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Bronchite

Pneumologia
Bronchite

Che cos’è la bronchite?

La bronchite è una tra le più comuni malattie respiratorie ed è un’infezione delle principali vie aeree dei polmoni (i bronchi, che si ispessiscono), che causa la loro infiammazione.

È comune in inverno e spesso segue un raffreddore, un mal di gola o un’influenza.

Qual è la differenza tra bronchite e bronchiolite?

La bronchite è un processo infiammatorio a carico della mucosa dei bronchi di grosso e medio calibro; l'infiammazione dei piccoli bronchi e dei bronchioli è più propriamente detta bronchiolite.

La bronchiolite è una malattia che colpisce generalmente i bambini nel primo anno di vita, diventando in seguito assai più rara. Insorge più frequentemente durante la stagione invernale e in primavera. Le cause non sono ben chiare, ma si pensa che possano esserne responsabili varie specie di virus e batteri.

In essa, si ha un interessamento del tessuto intestiziale polmonare, cioè di quel tessuto che unisce e connette le varie strutture costituenti il polmone. Si ha inoltre un restringimento del lume dei bronchioli con ostacolo notevole al passaggio dell'aria.

Si manifesta con febbre, respirazione difficile, cianosi (cioè colorazione bluastra della cute) e generalmente è presente anche tosse secca e stizzosa. Il torace è fortemente espanso. La frequenza cardiaca è aumentata.

La terapia deve essere rivolta da un lato a combattere la causa della malattia con somministrazione di antibiotici, dall'altro a sostenere la respirazione e il cuore con analettici, broncodilatatori, cardiocinetici e a favorire l'ossigenazione del sangue. Inoltre, si deve cercare di compensare un eventuale stato di acidosi dovuto all'insufficienza respiratoria.

Quante tipologie di bronchite esistono?

Non esiste un solo tipo di bronchite, ma si parla di:
  • Bronchite acuta, legata a infezioni (dura da una a tre settimane), è di origine batterica (streptococchi, stafilococchi, diplococchi) o virale e insorgono in rapporto a raffreddamenti, specie durante la stagione invernale, probabilmente per virulentazione di germi già presenti nelle vie aeree; nel corso di malattie infettive acute come influenza, morbillo, pertosse, tifo; come complicazioni di malattie infiammatorie polmonari; in seguito ad inalazione improvvisa di gas, polveri o vapori irritanti. L'infiammazione acuta determina una congestione e un edema della mucosa bronchiale, con formazione di un essudato catarrale, mucopurulento o emorragico; il processo può essere circoscritto ad alcuni rami bronchiali o diffuso a tutto l'albero bronchiale. Clinicamente, la bronchite acuta è caratterizzata da tosse, espettorato catarrale, mucopurulento o emorragico, più o meno abbondante, febbre e, nelle forme diffuse, difficoltà respiratoria o dispnea, pallore e cianosi labiale. All'esame del torace, è tipico il reperto ascoltatorio di sibili e rantoli; all'esame radiologico, si nota semplicemente un'accentuazione del disegno bronco-vasale del polmone.
  • Bronchite cronica, legata a fattori ambientali come fumo o inquinamento (dura almeno 3 mesi all'anno e da almeno 2 anni consecutivi); è di origine batterica o virale, trova la sua causa principale nell'irritazione cronica dell'albero bronchiale per inalazione protratta di gas, polveri e vapori irritanti e pertanto riveste spesso il carattere di malattia professionali; in altri casi, è favorita da infiammazioni croniche delle prime vie aeree (riniti, rinofaringiti) o da turbe della ventilazione o della circolazione polmonare. Le alterazioni della mucosa bronchiale sono anche in questo caso congestione, edema e formazione di essudato più o meno abbondante, in genere muco-purulento; l'epitelio bronchiale assume carattere pavimentoso. Clinicamente, si nota semplicemente tosse, espettorato catarrale o muco purulento, difficoltà respiratoria; la febbre è assente o saltuaria. I reperti obiettivi, auscultatori e radiologici sono scarsi e spesso legati alle due frequenti complicazioni della bronchite cronica; l'enfisema polmonare e le bronchiectasie. La bronchite cronica è una malattia notevolmente debilitante per la compromissione delle capacità lavorative e funzionali dell'individuo. 
La bronchite è generalmente una malattia lieve e autolimitativa, cioè scompare da sé, di solito in un paio di settimane.

Questo tipo di bronchite è conosciuta come acuta e dura per un periodo di tempo breve. Tuttavia, in alcuni casi, il danno causato dall’infezione dei bronchi può diventare permanente, rendendo la malattia più grave e più duratura. Se l’infezione dura più di 3 mesi, è un bronchite cronica.

Inoltre, negli individui asmatici, la bronchite si associa all’asma dando origine ad una forma particolare di bronchite: la bronchite asmatica.

Quali sono i sintomi della bronchite?

Il principale sintomo della bronchite è la tosse, che può essere accompagnata da muco giallo e grigio. La bronchite può anche causare mal di gola, difficoltà respiratorie e congestione nasale.

La si riconosce in base a questi sintomi:
I sintomi si trattano con riposo, somministrazione di liquidi per bocca, antipiretici e antibiotici e, in casi estremi broncodilatatori. Di solito, la bronchite acuta si risolve in pochi giorni.

Quali sono le cause della bronchite?

La bronchite virale può essere causata da virus o da infezioni batteriche.

Per diagnosticare questa malattia, oltre che un esame medico, si può ricorrere a radiografia del torace, analisi del sangue, coltura dell’escreato e test di funzionalità respiratoria.

L’infezione da bronchite può essere causata sia da un virus sia dai batteri, sebbene la bronchite virale sia molto più comune. Nella maggior parte dei casi, la bronchite è causata dagli stessi virus che provocano un comune raffreddore o un’influenza. Il virus è contenuto in milioni di piccole goccioline che provengono dal naso e dalla bocca di qualcuno che tossisce o starnutisce, quindi può risultare molto contagiosa.

La bronchite può anche essere scatenata da sostanze irritanti, come lo smog, le sostanze chimiche contenute nei prodotti casalinghi o il fumo di sigaretta. Il fumo è la principale causa della bronchite cronica e può colpire sia le persone che inalano passivamente sia quelle che fumano attivamente. Si può anche essere a rischio di bronchite se si è spesso esposti a materiali che possono danneggiare i polmoni.

Le cause sono le infezioni polmonari nel 90% dei casi di origine virale e nel restante 10% di origine batterica. I virus più frequenti sono quelli del raffreddore e dell’influenza.
 
Se si è in buona salute, la mucosa bronchiale dovrebbe tornare normale dopo diversi giorni, in seguito alla guarigione dall’infezione iniziale ai polmoni.

Chi è colpito da bronchite?

Chiunque può essere colpito dalla bronchite, sebbene i fumatori e le persone a contatto con sostanze irritanti (polveri irritanti degli ambienti lavorativi, smog delle città), siano molto più soggetti alla malattia.

Come si manifesta la bronchite nei bambini?

Nei bambini, la bronchite é più difficile da diagnosticare, perché può essere confusa con un semplice raffreddore.

Per una diagnosi corretta di bronchite, é opportuno riconoscere se la tosse é di tipo secco, grasso o misto; in caso di bronchite, la tosse é inizialmente di tipo secco e diventa mucosa nel giro di 3/4 giorni.

Inoltre, i bambini possono presentare, oltre ai sintomi sopra citati, anche conati di vomito e dolori maggiormente diffusi.

Cos'è la bronchite asmatica?

Ogni volta che si inspira, l'aria entra nel naso e nella bocca, scorre lungo la gola e in una serie di passaggi d'aria, chiamati tubi bronchiali. Questi tubi devono essere aperti affinché l'aria raggiunga i polmoni, dove l'ossigeno viene trasferito nel sangue per essere trasportato ai tessuti del corpo.

Se le vie aeree sono infiammate, l'aria ha più difficoltà a raggiungere i polmoni. Con meno aria che entra, si può rimanere senza fiato. Si può ansimare e tossire nel tentativo di assorbire più ossigeno attraverso i passaggi stretti.

Bronchite e asma sono due condizioni infiammatorie delle vie aeree. La bronchite è un'infiammazione del rivestimento delle vie aeree che di solito si risolve da sola dopo aver fatto il suo corso.

L'asma è una condizione infiammatoria che porta a stringere i muscoli intorno alle vie aeree e gonfiore che causano il restringimento delle vie aeree.

Quando l'asma e la bronchite acuta si verificano insieme, la condizione è chiamata bronchite asmatica.

I sintomi della bronchite asmatica sono una combinazione dei sintomi della bronchite e dell'asma.

Potrebbero verificarsi alcuni o tutti i seguenti sintomi:
  • Mancanza di respiro
  • Respiro sibilante
  • Tosse
  • Oppressione toracica
  • Eccesso di produzione di muco
La bronchite asmatica cronica in genere non è contagiosa.

I trattamenti della bronchite asmatica sono essenzialmente gli stessi usati per il trattamento di asma e bronchite e possono includere:
  • Broncodilatatori a breve durata d'azione, come il salbutamolo, per aiutare ad aprire le vie aeree e fornire sollievo a breve termine
  • Corticosteroidi per via inalatoria
  • Broncodilatatori a lunga durata d'azione utilizzati insieme a corticosteroidi inalatori
  • Modificatori dei leucotrieni
  • Cromolyn o teofillina
  • Inalatori combinati contenenti sia uno steroide che un broncodilatatore
  • Anticolinergici a lunga durata d'azione
  • Umidificatore o vapore
L'infezione respiratoria batterica può essere trattata con antibiotici.

Il trattamento prevede anche questi suggerimenti:
  • Lavare lenzuola e coperte in acqua calda
  • Fare la polvere e passare l'aspirapolvere regolarmente
  • Usare un filtro dell'aria in casa
  • Tenere gli animali fuori dalla camera da letto
  • Non fumare e cercare di stare lontano da altre persone che fumano
  • Lavarsi spesso le mani per prevenire la diffusione dell'infezione

Che cos'è la bronchite cronica (BPCO)?

La bronchite cronica è una condizione infiammatoria cronica dei bronchi che determina tosse per almeno 3 mesi all'anno (anche non consecutivi), per almeno 2 anni consecutivi.

Quali sono i sintomi della bronchite cronica?

Il sintomo più frequente è la tosse produttiva con secrezione di muco bronchiale (catarro) in grande quantità, che determina un'espettorazione quotidiana di catarro, particolarmente al risveglio.

Quando insorge la bronchite cronica?

Ripetuti attacchi di bronchite acuta indeboliscono e irritano le vie respiratorie bronchiali e, col tempo, possono sfociare in bronchiti croniche.

Nei fumatori, il rischio che questa situazione si verifichi è maggiore. Infatti, il fumo danneggia le ciglia, piccoli peli polmonari responsabili dell’eliminazione dei detriti, degli irritanti e del muco in eccesso.

Nei fumatori accaniti, le pareti dei bronchi sono ispessite e costantemente infiammate e con secrezioni catarrali al loro interno e sono più sensibili ad infezioni virali e batteriche.

Questa condizione permanente é chiamata BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Per confermare la diagnosi, il medico curante può compiere un test del respiro, chiamato spirometria.

La bronchite cronica è una delle 3 componenti della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO), insieme all'asma ed all'enfisema.

Altri fattori di rischio per lo sviluppo di bronchiti croniche sono l’inquinamento industriale e atmosferico, dovuto ad inquinanti quali il diossido di zolfo.

Come si cura la bronchite?

Fondamentali sono il riposo e il mantenimento di una buona idratazione (bere acqua). Il medico deciderà poi se somministrare farmaci antibiotici, mucolitici, antitosse, antifebbrili come il paracetamolo e fluidificanti, insieme a farmaci inalatori utili a dilatare i bronchi (broncodilatatori). Anche il Cortisone è consigliato in presenza di bronchite cronica.

Nessun farmaco è in grado di modificare il progressivo peggioramento della funzione respiratoria in caso di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), ma vivere in modo sano, specialmente smettere di fumare, può aiutare.

Se si ha la bronchite è bene bere molti liquidi: aiutano a prevenire la disidratazione e diluiscono il muco nei polmoni, rendendo più facile la sua espulsione. Per alleviare il mal di testa, la febbre e i dolori diffusi si possono assumere paracetamolo o ibuprofene (l’ibuprofene non è raccomandato a chi è affetto da asma).

Nella cura della bronchite batterica, si usano gli antibiotici.

Curare la bronchite a casa: i rimedi della nonna

Ci sono molti rimedi casalinghi per la bronchite che possono alleviare i sintomi e la sofferenza.

Nessuno di questi rimedi della nonna ridurrà effettivamente la durata della malattia, ma ci si sentirà meglio, e questo è importante:
  • Riposo: è necessario un sonno adeguato per mantenere un sistema immunitario sano. Le persone private del sonno sono più vulnerabili al virus del raffreddore rispetto a quelle che dormono 7 ore a notte. Questo è importante perché avere un raffreddore è spesso un precursore della bronchite.
  • Bere tanta acqua: essere adeguatamente idratati quando si combatte la bronchite, aiuta a diradare il muco, rendendolo più facile da espellere. Se si sta combattendo con la febbre, si potrebbe essere già disidratati. L'acqua va bene, ma i liquidi caldi possono risultare più lenitivi (evitare l'alcol e le bevande contenenti caffeina, che possono disidratare). 
  • Bromelina: è un enzima che si trova nell'ananas, è efficace nel ridurre l'infiammazione. 
  • Zenzero: è un'altra buona opzione, perché lenisce e agisce da espettorante. Far bollire le radici di zenzero per far liberare le sue proprietà medicinali, aggiungere limone e miele alla miscela e bere.
  • Aggiungere il miele all'acqua di limone: il miele viene usato come medicina fin dai tempi antichi. È apprezzato per le sue proprietà antibatteriche. La ragione principale per cui il miele è amico di chi soffre di bronchite è che lenisce le mucose irritate ed è una dolce aggiunta al tè o all'acqua tiepida di limone (il limone è ampiamente usato come espettorante). Non dare mai miele a neonati e bambini al di sotto di 1 anno di età perché può causare il botulismo, un tipo di avvelenamento da cibo raro, ma potenzialmente fatale.
  • Mangiare cibo piccante: potenti condimenti, come la senape piccante, il rafano e il wasabi possono aiutare a sciogliere le secrezioni bronchiali. A meno che qualcuno non abbia un'allergia o sensibilità alimentare, sono consigliabili i cibi piccanti per aiutare i pazienti a sciogliere il catarro. I peperoncini piccanti, che contengono la capsaicina, possono alleviare la congestione diradando il muco. Alcune persone aggiungono un pizzico di pepe di cayenna al loro tè. 
  • Inspirare un po' di vapore: Il vapore per inalazione è ampiamente raccomandato per sciogliere il muco e alleviare il respiro affannoso. Si può usare un umidificatore ad aria calda o un vaporizzatore. Può essere utile appoggiarsi su un lavandino pieno di acqua calda con un asciugamano sopra la testa, mentre si respira l'aria calda. Ripeterlo più volte al giorno. Aggiungere una goccia o due di un olio essenziale, come l'eucalipto, al mix può anche aiutare ad aprire le vie aeree ostruite (l'eucalipto è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche).
  • Gargarismi con acqua salata: l'acqua calda salmastra può aiutare a migliorare i sintomi. I gargarismi possono anche aiutare a prevenire future infezioni delle vie respiratorie superiori, come i raffreddori, che possono progredire in bronchite. 
  • Smettere di fumare: se si fuma, smettere.
  • Vitamina D:  il supplemento di vitamina D riduce l'incidenza di infezioni respiratorie acute.
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Dr.ssa Marialuisa Lugaresi Medico Chirurgo
Dr.ssa Marialuisa Lugaresi
chirurgo generale

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