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Pallore

Oncoematologia Medicina generale
Pallore

Cos'è il pallore?

Per pallore in viso si intende un’alterazione del solito colorito di pelle e mucose di un soggetto, visibilmente più chiaro rispetto al normale.

Tale condizione clinica è in realtà il sintomo di altre patologie, prima fra tutte l’anemia. Grazie ad altri segni e sintomi il medico è in grado di effettuare una prima diagnosi dello stato di salute di un soggetto e proporre le giuste terapie.

Il pallore può insorgere lentamente e in modo graduale, per malattie croniche o patologie persistenti a lungo termine, oppure all’improvviso, spesso precedendo di poco lo svenimento. Inoltre, può interessare non solo il viso, ma anche le varie parti del corpo: in quest'ultimo caso, viene definito pallore cutaneo.

Nello specifico, il pallore in viso è molto spesso associato alle occhiaie nere sintomo di una insufficienza vascolare periferica.

Come è stato descritto in precedenza, il pallore è considerato in ambito medico un sintomo di diverse patologie, come ad esempio:

Inoltre, può essere sintomo di patologie molto gravi, come i tumori del tratto gastrointestinale, ma per poter effettuare una corretta diagnosi, è necessario effettuare numerosi controlli.  

Quali sono le cause di pallore?

La perdita di colore in viso e nel resto del corpo è segno evidente di una ridotta circolazione del sangue nei tessuti periferici. In particolar modo, il pallore può essere causato da:

  • scarsi livelli di emoglobina;
  • occlusione dei vasi sanguigni;
  • vasocostrizione;
  • diminuzione del sangue in circolo, come per esempio nel caso delle emorragie.

Pallore e anemia

Nel caso dell’anemia, il pallore rientra nei sintomi del ferro basso, così come anche la stanchezza e la sensazione di avere sempre sonno.

Chi soffre di anemia, ha una ridotta concentrazione di emoglobina, cioè una proteina di colore rosso, costituente dei globuli rossi e responsabile del trasporto di ossigeno ai tessuti. In genere, si parla di anemia quando l’emoglobina è inferiore a:

  • 13 g/dl per gli uomini
  • 12 g/dl per le donne

Le principali cause dell’anemia sono:

Pallore e occhiaie nei bambini

Il pallore e le occhiaie sono sintomi che associati determinano in genere una carenza di ferro. Se a questo si aggiunge che a causa della velocità dello sviluppo bambini e adolescenti hanno spesso carenze di ferro, non sorprende che sono proprio i bambini ad essere maggiormente affetti da occhiaie e pallore.

Altri sintomi che possono indicare una mancanza di ferro nei bambini sono:

Per risolvere il problema, è necessario evitare le autodiagnosi e rivolgersi al pediatra che eseguirà tutti i test necessari per diagnosticare il problema e l’eventuale carenza di ferro. Infatti, non è detto che il bambino soffra di ferritina bassa: le occhiaie e il pallore possono anche essere sintomo di riniti allergiche o allergie in generale. 

Rimedi per il pallore

Non esiste un vero e proprio rimedio per il pallore, perché non è considerata una patologia in sé e per sé. La condizione è senza dubbio reversibile, trattando le malattie o i disturbi che hanno contribuito a svilupparla.

Per esempio, trattando l’anemia e seguendo una dieta a base principalmente di ferro, accompagnando la dieta con integratori a base di ferro e vitamina B12, è possibile ripristinare i corretti livelli di emoglobina e quindi ridare colorito al viso.

Per evitare la carenza di ferro, è consigliabile seguire una dieta varia e sana, ricca di alimenti che contengono ferro, come carni bianche, pesce, uova e legumi. Anche le carni rosse hanno alti contenuti di ferro, ma a parità di valori, le carni bianche sono molto meno caloriche.

Se si è accertata una carenza di ferro, allora potrebbe essere necessario includere nella propria dieta gli integratori a base di vitamina C o consumare molti alimenti che la contengono come limoni, frutta e verdura, perché questa vitamina è un veicolo per il ferro e ne migliora l’assorbimento.

Se si è sofferto di diarrea per qualche giorno, è necessario non solo spostare la dieta verso gli alimenti che riequilibrano il microbiota intestinale, ma anche verso gli alimenti che contengono ferro, proprio perché la diarrea diminuisce le risorse di ferro. Questo è doppiamente importante nei bambini che hanno avuto i vermi o i parassiti nell’intestino, che prosciugano le risorse di ferro.

Gli integratori di ferro possono essere acquistati previa prescrizione del medico curante, perché devono essere presi solo nei casi strettamente necessari; poiché un’assunzione incontrollata può creare dei depositi di ferro all’interno del fegato. Come sempre, le autodiagnosi possono solo complicare la situazione. Se si sospetta una carenza di ferro è consigliabile farsi visitare dal medico e richiedere le analisi del sangue

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Dr. Virgilio De Bono Medico Chirurgo
Dr. Virgilio De Bono
medico generale

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