Si parla di protrusioni discali quando il nucleo polposo inizia la sua migrazione verso la zona posteriore del disco intervertebrale, sebbene rimanga ancora contenuto nei legamenti intervertebrali, dando luogo a riduzione dello spazio tra un disco e l'altro
Questa condizione colpisce soprattutto il tratto lombare (discopatia lombare) e il tratto cervicale (protrusione cervicale) della colonna vertebrale. Questa discopatia comporta una deformazione del disco intervertebrale, creando una protusione che si espande in spazi non dovuti causando, nei casi più gravi, la compressione delle radici nervose e la guaina del midollo spinale.
Una conseguenza della protusione discale è l’ernia del disco, ernia cervicale, ernia lombare, spondilosi cervicale. Le protusioni discali sono caratterizzate da una protusione di meno del 25% della circonferenza del disco; esse vengono distinte dal bulging discale in quanto questi ultimi hanno una protusione maggiore del 25% della circonferenza del disco.
L’invecchiamento e le normali attività quotidiane sono la causa principale della protusione discale. In ogni caso, altri fattori possono accelerare o favorire questa condizione degenerativa della spina dorsale:
I sintomi delle protusioni discali affiorano solitamente quando la protusione inizia a irritare o esercitare pressione su un nervo, causando un dolore localizzato, altrimenti la protusione discale si presenta asintomatica.
I sintomi dipendono dall’area in cui si trova il disco interessato e dalla severità della protusione. Sintomi generali includono:
Tra le terapie da seguire:
Gli esercizi da fare in caso di protusioni discali devono essere concordati col proprio fisioterapista o figura professionale e viene sconsigliato il fai-da-te.
Questi esercizi saranno una combinazione di elementi provenienti dallo yoga, il pilates, esercizi di allungamento e massaggi.
I tre esercizi che seguono sono solo esemplari e devono essere concordati con la figura professionale che segue il paziente.
Posizione rannicchiata: assumere la posizione supina e portare le gambe piegate al petto con un movimento molto lento. Mantenere la posizione per una decina di secondi e ritornare nella posizione di riposo. Questo esercizio aiuta a distendere la zona lombare, alleviando il carico sui muscoli e le articolazioni.
Sedia: da posizione seduta, piegarsi in avanti fino a toccare le caviglie con le mani. Mantenere la posizione per cinque secondi e ritornare alla posizione iniziale. Questo esercizio aiuta a ridurre il carico esercitato sulla schiena.
Piegamento da seduti: da posizione seduta a terra, con gambe distese, piegarsi in avanti sino a toccare le punte dei piedi con le mani. Questo esercizio ha un effetto distensivo su tutta la schiena.