La pancreatite nel cane: sintomi, diagnosi e cure

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Maggio, 2024

Cane sdraiato sul divano che sembra triste

La pancreatite nel cane è un'infiammazione del pancreas, alla cui origine ci sono diverse cause e fattori di rischio, anche se spesso sembra colpire all'improvviso. 

Questa patologia può portare a sintomi riconoscibili, tra cui diarrea, perdita di peso, dolore addominale, perdita di appetito e vomito. Se ne distinguono due forme: acuta e cronica.

Può essere scatenata da vari fattori, come l'ingestione di cibi grassi, alcuni farmaci, traumi addominali o malattie endocrine.

Alle prime avvisaglie è fondamentale prendere provvedimenti affrontando il problema il prima possibile con un veterinario. 

Le funzioni del pancreas 

Il pancreas è un organo vitale, sottile e allungato che si trova nell'addome del cane accanto allo stomaco e all'intestino tenue, e che produce enzimi per aiutarlo nella digestione degli alimenti, ad assorbire grassi, amidi e proteine, a regolare la glicemia.  

Se l'organo funziona normalmente, gli enzimi si attivano quando raggiungono l'intestino tenue. Quando si infiamma, invece, può provocare la pancreatite. 

Il pancreas svolge due funzioni principali:

  • funzione esocrina: il pancreas produce enzimi digestivi che aiutano a scomporre il cibo in nutrienti più piccoli e facilmente assorbibili. Questi enzimi includono la lipasi (che scompone i grassi), l'amilasi (che scompone i carboidrati) e la tripsina (che scompone le proteine). Gli enzimi digestivi vengono rilasciati nell'intestino tenue attraverso dei piccoli dotti quando il cane mangia. Senza questi enzimi, il cane avrebbe difficoltà a digerire e ad assorbire i nutrienti dal cibo, finendo per cadere in stato di malnutrizione e altri problemi di salute; 
  • funzione endocrina: il pancreas produce anche ormoni importanti che regolano i livelli di zucchero nel sangue. L'ormone più conosciuto prodotto dal pancreas è l'insulina, che aiuta a trasportare lo zucchero (glucosio) dal sangue alle cellule del corpo, dove viene utilizzato come fonte di energia. Quando il pancreas non produce abbastanza insulina, o quando le cellule del corpo non rispondono correttamente all'insulina, può svilupparsi il diabete. Il pancreas produce anche altri ormoni come il glucagone, che ha l'effetto opposto dell'insulina e aiuta ad aumentare i livelli di zucchero nel sangue quando necessario.

Cos'è la pancreatite

"Pancreatite" è il termine che indica l'infiammazione del pancreas, un disturbo molto comune nei cani che si verifica in molte occasioni, portando al malfunzionamento di quest’organo.

Pancreatite acuta e cronica nei cani

La pancreatite può insorgere all'improvviso nel cane, senza che ne abbia mai sofferto prima. Oppure può svilupparsi lentamente, nel corso del tempo, diventando pancreatite cronica, che può essere causata da ripetute pancreatiti acute e manifestarsi con alcuni processi irreversibili.

Ecco le differenze:

  • pancreatite acuta: si verifica quando il pancreas si infiamma improvvisamente, senza una storia precedente di problemi pancreatici. La pancreatite acuta può essere potenzialmente letale, se non trattata tempestivamente.
     Il trattamento di solito prevede il ricovero in ospedale, la somministrazione di fluidi per via endovenosa, antidolorifici, antiemetici e, in alcuni casi, antibiotici per prevenire infezioni secondarie; 
  • pancreatite cronica: si sviluppa nel tempo a causa di episodi ricorrenti di pancreatite acuta o di un'infiammazione persistente a basso grado del pancreas. I danni ripetuti al pancreas possono portare a cambiamenti irreversibili nella struttura e nella funzione dell'organo, come fibrosi (cicatrici) e atrofia (rimpicciolimento).

A lungo termine, la pancreatite cronica può compromettere la capacità del pancreas di produrre enzimi digestivi e ormoni come l'insulina, portando a mal digestione e diabete.

Cause della pancreatite nei cani

Il più delle volte, la pancreatite canina sembra insorgere all'improvviso, senza comprendere le cause. In realtà sono ben noti cause e fattori di rischio che si possono evitare per prevenire l'insorgere della malattia. Vediamoli.

Dieta ricca di grassi

Può trattarsi di cibo spazzatura, avanzi soprattutto di cibi grassi trovati in strada. Una volta infiammatosi il pancreas può sviluppare sintomi come vomito, diarrea, disidratazione, febbre e dolore addominale. 

È risaputo come alcuni cibi siano nocivi per il cane, tra questi alcuni tipi di frutta, il cioccolato, aglio e cipolle, uva e uvetta, o qualsiasi alimento che contenga xilitolo (un sostituto dello zucchero aggiunto agli alimenti lavorati).

Dieta troppo povera di proteine

Una dieta troppo povera di proteine non è una causa di pancreatite nei cani, ma può comportare degli squilibri e carenze di nutrienti essenziali che possono indebolire il sistema immunitario e rendere l'animale più suscettibile a varie malattie, incluse quelle del pancreas.

Una dieta povera di proteine può causare:

  • malnutrizione: una dieta carente di proteine può portare a malnutrizione, indebolendo la capacità del corpo di combattere le infezioni e le malattie;
  • compromissione del sistema immunitario: un sistema immunitario debole, causato da una dieta inadeguata, può rendere il cane più suscettibile a infezioni batteriche o virali, che a loro volta possono scatenare l'infiammazione del pancreas;
  • squilibri metabolici: una dieta povera di proteine può causare squilibri metabolici, influenzando la produzione e la secrezione di enzimi pancreatici e ormoni come l'insulina. Questi squilibri possono mettere a dura prova il pancreas e contribuire all'infiammazione;
  • carenze di aminoacidi: alcune proteine contengono aminoacidi essenziali per la sintesi di enzimi pancreatici. Una carenza di questi aminoacidi può compromettere la funzione pancreatica e aumentare il rischio di pancreatite.

Malattie metaboliche

Le malattie metaboliche nei cani sono un gruppo di disturbi causati da anomalie nei processi biochimici che convertono il cibo in energia e sostengono le funzioni vitali dell'organismo. 

Queste malattie possono essere congenite (presenti dalla nascita) o acquisite nel tempo:

  • sindrome di Cushing: quando le ghiandole surrenali del cane producono una quantità di ormone chiamato cortisolo superiore a quella necessaria);
  • ipotiroidismo: quando la ghiandola tiroidea del cane non produce abbastanza ormoni tiroidei);
  • ipercalcemia;
  • diabete mellito;
  • iperlipidemia: elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue possono aumentare il rischio di pancreatite.

Obesità

I cani in sovrappeso o obesi sono più predisposti allo sviluppo della pancreatite rispetto ai cani con un peso ideale.

Gravi traumi contusivi

Lesioni traumatiche all'addome, come incidenti stradali o cadute, possono danneggiare il pancreas e innescare la pancreatite.

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Alcuni farmaci o tossine

Alcuni farmaci o tossine possono causare infiammazione del pancreas, tra questi vi sono:

  • inibitori della colinesterasi;
  • calcio;
  • bromuro di potassio;
  • fenobarbital;
  • L-asparaginasi;
  • estrogeni;
  • salicilati;
  • azatioprina;
  • diuretici tiazidici;
  • steroidi;
  • chemioterapici;
  • anticonvulsivanti. 

Inoltre, l'esposizione a tossine come organo fosfati può causare pancreatite.

Alcuni disturbi causati da parassiti

Sebbene meno comuni rispetto ad altre cause, alcuni disturbi causati da parassiti possono portare allo sviluppo di pancreatite nei cani:

  • Toxoplasma gondii: questo parassita, comunemente associato ai gatti, può infettare anche i cani attraverso l'ingestione di cisti presenti nelle feci feline o in carne cruda contaminata. In alcuni casi, l'infezione da Toxoplasma può causare infiammazione del pancreas come parte di una risposta infiammatoria sistemica;
  • Leishmaniosi: causata dal parassita Leishmania, trasmesso dai flebotomi, questa malattia può colpire vari organi, incluso il pancreas. L'infiammazione del pancreas può verificarsi come risultato della risposta immunitaria dell'organismo all'infezione;
  • Babesiosi: questa malattia parassitaria, trasmessa dalle zecche, è causata da protozoi del genere Babesia. In alcuni casi, l'infezione può portare a una risposta infiammatoria sistemica che coinvolge il pancreas, causando pancreatite;
  • Trichinellosi: anche se rara nei cani, questa malattia causata dal nematode Trichinella spiralis può verificarsi in seguito all'ingestione di carne cruda o poco cotta contenente le larve del parassita. In alcuni casi, l'infiammazione causata dall'infezione può coinvolgere il pancreas.

Predisposizione genetica

Alcune razze e mix di razze sembrano essere più inclini a contrarre la pancreatite rispetto ad altre, tra cui: Schnauzer nano, Shetland Sheepdog, Yorkshire Terrier, Cocker Spaniel, Bassotto, Barboncino, Golden e Labrador Retriever, Bichon Frisé, i cani da slitta e alcune altre razze toy Terrier

Sintomi della pancreatite nei cani

I sintomi classici della pancreatite del cane, che tendono ad alleviarsi entro un paio di giorni: 

  • schiena ingobbita e gonfiore, come sintomi di dolore addominale;
  • perdita di appetito o rifiuto di mangiare;
  • febbre;
  • diarrea e vomito persistente (più volte nell'arco di poche ore o periodicamente nell'arco di diversi giorni);
  • disidratazione (dovuta a un'eccessiva perdita di liquidi dovuta a diarrea e vomito; i segnali sono la secchezza delle mucose, come le gengive, e del naso, la saliva più densa, l'ansimare, gli occhi infossati);
  • debolezza e/o letargia.

Altri sintomi più gravi con alcune complicanze:

  • pancia gonfia e dura;
  • vomito e diarrea che persistono oltre le 48 ore;
  • difficoltà a respirare o a deglutire;
  • insufficienza renale acuta;
  • convulsioni;
  • perdita di mobilità.

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Per quanto riguarda la pancreatite cronica, questa sopraggiunge quando la sintomatologia della pancreatite acuta regredisce lasciando danni permanenti e modificazioni morfologiche irreversibili. Una conseguenza di questa patologia potrebbe essere l'insufficienza pancreatica esocrina (EPI).

Sintomi della pancreatite cronica

I sintomi della pancreatite cronica possono essere più lievi e intermittenti rispetto a quelli della forma acuta, ma possono comunque manifestarsi attraverso vomito, diarrea, perdita di peso e dolore addominale.

Diagnosi di pancreatite nei cani

Il veterinario può diagnosticare la pancreatite sulla base dei sintomi, tra cui il vomito, ma potrebbe voler eseguire anche degli esami per escludere altre cause, come ad esempio la presenza di corpi estranei nello stomaco o nell'intestino.

L'esame clinico e l'esame del sangue forniscono già informazioni importanti, come ad esempio quelle per verificare la lipasi alta nel cane, ossia il valore della lipasi pancreatica specifica del cane (cPL): se il test Spec cPL rivela che tale valore è elevato, è probabile che il cane abbia la pancreatite. 

Questo è un esame del sangue che misura la quantità dell’enzima in circolo. Questo enzima, come poco sopra accennato, viene prodotto solo dal pancreas e, in caso di pancreatite, aumenta la sua concentrazione nel sangue.

In sintesi, tra gli esami da eseguire vi sono:

  • la storia clinica del cane;
  • un esame fisico del cane (pancia, gengive, cuore, temperatura);
  • esami del sangue per misurare gli enzimi pancreatici;
  • esame fisico che include stomaco, gengive, cuore, temperatura;
  • radiografie o ecografie per escludere altre condizioni.

Come trattare la pancreatite nel cane

Per i cani con casi lievi, il veterinario può consigliare farmaci per controllare il dolore e la nausea, e un cambio di dieta con cibo a basso contenuto di grassi

I cani con casi più gravi potrebbero aver bisogno di essere monitorati per ricevere liquidi per via endovenosa e altri farmaci e probabilmente seguiranno una dieta a basso o bassissimo contenuto di grassi su prescrizione medica. 

Nelle prime 24 ore, il veterinario potrebbe consigliare di sospendere cibo se non riesce a mandar giù nulla. Nel corso dei giorni, il veterinario potrebbe consigliare:

  • farmaci antiemetici, antidolorifici e per prevenire e/o trattare l'infiammazione in corso;
  • fluidi per via endovenosa, soprattutto se il cane ha una pancreatite grave;
  • farmaci per prevenire il vomito e disidratazione;
  • una dieta a basso contenuto di grassi.

A medio e lungo termine, il veterinario potrebbe consigliare di eliminare o ridurre cibi grassi e di mangiare piccoli pasti distanziati nell'arco della giornata.

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Potranno essere necessari, inoltre:

  • fluidoterapia (flebo);
  • un'alimentazione con sonda che faccia arrivare gli alimenti nel tubo digerente senza sforzare il paziente.
  • analgesia, per la riduzione del dolore;
  • terapia antibiotica per la presenza di possibili complicanze di origine settica.

Il trattamento della pancreatite cronica si basa più sulla gestione dei sintomi, sul cambiamento della dieta e sulla prevenzione di ulteriori danni al pancreas (dieta a basso contenuto di grassi, integratori di enzimi pancreatici, antidolorifici e, in alcuni casi, insulina per il diabete concomitante).
 
Sebbene la pancreatite acuta possa risolversi con un trattamento mirato, episodi ripetuti possono aumentare il rischio di sviluppare una pancreatite cronica. 

Identificare e gestire i fattori scatenanti, come l'obesità e una dieta inappropriata, può prevenire recidive e potenziali danni a lungo termine al pancreas. 

Cibo ideale in caso di pancreatite nei cani

Se il cane ha una pancreatite acuta, il veterinario potrebbe consigliare alimenti a basso o bassissimo contenuto di grassi, almeno fino a quando non migliorano i sintomi. Se il cane ha una pancreatite cronica, invece, potrebbe dover seguire una dieta a basso contenuto di grassi per il resto della vita.

Alcuni cani non gradiscono il nuovo cibo a basso o bassissimo contenuto di grassi. Se è questo il caso, ovvero se il cane ha difficoltà ad adattarsi, è possibile preparare i cibi per cani in casa affidandosi ai consigli del veterinario per assicurarsi che la dieta alimentare ne soddisfi le esigenze nutrizionali.

Le esigenze nutrizionali del cane dipendono da molti fattori, tra cui il peso, la fase di vita, lo stato di salute e le allergie

In generale, il veterinario consiglia di concentrarsi su:

  • carni a basso contenuto di grassi, come il petto di pollo (se il cane non è allergico) o la carne magra di manzo
  • organi di manzo (reni, cuore e fegato);
  • riso e orzo;
  • albume d'uovo;
  • yogurt (assicurarsi che sia semplice, a basso contenuto di grassi e che non contenga xilitolo);
  • verdure cotte.
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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