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Anice stellato

Nutrizione Omeopatia
Anice stellato

Cos’è l’anice stellato

L’anice stellato è il fiore dell’Illicium verum, pianta officinale.

Deve il nome alla sua forma, simile a quella di una stella con 8 punte legnose al cui interno sono presenti i semi di anice di colore marrone e aspetto oleoso. L’anice ha un gusto riconducibile a quello della liquirizia.

È possibile comprare l’anice stellato in erboristeria, in negozi biologici, in negozi speciaizzati e online.

Pianta dell’anice stellato

L’illicium verum, pianta originaria dell’Asia e particolarmente diffusa anche in Sud America, è un arbusto tropicale sempre verde che può raggiungere anche 10 metri di altezza.

I fiori della pianta (anice stellato) trovano largo utilizzo in ambito decorativo; invece i semi di anice (invero, botanicamente si tratta di “frutti”) vengono utilizzati in cucina, solo dopo essere stati sottoposti ad essicazione.

Proprietà dell’anice stellato

L’anice stellato è:

L’anice stellato trova largo impiego nella medicina officinale per trattamento di condizioni quali:

Anice stellato: è mortale?

Dosi elevate di anice stellato possono procurare nel soggetto effetti collaterali, quali vomito, dissenteria, movimenti oculari rapidi.

Il consumo di anice stellato è fortemente sconsigliato per:

  • soggetti che soffrono di problemi renali, a causa dei suoi effetti diuretici lo stato di salute dei reni potrebbe aggravarsi;
  • donne in stato di gravidanza;
  • bambini, può provare forme di disintossicazione. Diversamente è consigliato l’uso, in dosi ridotte, per le mamme durante la fase di allattamento per favorire la produzione di latte.
L’anice stellato in commercio, ovvero quello della specie Illicium verum, esclusi casi di sovradosaggio, non è ritenuto mortale.

Esso non va confuso con la specie giapponese (Illicum anisatum) che, anche somministrato in piccole dosi, può risultare velenoso per il soggetto, provocando stati convulsivi. La sua importazione è proibita in Europa.

Anice stellato in cucina

L’anice stellato, in particolare i suoi semi trovano largo impiego in cucina.

Esso è impiegato:

  • per insaporire pietanze e dolci: è sufficiente preparare un composto con semi di anice in polvere a acqua calda da aggiungere direttamente alle pietanze che si intende insaporire.
  • per insaporire bevande alcoliche quali sambuca, ouzo e assenzio.
  • per la preparazione di tisana detox dagli effetti depurativi.

Liquore all'anice stellato

Ecco una semplice ricetta per la preparazione in casa di liquore di anice:

Ingredienti:

  • 400 ml di alcool per liquori;
  • 400 ml di acqua;
  • 300 g. di zucchero;
  • 30 g. di semi di anice stellato;
  • 3 chiodi di garofano;
  • cannella quanto basta. 
Preparazione:

  • versare in un barattolo l’acqua, l’alcool per liquori, i semi di anice e i chiodi di garofano;
  • lasciare riposare il composto per 20 giorni;
  • trascorso tale periodo, preparare un composto di acqua e zucchero da portare ad ebollizione;
  • filtrare il composto di acqua e spezie;
  • aggiungere al composto filtrato lo sciroppo di zucchero;
  • versare il tutto in una bottiglia e conservare in luogo fresco per 20 giorni.
Il liquore all’anice stellato è un ottimo digestivo, da consumare a temperatura ambiente dopo i pasti.

Tisane detox all'anice stellato

Tipica tisana detox a base di anice prevede il mix tra semi di tale pianta con altre erbe officinali (20g di tarassaco, 30g di cardo mariano, 15g di radice di curcuma, 20g di menta). È sufficiente lasciare bollire per qualche minuto le spezie unitamente ad acqua e consumare caldo. La tisana a base di anice è un vero e proprio toccasana per le funzionalità del fegato.

È consigliato consumare la tisana lontano dai pasti, preferibilmente in mattinata. Per ottenere effetti depurativi è bene proseguire il consumo per almeno 20 giorni.

Per coloro che hanno problemi di stanchezza, raffreddore o mal di gola si consiglia di bere la tisana a base di anice stellato e cannella, il primo ingrediente dalla proprietà antinfiammatorie, il secondo dalle proprietà antisettiche.

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Dr. Mario Frusi
Dr. Mario Frusi
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