio: quali sono gli esami preconcezionali che ci consiglia di fare e quando vanno fatti?

Grazie

Risposta

Salve,
nel momento in cui la coppia decide consapevolmente di intraprendere una gravidanza, vi sono delle specifiche analisi che possono essere eseguite anche in regime di convenzione, quindi senza dover pagare i ticket sanitari.

Per la donna, sono una serie di esami di laboratorio condotti da un campione di sangue, quali:
  • il rubeotest IgG
  • IgM
  • il Toxotest IgG
  • IgM
  • l’emocromo
  • il test per le emoglobine patologiche
Queste analisi hanno la funzione di evidenziare se la donna ha contratto o meno alcune malattie che possono essere dannose e pericolose in gravidanza.

Il risultato del Rubeotest indica se hai contratto o sei stata vaccinata per il virus della rosolia (IgG positive); nel caso in cui le IgG risultassero negative, dovresti procedere alla vaccinazione per la rosolia, protetta per almeno 3 mesi dal contraccettivo.

Infatti, contrarre la rosolia durante il primo trimestre di gravidanza espone l’embrione ad un maggior rischio di aborto e di malformazioni.

Analogo discorso si può fare con il Toxotest.

La positività delle IgG indica che hai contratto precedentemente la toxoplasmosi, malattia trasmessa da feci infette di animali domestici.

Per la toxoplasmosi, non esiste vaccinazione e qualora risultassi non protetta (IgG negative), dovresti osservare alcuni accorgimenti alimentari, come carne ben cotta, ortaggi e frutta ben lavati o disinfettati, già dalle prime fasi della gravidanza, poichè anche la toxoplasmosi è pericolosa per l’embrione.

Per l’uomo: l’emocromo e il test per le emoglobine patologiche.

Queste analisi dovrebbero essere eseguite quando c'è la volontà di intraprendere una gravidanza e non solamente se sopraggiunge un problema di infertilità.

Con queste analisi, si può arrivare all’identificazione di eventuali malattie genetiche, come ad esempio la talassemia, di cui l’uomo può essere portatore sano.

Per la coppia:
Particolarmente importante è la compatibilità del gruppo sanguigno nell’ambito della coppia.

Qualora tu risultassi Rh negativa e il tuo compagno Rh positivo, vi sarebbe un rischio di incompatibilità del Rh tra la madre e il feto, a partire dal secondo trimestre della gravidanza. 

Questo, se trascurato, può portare anche ad eventuali aborti.

Nella donna, l’incompatibilità del Rh va valutata anche attraverso il test di Coombs indiretto.

Con l’emocromo, si possono valutare invece stati anemici o alterazioni dei globuli rossi, indicativi talora di condizione di portatore sano di anemia mediterranea o di emoglobine patologiche, da confermare mediante apposito test.

Ugualmente importante risulta conoscere se la coppia è venuta in contatto con il virus dell’AIDS (HIV) o con la sifilide (VDRL-TPHA).

Saluti
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Risposta a cura di
Dr. Marcello Sergio Medico Chirurgo
Dr. Marcello Sergio
ginecologomedico generale
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