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Leptospirosi

Malattie infettive e tropicali Microbiologia e virologia
Leptospirosi

Cos'è la leptospirosi

La leptospirosi è un tipo d’infezione batterica diffusa dagli animali e risulta causata da batteri conosciuti come leptospira.

Vi sono in natura due principali tipi di infezione da leptospirosi:

  • Leptospirosi lieve, nel caso in cui si sviluppino sintomi simili a quelli dell’influenza, come mal di testa, brividi e dolori muscolari
  • Leptospirosi grave, nel caso in cui si sviluppino sintomi gravi, a volte potenzialmente fatali, causando danni agli organi ed emorragia interna; questo avviene quando i batteri infettano gli organi principali, come il fegato e i reni.
La leptospirosi lieve è la più comune e riguarda il 90% dei casi. La causa effettiva per cui si sviluppino sintomi gravi non è ancora chiara.

Dove è comune la leptospirosi

La leptospirosi è molto comune soprattutto nelle aree tropicali del mondo. Tuttavia, è spesso diffusa anche nelle aree temperate, sia urbane che rurali, in prossimità di fiumi e canali dove abbondano i roditori (ratti, topi, a volte nutrie).

Negli anni a venire si stima che il numero di casi di leptospirosi continuerà ad aumentare, come conseguenza del surriscaldamento globale e dell’aumento delle alluvioni.

Sintomi di leptospirosi

Di solito, i sintomi della leptospirosi si manifestano improvvisamente dai 7 ai 14 giorni dopo l’esposizione al batterio leptospira; tuttavia, è possibile che i sintomi si manifestino dai 3 ai 30 giorni dopo l’esposizione.

I sintomi della leptospirosi lieve comprendono:

I segni della leptospirosi lieve spesso guariscono entro cinque o sette giorni. Tuttavia, una piccola percentuale di persone passerà a una fase successiva di sintomi più gravi, conosciuta come leptospirosi grave.

I sintomi della leptospirosi grave si manifestano da uno a tre giorni dopo che i sintomi della leptospirosi lieve sono scomparsi. La tipologia dei sintomi si può ricondurre a tre macro-categorie, a seconda di quali organi siano stati infettati:

In rari casi, è possibile contrarre tutti e tre i gruppi di sintomi allo stesso tempo. Nel caso in cui i il fegato, i reni e il cuore siano stati infettati da leptospirosi, probabilmente si sperimenteranno i seguenti sintomi:

Nel caso in cui non ci si sottoponga a cure, i reni potrebbero perdere la loro funzionalità. Questa condizione è nota come insufficienza renale e può essere fatale.

Le due parti del cervello a rischio di infezione da leptospirosi sono:

  • Strato esterno del cervello (meningite)
  • Tessuto cerebrale (encefalite).
Entrambi i tipi d’infezione al cervello causano gli stessi sintomi, che comprendono:

  • Temperatura elevata (febbre) di 38°C o superiore
  • Nausea
  • Vomito
  • Cambiamenti nello stato mentale, come confusione, sonnolenza, disorientamento
  • Convulsioni
  • Avversione alla luce (fotofobia)
  • Incapacità di parlare
  • Incapacità di controllare i movimenti fisici
  • Collo rigido
  • Eczema con macchie rosse
  • Comportamento inusuale, come per esempio l’essere insolitamente aggressivi.
Il mancato trattamento della leptospirosi può causare danni al cervello, coma e morte.

Infine, l’infezione da leptospirosi nei polmoni si presenta come la più pericolosa perché comporta seri rischi di morte. Questo perché i batteri danneggiano i tessuti dei polmoni e possono causare emorragie interne considerevoli e perdita della funzionalità polmonare, condizioni che possono essere entrambe fatali.

I sintomi di leptospirosi nei polmoni comprendono:

  • Temperatura elevata, che può arrivare a 40.5°C
  • Fiato corto
  • Tosse con perdita di sangue.

Cause della leptospirosi

La causa della leptospirosi dipende da un batterio chiamato leptospira, che si trova in alcuni animali, tra cui:

  • topi;
  • ratti;
  • maiali;
  • bovini;
  • cavalli;
  • cani;
  • pecore;
  • pipistrelli;
  • procioni.
I batteri della leptospira vivono nei reni dell’animale e possono essere espulsi tramite le urine. I batteri che vengono espulsi nella terra o nell’acqua possono sopravvivere per molte settimane, addirittura mesi.

Si può essere infettati dai batteri leptospira bevendo acqua contaminata, o se l’acqua o la terra contaminate entrano in contatto con gli occhi, la bocca, il naso o una qualsiasi ferita sulla pelle non ancora rimarginata.

Meno comunemente, l’infezione può essere trasmessa agli umani che entrano in contatto stretto con il sangue di un animale infetto. per esempio, non è raro contrarre questa malattia a causa della presenza della leptospirosi nei cani. Anche per questo, è importante vaccinare correttamente il proprio cane contro la leptospirosi, per prevenirne il contagio.

La trasmissione della leptospirosi negli esseri umani a partire da un altro umano infetto è rara, ma si pensa che possa verificarsi attraverso rapporti sessuali non protetti oppure da madre a figlio durante l’allattamento.

Cura per la leptospirosi

Il trattamento per la leptospirosi nella maggior parte dei casi acuti prevede il ricorso a un ciclo di antibiotici da cinque o sette giorni. L’antibiotico più usato è la doxiciclina, della categoria delle tetracicline.

Gli effetti collaterali della doxiciclina però comprendono:

  • Mal di testa
  • Naso gocciolante
  • Indigestione
  • Diarrea.
Tali effetti dovrebbero passare una volta completato il ciclo di antibiotici. Un antibiotico alternativo, come la eritromicina, può essere usato al posto della doxiciclina. Gli effetti collaterali della eritromicina però comprendono:

  • Nausea
  • Dolore allo stomaco
  • Vomito
  • Diarrea.
Gli antidolorifici da banco, come il paracetamolo o l’ibuprofene, possono essere usati per alleviare i sintomi della leptospirosi come il mal di testa, la febbre, e il dolore muscolare.

La terapia per la leptospirosi grave richiede invece l'immediato ricovero ospedaliero. L’infezione di base sarà curata con antibiotici per via endovenosa (ossia antibiotici che vengono iniettati direttamente nel flusso sanguigno). Nel caso in cui vi sia un danno a un organo, alcuni strumenti aggiuntivi potrebbero essere necessari per supportare le funzioni corporee, come per esempio:

  • ventilatore per aiutare la respirazione;
  • dialisi, che riproduce le funzioni dei reni rimuovendo le scorie dal sangue;
  • fluidi endovenosi per ripristinare i liquidi e le sostanze nutritive nel corpo.

Vaccino per la leptospirosi

La vaccinazione umana contro la leptospirosi è certamente un obiettivo della comunità scientifica e, senza dubbio, un vaccino salverebbe migliaia di vite ogni anno, ma i progressi nel suo sviluppo sono estremamente lenti.

Attualmente un vaccino non è ancora concesso in licenza in tutto il mondo e non esistono studi a lungo termine sufficienti per soddisfare i criteri di sicurezza. Infine, si ricorda che l'utilizzo di vaccini veterinari nell'uomo è estremamente pericoloso e non deve mai essere attuato.

Prevenzione della leptospirosi

Per prevenire la leptospirosi nel caso in cui si viaggi in zone in cui essa è diffusa, occorre limitare la propria esposizione all’acqua corrente. Nel caso in cui non si possa evitare di entrare in contatto con fonti di acqua corrente, come fiumi, o laghi, bisogna assicurarsi di indossare abiti adeguati (protettivi).

Si consiglia bere soltanto acqua imbotigliata e sigillata oppure acqua corrente preventivamente bollita. Coprire sempre qualsiasi taglio o ferita con vestiti impermeabili e pulire e disinfettare le ferite il prima possibile. Infine, mai toccare un animale morto e in decomposizione a mani nude.
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Dr. Antonio Silvestri Medico Chirurgo
Dr. Antonio Silvestri
infettivologotossicologo

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