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Amoxicillina

Farmacia Medicina generale
pastiglie che escono da un barattolo

Che cos'è l'amoxicillina

L’amoxicillina è un farmaco beta-lattamico e, più precisamente, una penicillina.  È un antibiotico usato per trattare infezioni batteriche. L'amoxicillina è poi presente in numerosissimi farmaci, sia da sola che unita all’acido clavulanico (amoxicillina e acido clavulanico) e ai sali da esso derivati, come per esempio il potassio clavulanato.

Amoxicillina va assunta a stomaco pieno o vuoto?

L’amoxicillina può essere assunta sia a stomaco pieno sia a stomaco vuoto, poiché la sua efficacia non viene significativamente influenzata dalla presenza di cibo. 

Tuttavia, alcune formulazioni possono essere più tollerabili se assunte insieme ai pasti, riducendo il rischio di disturbi gastrointestinali come nausea o mal di stomaco. È importante seguire sempre le indicazioni del medico o del foglio illustrativo per la corretta somministrazione. 

Come si assume l'amoxicillina

Anzitutto, bisogna attenersi strettamente al dosaggio di amoxicillina prescritto e assumere il prodotto alla stessa ora ogni giorno. Se si salta una dose, non raddoppiare l’assunzione di quella successiva. 

L’amoxicillina è disponibile in commercio, sia da sola o in associazione all’acido clavulanico, e viene somministrata per via orale, pertanto si può reperire in buste, capsule compresse o compresse solubili e masticabili. Per i bambini, è disponibile per sospensione orale. Esistono vari dosaggi di amoxicillina (500 mg o 1 g): in generale, si assume un'unità posologica ogni 12 ore per una durata media della terapia di 6-7 giorni.

Durante la somministrazione di amoxicillina, si possono rendere necessari esami del sangue per monitorare la funzione renale e quella epatica.

Gli antibiotici b-lattamici interferiscono con la sintesi del peptidoglicano della parete cellulare dei batteri. In sintesi, l’evento battericida finale consta nell’inibizione degli enzimi autolitici della parete cellulare, con conseguente rottura (lisi) del batterio.

Spesso, l’amoxicillina viene associata all’acido clavulanico, principio attivo che impedisce l’inattivazione dell’antibiotico b-lattamico da parte di enzimi detti lattamasi in grado di neutralizzare l’azione terapeutica dell’amoxicillina.

Amoxicillina: cosa cura

Per quanto riguarda a cosa serve l'amoxicillina, essa viene utilizzata per trattare le infezioni batteriche relative a batteri Gram-positivi e Gram-negativi che interessano differenti aree corporee, con un ampio spettro d'azione.

Pertanto, l'amoxicillina cura infezioni quali:

  • infezioni dell’orecchio;
  • infezioni delle vie respiratorie (come sinusite, laringite, faringite, polmonite, tonsillite, bronchite, broncopolmonite, bronchiectasie e ascessi polmonari);
  • infezioni della pelle;
  • infezioni intestinali (salmonellosi);
  • infezioni epato-biliari;
  • infezioni ossee e articolari;
  • infezioni ematiche (sepsi);
  • infezioni causate da interventi chirurgici;
  • infezioni genitali e dell'apparato urinario;
  • infezioni sessualmente trasmissibili (come la gonorrea).
Talvolta è utilizzata, insieme alla Claritromicina, nel trattamento antibiotico volto all'eradicazione dell'Helicobacter pylori.

Controindicazioni della amoxicillina

Prima di iniziare un trattamento a base di amoxicillina, è bene informare il medico in caso di:

  • Allergia alle cefalosporine
  • Allergia ad antibiotici a base di penicillina (ampicillina, dicloxacillina, oxacillina, penicillina o ticarcillina)
  • Asma
  • Malattie epatiche o renali
  • Disturbo di coagulazione del sangue
  • Mononucleosi
  • Precedenti di casi di diarrea causata da antibiotici
  • Altri tipi di allergie.
L’utilizzo di amoxicillina in gravidanza non è dannoso per il feto, ma informare comunque il medico prima dell’assunzione del medicinale, nel caso in cui si stia pensando di pianificarne una o se si sia già in stato di gravidanza. L’uso di questo antibiotico può rendere meno efficace la pillola anticoncezionale: la combinazione di amoxicillina e la pillola, dunque, è sconsigliata.

Non assumere il farmaco durante l’allattamento, né sospenderne l’assunzione fino alla fine del trattamento, anche se si manifestano miglioramenti. Non usarlo poi per curare raffreddori o febbre e non condividerlo con altri, anche se presentano sintomi simili.

Se si manifesta diarrea acquosa o con sangue durante la cura, sospenderla e consultare il medico. L’amoxicillina in tavolette masticabili può contenere fenilalanina; parlare con il proprio medico se si è soggetti a fenilchetonuria

Amoxicillina effetti collaterali

I principali effetti collaterali dovuti all'amoxicillina possono dipendere dalla durata della terapia ma anche dalle reazioni individuali al farmaco. Essi includono:

Recarsi immediatamente dal medico in caso di:

  • Diarrea acquosa e con sangue
  • Febbre, gengive gonfie, piaghe dolorose alla bocca, dolore alla deglutizione, piaghe alla pelle, sintomi di raffreddore o influenza, tosse, difficoltà respiratorie
  • Ingrossamento delle ghiandole linfatiche, rash o prurito, dolore alle articolazioni, malessere generale
  • Pelle pallida o ingiallita, occhi gialli, urine scure, confusione e debolezza
  • Grave formicolio, intorpidimento, dolore
  • Ecchimosi, sanguinamento (da bocca, naso, vagina o retto), macchie puntiformi viola o rosse sotto la pelle
  • Reazione cutanea, mal di gola, gonfiore del volto o della lingua, bruciore agli occhi, dolore cutaneo seguito da eruzione di colore rosso e viola, vesciche e desquamazione.
Nel caso in cui, poi, ci si chieda cosa non mangiare con l'amoxicillina, ecco un breve elenco di alimenti e bevande che potrebbero interferire con l'assunzione di una terapia antibiotica:

  • Formaggi, latticini e prodotti caseari in generale
  • Cibi pieni di fibre (che potrebbero rallentare l'assorbimento del principio attivo).

Cosa succede se viene assunta troppa amoxicillina

Nel caso in cui si arrivi ad assumere troppa amoxicillina si può sperimentare confusione, cambiamento di personalità, rash cutaneo grave, diminuzione nella frequenza della minzione e, nei casi più gravi, convulsioni

Amoxicillina e altri farmaci

Tenere a mente, poi, che alcuni farmaci possono interagire con l’amoxicillina, sia da banco che non. Per esempio, è opportuno avvisare il proprio medico se si stanno assumendo farmaci quali:

Inoltre, avvertire il medico se si sta assumendo o si ha assunto di recente medicinali di qualsiasi natura, anche senza prescrizione, al di fuori di questo elenco. Essi includono prodotti erboristici, omeopatici, fitoterapici e medicinali assunti senza prescrizione medica. 

Amoxicillina: come si conserva

La conservazione della amoxicillina è ottimale se tenuta lontano da umidità, calore e luce. I farmaci liquidi vanno infine buttati dopo 14 giorni dall’apertura
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
farmacista

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