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West Nile Virus

Malattie infettive e tropicali Microbiologia e virologia
West Nile Virus

Cosa è il West Nile Virus

Il West Nile Virus (virus del Nilo Occidentale o febbre West Nile) è un virus diffuso dalle zanzare. Si tratta di un virus della famiglia dei Flaviviridae, scoperto in Uganda nel 1937 (nel distretto West Nile, da cui questo virus prende il nome).

La maggior parte dei casi di West Nile Virus non sono gravi e molte persone non presentano sintomi. In meno di 1 caso su 100, il West Nile Virus causa sintomi gravi, come l'infiammazione del:

Generalmente, la febbre West Nile si diffonde attraverso la puntura di una zanzara infetta. Le zanzare vengono infettate quando si nutrono di uccelli infetti (generalmente selvatici). Le zanzare che trasmettono questa malattia sono quelle del tipo Culex. Il virus può anche essere diffuso attraverso un trapianto d'organi o una trasfusione di sangue, anche se questo è raro.

Ci sono prove che il West Nile Virus può essere trasmesso da madre a figlio durante la gravidanza o attraverso il latte materno, anche se questa eventualità è piuttosto rara. Questo virus può infettare anche animali (mammiferi), soprattutto: cavalli, cani, gatti e conigli.

Se il virus del Nilo Occidentale si sviluppa in una forma grave, può essere fatale.

Sintomi del West Nile Virus

Il periodo di incubazione del West Nile virus (dopo essere stati punti dalla zanzara infetta) varia tra i 2 e i 14 giorni; in certi casi può arrivare a 21 gioni (individui con sistema immunitario deficitario).

In circa quattro persone su cinque, il virus del Nilo Occidentale non provoca sintomi (risulta dunque asintomatico).. In altri casi, il virus provoca lievi sintomi simili a quelli dell’influenza, tra cui:

Questi sintomi compaiono di solito da 3 a 15 giorni dopo essere stati morsi e possono durare per alcuni giorni o per diverse settimane.

Sintomi più gravi e complicanze

In meno di 1 persona su 100, la febbre West Nile causa un'infezione più grave al cervello e al sistema nervoso, tra cui:

  • encefalite, ovvero un'infiammazione del cervello;
  • meningite, ovvero un'infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale;
  • paralisi di più muscoli del corpo.
Queste complicazioni si manifestano con sintomi più gravi e specifici, tra cui:

Le persone sopra i 50 anni sono più a rischio di sviluppare sintomi gravi se contraggono il West Nile Virus.

Cause del West Nile Virus

Il West Nile Virus si contrae dalla puntura di una zanzara portatrice. Le zanzare contraggono il virus quando pungono uccelli infetti.

Le zanzare portatrici di West Nile Virus sono più attive al tramonto e all'alba, ma possono pungere anche durante il giorno. Il West Nile Virus può essere trasmesso anche attraverso:

  • trasfusioni di sangue;
  • trapianti di organi;
  • allattamento al seno:
  • gravidanza.
Tuttavia, solo un numero molto piccolo di casi ha avuto queste cause. Il West Nile Virus non può essere trasmesso da persona a persona attraverso il contatto stretto, per esempio baciando qualcuno che è stato infettato.

Dove si trova il West Nile Virus

Il West Nile Virus si trova in queste zone:

  • Africa (anche Egitto)
  • Asia
  • Australia
  • Medio Oriente (anche Israele)
Focolai di West Nile Virus si sono verificati anche in tutta Europa, per esempio in:

  • Albania
  • Austria
  • Repubblica Ceca
  • Francia
  • Grecia
  • Ungheria
  • Italia
  • Polonia
  • Portogallo
  • Romania
  • Slovacchia
  • Spagna
Nel 1999, il West Nile Virus è apparso a New York. Da allora si è diffuso rapidamente in tutto il Nord America e più recentemente in:

  • Canada
  • Centro e Sud America, Messico compreso
  • Indie occidentali

West Nile Virus: diagnosi

Se si hanno sintomi del West Nile Virus mentre si viaggia, occorre rivolgersi a un ospedale locale, a un medico o a un operatore sanitario nel più breve tempo possibile, soprattutto se i sintomi sono gravi.

Se si viaggia in una zona remota, occorre recarsi in una zona più civile il più velocemente possibile, dove si hanno maggiori probabilità di trovare un medico.

Se il medico sospetta la presenza di West Nile Virus, chiederà notizie circa la storia medica del paziente. Per esempio, potrà chiedere:

  • dove ci si è recati in viaggio;
  • se si è stati punti da zanzare;
  • quali sintomi si sono verificati.
Può essere prelevato un campione di sangue per testare gli anticorpi di tipo IgM. Gli anticorpi sono proteine speciali prodotte dal sistema immunitario (il sistema naturale di difesa del corpo) per combattere le infezioni. Se gli anticorpi sono presenti nel sangue, potrebbero essere necessari ulteriori esami per confermare i risultati.

Se i sintomi sono gravi, potrebbe essere necessario una puntura lombare. Si tratta di una procedura per prelevare un campione di liquido cerebrospinale che circonda il cervello e il midollo spinale. Il liquido prelevato viene testato per analizzare gli anticorpi e i segni di infezione.

In alcuni casi, può essere eseguita un’ecografia della testa per escludere la presenza di altre condizioni, come la meningite o l’encefalite (un'infiammazione del cervello) causata dal virus herpes simplex.

Come si cura il West Nile Virus

Non esiste un trattamento specifico per il West Nile Virus. Se l’infezione è lieve, i sintomi di solito migliorano senza trattamento dopo alcuni giorni o settimane. Se i sintomi sono più gravi, è necessario recarsi in ospedale. Si può essere sottoposti a trattamenti di sostegno quali:

  • liquidi per via endovenosa, somministrati attraverso una flebo nel braccio;
  • aiuto per la respirazione;
  • assistenza infermieristica.
Se i sintomi sono lievi, ci si può aspettare un recupero completo senza effetti collaterali.

Se i sintomi degenerano in encefalite (un'infiammazione del cervello) o in meningite (infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale), le prospettive sono meno buone. Queste condizioni possono portare a danni cerebrali e, in alcuni casi, possono essere fatali.

Prevenire il West Nile Virus

Non ci sono vaccini che proteggano dalla febbre West Nile, nonostante si stia studiando un vaccino per questa malattia.

Non esiste neanche un trattamento efficace per il West Nile Virus, quindi l'unica misura preventiva efficace è cercare di ridurre l'esposizione a possibili punture di zanzara, se si è in quelle zone in cui il virus è diffuso, usando repellenti e abbigliamento coprente, soprattutto quando si è all'aperto.

Se il virus è presente nella zona in cui si viaggia, è bene prestare particolare attenzione alle notizie locali in materia di spostamento del virus.

È importante sapere come comportarsi e adottare i seguenti comportamenti:

  • Occorre proteggersi se si è fuori. Le zanzare portatrici di West Nile Virus sono più attive al tramonto e all'alba, ma possono mordere anche durante il giorno.
  • Si consiglia l'installazione di zanzariere alle finestre.
  • È opportuno indossare abiti larghi, maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi per coprire la pelle il più possibile.
  • È bene utilizzare un repellente per insetti sulla pelle esposta, evitando il contatto con gli occhi. Si pensa che i repellenti a base di DEET siano i più efficaci. Seguire sempre le istruzioni del produttore.
  • Spruzzare i vestiti con repellente per insetti può essere d’aiuto. Le zanzare possono mordere attraverso i vestiti sottili.
  • Schermi anti-insetti su porte e finestre, e zanzariere sopra il letto aiuteranno a ridurre le punture di zanzara all’interno della casa. Anche l’aria condizionata e l’applicazione di insetticidi in sala possono aiutare.
  • Se necessario, si possono bruciare degli zampironi per tenere lontane le zanzare.
  • Se si notano pozze d’acqua stagnante nei cestini dei rifiuti o nei vasi da fiori, occorre svuotarle il più presto possibile. Le zanzare si riproducono nell'acqua stagnante.
  • Cambiare l'acqua delle ciotole degli animali.
  • Evitare le zone in cui è più probabile che vi siano grandi quantità di zanzare, come nei pressi dell'acqua.
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Dr. Antonio Silvestri Medico Chirurgo
Dr. Antonio Silvestri
infettivologotossicologo

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