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Gonorrea

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Gonorrea

Cos’è la gonorrea

La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmissibile causata da un batterio chiamato Neisseria Gonorrhoeae o Gonococco che si trova principalmente nelle secrezioni del pene e nei fluidi vaginali di uomini e donne infetti.

La gonorrea si trasmette facilmente attraverso:
La gonorrea può essere trasmessa anche da una donna incinta al bambino, ma solo durante il parto. I tipici sintomi sono delle perdite inusuali dalla vagina o dal pene e dolore mentre si urina.

Sintomi della gonorrea

I sintomi della gonorrea sono specifici per uomini e donne, ma è comune il fatto che il sintomo principale sia il dolore. Il dolore colpisce gli organi genitali, quando si urina o quando si defeca, ma la gonorrea può anche diffondersi nelle vie aeree e in questo caso si avvertirà mal di gola o agli occhi, con lacrimazione della congiuntiva e presenza di pus. Sia gli uomini che le donne sperimentano inoltre perdite dai genitali.

I sintomi della gonorrea, o blenorragia, generalmente si mostrano entro 2 settimane dall’infezione, ma, a volte, possono non comparire fino a molti mesi dopo o finché l’infezione non si diffonde ad altre parti del corpo; circa un uomo infettato su 10 e la metà delle donne infettate non provano alcun sintomo evidente dopo aver contratto la gonorrea, ciò significa che può rimanere non trattata per diverso tempo.

I sintomi della gonorrea nelle donne sono:
  • insolite perdite dalla vagina, che possono essere dense, verdi o gialle
  • dolore mentre si urina
  • dolore o sensibilità nel basso addome (è meno comune)
  • sanguinamento tra due cicli o mestruazioni abbondanti (è meno comune)
I sintomi della gonorrea negli uomini sono:
  • insolite perdite dalla punta del pene, che possono essere bianche, gialle o verdi
  • sensazione di dolore o bruciore mentre si urina
  • infiammazione (gonfiore) del prepuzio
  • dolore o sensibilità nei testicoli o nella prostata (è raro).
Sintomi della gonorrea in uomini e donne:
  • infezione nel retto, che può causare dolore, fastidio o secrezioni
  • infezione della gola, che generalmente non reca sintomi
  • infezione degli occhi, che causa dolore, gonfiore, irritazione e secrezioni (congiuntivite).
La gonorrea può essere trasmessa da madre a figlio durante il parto. I neonati generalmente mostrano i sintomi agli occhi durante le prime 2 settimane. Diventano rossi e gonfi e hanno secrezioni dense di pus (congiuntivite). La gonorrea può essere curata con antibiotici durante la gravidanza o durante l’allattamento, in quanto gli antibiotici sono farmaci non pericolosi per il bambino.

Cause della gonorrea

La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmissibile causata da un batterio, il Neisseria Gnorrhoeae. I batteri si trovano generalmente nelle secrezioni del pene e nei fluidi vaginali degli uomini o delle donne infetti e si trasmettono di solito da persona a persona attraverso contatto sessuale.

I batteri della gonorrea possono infettare la vagina o il pene e altri posti che entrano in contatto con seme infetto o fluido vaginale durante il rapporto sessuale. Possono vivere dentro le cellule della cervice (il canale d’entrata dell’utero), dell’uretra (il canale da cui viene espulsa l’urina), del retto, della gola e, di rado, degli occhi.
 
L’infezione si diffonde molto comunemente attraverso:
  • rapporti sessuali vaginali, anali o orali
  • condividendo oggetti sessuali non lavati o non coperti da un preservativo nuovo a ogni uso
Se si è donna, è possibile che la gonorrea si possa diffondere tramite le secrezioni vaginali all’ano, senza necessariamente avere un rapporto anale.

Se si è incinta, la gonorrea può essere trasmessa al bambino durante il parto. Il neonato potrebbe sviluppare un’infezione agli occhi (congiuntivite), che può condurre alla cecità se non curata. Non è chiaro se la gonorrea possa diffondersi anche attraverso le dita infettate dai batteri o tramite il contatto tra genitali femminili.

Chi è colpito da gonorrea

Chiunque sia sessualmente attivo può contrarre la gonorrea, specialmente le persone che cambiano compagno frequentemente o non usano una protezione durante il rapporto sessuale. Precedenti cure per la gonorrea non rendono immuni dal contrarre nuovamente la malattia.

Come si cura la gonorrea

La gonorrea può essere facilmente diagnosticata attraverso un test con tampone e curata con antibiotici; se non trattata, può invece condurre a problemi di salute più seri e a infertilità.

Se quindi gli esami di laboratorio, eseguiti tramite urinocoltura, confermano l’infezione da gonococco, la malattia viene trattata come tutte le altre malattie sessualmente trasmissibili, cioè mediante somministrazione di un ciclo di antibiotici (occorre precisare che però nelle infezioni virali, soprattutto l'AIDS, la cura è diversa).

Poiché i sintomi della gonorrea sono simili a quelli della clamidia e, dal momento che una persona potrebbe essere colpita da entrambe queste malattie, i pazienti affetti dalla gonorrea spesso vengono curati per sconfiggere entrambe le malattie.  

Particolare attenzione, nella scelta del trattamento antibiotico va effettuata per le donne in gravidanza. Le conseguenze del mancato trattamento della gonorrea possono essere molto gravi soprattutto per le donne, che possono andare incontro ad infiammazioni croniche della pelvi, delle ovaie e delle tube di Falloppio, fino all’infertilità.

Soprattutto gli adolescenti, spesso incuranti di proteggersi durante i rapporti sessuali, devono essere incoraggiati ad effettuare screening per le MST ed essere informati su come prevenire le possibili infezioni.

Il trattamento medico va esteso al proprio partner, entro i 60 giorni dall’infezione, a scopo preventivo.

Antibiotici per la gonorrea

Gli antibiotici maggiormente utilizzati per il trattamento della ble​norragia appartengono ai gruppi delle cefalosporine (Ceftriaxone) delle tetracicline (Coxicicina) o macrolidi (Azitromicina).

A volte, questi antibiotici vanno usati in combinazione perchè alcuni ceppi del batterio sono diventati resistenti ad uno di essi. In ogni caso, se il ciclo di terapia viene eseguito correttamente, il trattamento si rivela efficace per sconfiggere la malattia.

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Dr. Antonio Silvestri Medico Chirurgo
Dr. Antonio Silvestri
infettivologotossicologo

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