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Stomaco

Gastroenterologia
Stomaco

Cos'è lo stomaco

Lo stomaco è un organo cavo che fa parte dell’apparato gastrointestinale ed è coinvolto nella seconda fase della digestione, ovvero quella che segue la masticazione. Esso cioè riceve il materiale proveniente dall’esofago (il bolo), per digerirlo e inviarlo all’intestino (in forma di chimo).

L’organo è in grado di distendersi notevolmente, grazie alla composizione della parete gastrica, ampliando il proprio volume per raccogliere anche grandi quantità di cibo. Talvolta esso può essere interessato da disturbi di lieve entità, come il comune bruciore di stomaco, o da patologie di varia gravità.

Esso si trova nell’addome superiore ed è connesso a:

  • esofago, dal quale riceve il materiale da digerire;
  • intestino tenue, al quale invia il materiale da esso digerito.
Tra esofago e stomaco sono poi presenti:

  • un orifizio, chiamato cardias;
  • una seconda struttura poco distinguibile, chiamata sfintere esofageo inferiore.
Tra stomaco e intestino tenue si trova, infine, lo sfintere pilorico. Gli sfinteri sono valvole che consentono il passaggio del materiale in un solo verso, impedendone il ritorno. 

Com'è fatto lo stomaco

Lo stomaco ha la forma di un sacco elastico:

  • lungo circa 25-28 cm;
  • largo circa 10-12 cm.
Le varie regioni dello stomaco includono:

  • Fondo − Cioè la parte superiore.
  • Corpo − Cioè la parte centrale.
  • Antro cardiale − La parte vicina alla valvola cardiale.
  • Antro pilorico − La parte più vicina allo sfintere piloro.
L’elasticità della sua parete gli consente di modificare forma e dimensioni in base alla quantità di cibo presente. La parete è formata da tre strati (o tonache) che includono:

  • Mucosa gastrica  − Cioè lo strato interno.
  • Tonaca muscolare  − Cioè lo strato intermedio.
  • Tonaca sierosa  − Cioè lo strato esterno.

Come funziona lo stomaco

Il funzionamento dello stomaco dipende dalla sua struttura. Infatti, per poter svolgere la funzione digestiva, lo stomaco deve secernere enzimi digestivi ed acidi (succhi gastrici).

Questi ultimi sono prodotti dalla mucosa gastrica e ciò consente di creare l’ambiente acido tipico dello stomaco. Allo stesso tempo, però, la mucosa produce il muco che crea uno strato protettivo sulla parete interna dell’organo, in modo da proteggerla dall’attacco degli acidi.

I componenti dei succhi gastrici sono:

  • Pepsinogeno − Che poi si trasforma in pepsina e digerisce le proteine.
  • Acido cloridrico − Necessario per il funzionamento della pepsina.
  • Fattore intrinseco − Necessario per assorbire ferro e vitamina B12 nell’intestino.
La tonaca muscolare, invece, grazie alla contrazione delle fibre muscolari che la compongono, permette di mescolare il contenuto dello stomaco, in modo da favorire l’attacco da parte dei succhi gastrici. I movimenti dello stomaco sono chiamati peristaltici, poiché il fenomeno di contrazione della parete dell’organo è detta peristalsi.

Le attività secretoria e motoria dello stomaco sono regolate dal sistema nervoso autonomo, e in particolare da:

  • Plesso parasimpatico − Che ha attività stimolatoria.
  • Plesso simpatico − Che ha attività inibitoria.
Inoltre, la regolazione dell’attività gastrica è operata anche da alcuni ormoni:

  • Gastrina − Aumenta la secrezione di succhi gastrici e la motilità.
  • Colecistochinina − Sintetizzata nel piccolo intestino, riduce il riempimento gastrico.
  • Secretina − Diminuisce la secrezione acida nello stomaco, ma è prodotto dal piccolo intestino.
  • Peptide gastrico inibitorio (GIP) − Essa riduce sia l’attività secretoria che la motilità.
  • Enteroglucagone − Essa riduce sia l’attività secretoria che la motilità.
Grazie a queste attività, lo stomaco consente:

  • la digestione del cibo;
  • il transito del cibo verso l’intestino.

Mal di stomaco

Il mal di stomaco è un sintomo aspecifico, cioè causato da varie condizioni, che tende a risolversi in modo spontaneo nell’arco di un tempo breve o relativamente breve. Nella maggior parte dei casi esso è prodotto da eventi molto comuni e non preoccupanti, tuttavia esistono alcune condizioni cliniche serie che si associano a questo sintomo.

Sebbene spesso serva a descrivere la sensazione di veri e propri crampi allo stomaco, con il termine mal di stomaco si indica, generalmente, un dolore localizzato all’addome superiore centrale, che non sempre è manifestazione di un problema dello stomaco.

Allo stesso modo, non sempre si tratta di un dolore crampiforme, ma può essere anche una sensazione di pesantezza e gonfiore, dovuta allo stomaco gonfio di aria o per un’eccessiva ingestione di cibo.

Il termine medico che meglio descrive il mal di stomaco è “dolore epigastrico”. L’epigastrio è la zona addominale centrale alta, compresa tra le coste e l’ombelico.

Tra le cause del mal di stomaco vi sono:

Bruciore di stomaco

Il bruciore di stomaco, anche conosciuto come acidità di stomaco, è denominato in medicina “pirosi”. Come il mal di stomaco, anche il bruciore di stomaco è un sintomo comune a diversi problemi.

La sensazione che si sperimenta con questo disturbo assai frequente nella popolazione è di un vero e proprio bruciore che insorge a livello gastrico, spesso descritto come presente alla “bocca dello stomaco”, ma che può risalire all’esofago e alla faringe.

Le condizioni che costituiscono le cause del bruciore di stomaco sono praticamente le stesse del mal di stomaco, cioè:

  • pasti troppo abbondanti, consumo di alimenti di difficile digestione, assunzione eccessiva di alcolici;
  • ansia e stress;
  • fumo;
  • effetti collaterali di farmaci;
  • gastrite;
  • ulcere;
  • malattia da reflusso gastroesofageo;
  • ernia iatale.

Acidità di stomaco

Il bruciore di stomaco è sinonimo di acidità di stomaco, come già detto. Questa fastidiosa sensazione, infatti, è dovuta a una produzione eccessiva di acidi gastrici, che può essere temporanea o cronica.

Quando la parete interna dello stomaco non è sufficientemente protetta dal muco, gli acidi gastrici provocano l’irritazione della mucosa.

Quando l’acidità di stomaco è cronica, infatti, il rischio è che si produca un danno alla mucosa, con la formazione di lesioni. Per evitare che ciò accada, bisogna iniziare una appropriata terapia per l'acidità ossia che prevede l’impiego di antiacidi.

Tumore allo stomaco

Lo stomaco può essere sede di tumore, come tutti gli altri organi, che può essere benigno o maligno. Purtroppo, nella maggior parte dei casi allo stomaco si sviluppano neoplasie maligne. Il cancro allo stomaco interessa più di frequente la popolazione anziana ed esistono diversi tipi di tumori maligni dello stomaco.

L’adenocarcinoma gastrico è la più nota forma di cancro allo stomaco, perché è quella più diffusa (circa il 90% dei tumori gastrici). Si tratta di un tumore maligno di origine epiteliale, che si origina dalle cellule della tonaca mucosa o da quelle delle ghiandole in essa contenute. Altri tumori maligni che si possono sviluppare sono:

  • Linfoma gastrico (linfoma MALT) − Esso origina dai linfociti residenti nella mucosa gastrica.
  • Tumore stromale gastrointestinale − Esso origina dalle cellule deputate alla regolazione della motilità del tratto digerente, quindi è un sarcoma.
  • Leiomiosarcoma gastrico − Anch’esso un sarcoma, origina dalle cellule muscolari lisce dello stomaco.
  • Carcinoide gastrico − Esso origina dalle cellule dello stomaco che producono la gastrina (un ormone gastrico), quindi è un tumore neuroendocrino.
Tra i fattori di rischio del tumore allo stomaco vi sono:

Crampi allo stomaco

I termini crampo addominale o crampi allo stomaco non sono specifici e sono usati per riferirsi ad una serie di sintomi o sensazioni diversi. Come già accennato, le persone tendono a chiamare "mal di stomaco" o "crampi addominali" un dolore non specifico che si può percepire ovunque nell'area addominale.

Pertanto, l'elenco delle cause potenziali è estremamente vario. Quelle più comuni includono dispepsia o indigestione, stipsi, virus allo stomaco, dolori mestruali (crampi mestruali), sindrome dell’intestino irritabile, avvelenamento da cibo, allergie alimentari o intolleranza alimentare, ulcera peptica, malattia pelvica infiammatoria ed ernia addominale.

Il dolore addominale deve preoccupare se è grave e ricorrente o se è accompagnato da alcuni sintomi quali per esempio: febbre, vomito, disidratazione, minzione dolorosa. In questi casi contattare il proprio medico il più presto possibile.

Infine, cercare immediata assistenza medica immediata per i dolori addominali in caso di:

Stomaco gonfio

Di solito, la causa di stomaco gonfio è l'eruttazione, per via dell'aria che è stata ingerita. Le cause più comuni dell'ingestione di grandi quantità di aria (aerofagia) sono ingoiare cibi o bere troppo rapidamente, l'ansia e le bibite gassate.

La quantità di gas intestinale normalmente varia tra 100 e 200 ml. Il gas è costituito principalmente da anidride carbonica, idrogeno, e, in alcune composizioni, metano, che vengono miscelati con azoto e ossigeno e vengono inalati o ingeriti.

L'anidride carbonica, l'idrogeno e il metano sono prodotti dai batteri nell'intestino crasso: digeriscono il cibo non digerito che raggiunge l'intestino crasso. Anche se questi gas non hanno odore, i batteri possono produrre anche piccole quantità di gas contenenti zolfo che sono maleodoranti.

Il gonfiore è la sensazione soggettiva che il ventre sia più grande del normale. Al contrario, la distensione è un aumento oggettivo delle dimesioni dell'addome. Il gonfiore e la distensione possono essere causati da maggiore quantità di gas nell'addome, ma ci sono anche altre cause.

Un'eccesiva produzione di gas può essere determinata infatti da una dieta con eccessiva presenza di fibre alimentari e dai rallentati tempi di transito intestinale, ovvero dalla motilità dell’intestino: più è lento, maggiore sarà il gas contenuto nell’intestino. Infine, altre cause posso essere la stitichezza o l'ostruzione intestinale.
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Dr. Enrico Tempèra Medico Chirurgo
Dr. Enrico Tempèra
gastroenterologo

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