icon/back Indietro Esplora per argomento

Ernia iatale

Chirurgia generale Gastroenterologia
Ernia iatale

Cos'è l'ernia iatale

L'ernia iatale è una fuoriuscita di un viscere, o di una sua porzione, attraverso una valvola (o foro) naturale o neoformata del diaframma, cioè di quella formazione muscolare che separa la cavità toracica da quella addominale; al di fuori di rarissime eccezioni, sono sempre i visceri addominali che entrano nella cavità toracica: ciò accade per la maggior pressione presente sull'addome.

L'ernia iatale dunque è un'erniazione dello stomaco: una parte dello stomaco fuoriesce verso l’alto (ossia nella cavità toracica) perché lo iato esofageo o diaframmatico (ossia l'apertura del diaframma grazie alla quale l'esofago si unisce allo stomaco) si è allargato; l'ernia iatale è poi spesso associata al reflusso gastrico: l'acido gastrico, in questo caso, risale dallo sfintere esofageo inferiore.

Quando l’ernia iatale è associata al reflusso gastroesofageo, possono comparire sintomi come:
  • bruciore alla bocca dello stomaco;
  • rigurgito.
L'ernia, in generale, consiste nella fuoriuscita anormale di un viscere attraverso una cavità (o foro). Esistono diversi tipi di ernia:

L'ernia iatale insorge quando la parte superiore dello stomaco spinge sul diaframma e nella regione toracica.

Il diaframma è un largo muscolo posto tra l'addome e il torace, la cui funzione principale consiste nel facilitare la respirazione. Di norma, lo stomaco si trova sotto del diaframma, ma nei soggetti con ernia iatale, una porzione dello stomaco spinge attraverso tale muscolo.

Tipi di ernia allo stomaco

I tipi di ernia iatale sono assai numerosi; sarà pertanto opportuno distinguerle nel modo seguente:

  • Ernie diaframmatiche: sono le ernie che si fanno strada nello iato esofageo, cioè nel forame che dà passaggio all'esofago dal torace all'addome. Esse sono legate ad un difetto della membrana che fissa l'esofago allo iato o ad una deficienza costituzionale di questo; tali cause consentono un'eccessiva mobilità al tratto di passaggio tra esofago e stomaco, favoriscono la risalita di quest'ultimo nel torace. Presente sia nel bambino che nell'adulto, l'ernia diaframmatica può mostrare differenti caratteristiche anatomo-patologiche; nell'ernia da scivolamento, lo stomaco protrude nella cavità toracica risalendo insieme all'ultima porzione dell'esofago al quale appare come appeso; nell'ernia paraesofagea, lo stomaco scivola lungo l'ultima porzione dell'esofago, che resta fisso nella sua sede e sporge nel torace rivestito dal sacco erniario.
  • Ernie attraverso altre aperture del diaframma: per un difettoso completamento di chiusura del diaframma, possono persistere 2 fessure nelle regioni postero-laterali (forami di Bochdalek) attraverso le quali protrudono i visceri addominali (ernia di Bochdalek). Ciò avviene solo a sinistra, in quanto a destra il fegato impedisce il transito in torace; i visceri erniati possono essere lo stomaco, l'intestino tenue, la milza, l'intestino colon. Trattandosi di un'alterazione congenita del diaframma, tale tipo di ernia si riscontra quasi esclusivamente nel bambino che accusa, con un'intensità che varia in ragione della grandezza dell'ernia, crisi di insufficienza respiratoria, tosse, cianosi, accelerazione dei battiti cardiaci, vomito, segni di occlusione intestinale. Parimenti, per un difetto di continuità del diaframma nella regione anteriore, possono persistere fessure (forami di Larrey) attraverso le quali si spingono i visceri addominali (ernia di Morgagni). Più spesso, fanno ernia l'intestino colon e l'epiploon, meno frequentemente lo stomaco, l'intestino tenue, la cistifellea.
  • Ernie traumatiche: si formano a seguito di traumi diretti, di manovre chirurgiche, di traumi indiretti, per contusione addominale o toracica. L'ernia non ha sedi preferenziali, anche se si osserva più frequentemente a sinistra che non a destra, dove il fegato impedisce almeno in parte la sua formazione.
  • Relaxatio diaframmatica: pur non rappresentando propriamente un'ernia, possiede tuttavia caratteri che la rendono assimilabile a questo gruppo. Essa consegue alla perdita di tono delle fibre muscolari diaframmatiche, che anatomicamente sono integre, a seguito di traumi o di paralisi dei nervi frenici; a tale fatto, consegue un rilasciamento globale del diaframma che, totalmente o in parte, si trova a rivestire come un copertone i visceri che si spingono dall'addome verso il torace. Per tale fatto, i visceri toracici vengono compressi con conseguente deviazione del cuore e compressione degli alveoli polmonari, specie di quelli posti alle basi.

Chi è colpito da ernia iatale

L'ernia iatale può emergere a qualsiasi età a seconda della causa scatenante e può dipendere dalla costituzione fisica.

Sintomi dell'ernia iatale

Un paziente affetto da ernia iatale può manifestare diversi sintomi generali, tra i quali:

I sintomi dell'ernia iatale allo stomaco sono quanto mai variabili, non sono sempre legati al volume dell'ernia e talvolta sono del tutto assenti. Si possono raccogliere in 3 diverse categorie:

  • Sintomi digestivi: che consistono in difficoltà alla digestione dei cibi, eruttazioni, rigurgiti, talvolta vomito, stitichezza o diarrea; inoltre, si registrano dolori alla bocca dello stomaco e digestione difficile e protratta e dolori retrosternali.
  • Sintomi cardiorespiratori: si osservano quasi esclusivamente nell'ernia paraesofagea e consistono in dispnea, collasso, episodi improvvisi di rallentamento o accelerazione dei battiti cardiaci, vertigini, talvolta veri e propri attacchi di angina pectoris; tali sintomi sono imputabili o a crisi di strozzamento del viscere erniato o a riflessi nervosi; palpitazioni, cianosi, tachicardia
  • Sintomi generali rappresentati soprattutto dall'anemia: essa può essere dovuta sia a lesioni della mucosa gastroesofagea con conseguenti emorragie più o meno evidenti, sia a difetti dell'assorbimento gastrico del ferro a causa dell'alterata secrezione dei succhi digestivi.

Cause dell'ernia iatale

Normalmente, lo spazio in cui passa l'esofago attraverso il diaframma è sigillato dalla membrana freno-esofagea (una sottile membrana di tessuto che collega l'esofago al diaframma), in cui l'esofago passa attraverso il diaframma. Pertanto, la cavità toracica e la cavità addominale sono separate l'una dall'altra. Poiché i muscoli dell'esofago si restringono e l'esofago si accorcia comprimendo il cibo nello stomaco, questa membrana deve essere elastica per consentire all'esofago di muoversi su e giù.

La fisiologia normale consente la giunzione gastroesofagea, dove l'esofago e lo stomaco si incontrano, per spostarsi avanti e indietro all'interno dello iato. Tuttavia, a riposo, la giunzione deve essere posizionata sotto il diaframma e nella cavità addominale. È importante ricordare che queste distanze sono molto brevi.

Nel tempo, la membrana freno-esofagea può indebolirsi e una parte dello stomaco può erniare attraverso la membrana. Può rimanere al di sopra del diaframma in modo permanente o muoversi avanti e indietro attraverso il diaframma.

Le ernie iatali sono comuni e nella maggior parte dei casi la causa è sconosciuta. Possono essere presenti alla nascita o svilupparsi più tardi nella vita.

Teoricamente, la diminuzione del tono muscolare addominale e l'aumento della pressione nella cavità addominale potrebbero portare allo sviluppo di un'ernia iatale. Pertanto, le persone obese e le donne in stato di gravidanza possono essere a maggior rischio di sviluppare questo tipo di ernia.

Allo stesso modo, le persone che hanno episodi ripetuti di vomito o coloro che soffrono di stitichezza e tensione addominale, aumentano la pressione intra-addominale quando si sforzano, e questo può indebolire la membrana freno-esofagea.

La membrana può anche indebolirsi e perdere la sua elasticità come parte dell'invecchiamento. L'ascite, una raccolta anormale di liquido nella cavità addominale, spesso osservata nelle persone con insufficienza epatica, può anche essere associata allo sviluppo di un'ernia iatale.

I fattori di rischio dell'ernia iatale sono:

  • Avere 50 anni o più
  • Essere obesi
  • Alti livelli di infiammazione, legati alla scarsa salute dell'intestino
  • Seguire una dieta povera
  • Tosse cronica o forte
  • Stitichezza 
  • Vomito 
  • Sollevare oggetti pesanti 
  • Lesioni al diaframma o all'addome
  • Debolezza muscolare
  • Recupero da chirurgia dell'addome

Diagnosi di ernia allo stomaco

L'ernia iatale può essere diagnosticata con una radiografia del tratto digerente superiore o con l'endoscopia. La radiografia consente di evidenziare, attraverso i raggi X, l'esofago, lo stomaco e la parte superiore dell'intestino tenue (duodeno).

Con l'endoscopia, un tubo flessibile e sottile, inserito nella bocca, scende fino all'esofago e allo stomaco, evidenziando eventuali danni da reflusso gastrico. Si può così monitorare il PH del contenuto esofageo durante la giornata o la pressione all'interno dell'esofago. Un PH molto acido o una pressione inferiore sono spesso sintomi dell'ernia iatale.

La malattia lasciata a sè evolve lentamente se non intervengono complicazioni.

Complicazioni di un'ernia allo stomaco

Mentre l'ernia iatale stessa non è fisicamente pericolosa, può peggiorare il reflusso gastroesofageo e un GERD non trattato può portare a gravi problemi come l'infiammazione dell'esofago (esofagite), il cancro dell'esofago, le ulcerazioni allo stomaco, sanguinamento e gastrite.

Esofagite ed ernia allo stomaco

Se le cause alla base del reflusso, come l’ernia allo stomaco, non vengono rimosse con le terapie farmacologiche o chirurgiche, i problemi alle mucose esofagee possono evolvere in esofagite cioè in un’infiammazione acuta, con tendenza alla cronicizzazione, che può portare anche complicanze piuttosto serie.

In realtà, anche se la maggior parte delle esofagiti compaiono a causa del reflusso, la patologia può avere eziologie diverse.
 Una forma la cui incidenza è in aumento è l’esofagite iatrogena che è causata dall’ingestione di farmaci, per via orale, spesso con poca o senza acqua. In questo modo, particelle del farmaco non vengono ingoiate e restano nell’esofago, irritandone le mucose.

Molto più rara è l’esofagite eosinofila, infiammazione non dovuta a batteri, ma che si presenta quando il numero di globuli bianchi presenti nell’esofago è sproporzionatamente elevato ed è causata da una condizione familiare di allergia ai pollini o, più facilmente, ad alcuni alimenti, come il latte, le arachidi, la soia.

Infine, l’esofagite può avere origine infettiva, cioè essere causata da batteri, virus o funghi. Questo tipo di esofagite compare soltanto negli individui fortemente immunodepressi, come i pazienti sottoposti a cicli di chemioterapia o i malati di AIDS o ancora, nel caso dell’esofagite da candida albicans, nei pazienti sottoposti a cicli molto prolungati di terapia antibiotica.

I fattori di rischio per le esofagiti sono costituiti sopratutto dall’obesità, da una dieta sbagliata e dal fumo e la prima terapia, spesso risolutiva, prevede il cambiamento del proprio stile di vita. A questa terapia, vengono poi associati i trattamenti più indicati in base al fattore scatenante.

Le esofagiti iatrogene, ad esempio, si debellano sostituendo la terapia farmacologica con una più adeguata, ad esempio con una formulazione liquida del farmaco o, quando non possibile, con dosaggi diversi. L’esofagite eosinofila viene trattata principalmente con la dieta e con l’uso di farmaci steroidei in grado di inibire il processo infiammatorio.

Per le esofagiti infettive sono necessari cicli di antibiotici specifici per l’agente infettivo.

Le esofagiti da reflusso, di gran lunga le più comuni, vengono trattate soprattutto con dieta adeguata e modifiche del proprio stile di vita. Molto spesso, smettere di fumare e di bere alcool e un regime alimentare povero di grassi e ipocalorico sono sufficienti per la guarigione.

A volte, vengono associati farmaci sintomatici per alleviare dolori e fastidi. Nel caso l’esofagite da riflusso abbia alla base un’ernia iatale non altrimenti curabile o per quei pazienti che non sono in grado o che rifiutano di ridurre i fattori di rischio, si rende necessario, per evitare complicanze, un'operazione per rimuovere l'ernia iatale.

Trattamento per ernia iatale

Le terapie per l'ernia iatale variano a seconda dei casi. A volte, è sufficiente adeguare l'alimentazione ed il proprio stile di vita alla malattia; altre volte, è opportuno seguire delle indicazioni mediche, che includono: una dieta sana, l'astenersi dal fumo e dall'alcol, e un monitoraggio dei farmaci assunti, per contenerne l'abuso.

Più nel dettaglio, i rimedi per l'ernia iatale includono:

  • Dieta sana: consumare piccoli pasti più volte durante la giornata. Alcol, caffè, cioccolato, frutta acidula (agrumi), cipolle e alimenti piccanti in genere, andrebbero evitati. Nelle 2-3 ore successive al pasto, è bene evitare di coricarsi o fare sforzi. La posizione orizzontale o il temporaneo aumento della pressione addominale potrebbero, infatti, facilitare la risalita del contenuto gastrico.
  • Dimagrire: è opportuno perdere peso. La perdita del grasso in eccesso riduce la pressione sullo stomaco.
  • Bere di più: la saliva ed i liquidi proteggono le muscose esofagee dai succhi gastrici.
  • Non fumare: il fumo e la secchezza orale favoriscono il reflusso acido.
  • Non abusare di farmaci: come Aspirina, Ibuprofene, sedativi, tranquillanti. Si consiglia in ogni caso di comunicare il loro utilizzo al medico.
  • Evitare di indossare vestiti aderenti: è importante non aumentare la pressione sullo stomaco.
  • Dormire con la testa sopra un cuscino: questa posizione fa sì che la forza di gravità ostacoli il reflusso.

Dieta per l'ernia iatale

Per evitare il reflusso acido, dovuto alla presenza di ernia iatale allo stomaco, potrebbe essere necessario prediligere determinati alimenti rispetto ad altri. Il consiglio generale è di evitare gli alimenti che possono causare bruciore di stomaco, come:

  • Alimenti molto speziati
  • Cioccolato e cacao
  • Pomodori e sughi
  • Caffeina
  • Cipolle
  • Agrumi
  • Alcool
  • Bevande gassate, bevande zuccherate o bevande energetiche
  • Dolcificanti artificiali
  • Cibi fritti o molto grassi
  • Oli vegetali raffinati
  • Cibi piccanti
  • Aglio
  • Alimenti trasformati e quelli ad alto contenuto di sodio o additivi sintetici
Ecco invece cosa è consigliato prediligere in caso di ernia iatale:

  • Carni bianche
  • Pesce
  • Fibre
  • Verdure, come finocchi e spinaci, zucca, carciofo, asparagi, cetrioli
  • Frutta come mele e pere, bacche e melone
  • Alimenti probiotici come yogurt o kefir
  • Brodo
  • Grassi salutari come il cocco o l'olio d'oliva
  • Erbe come prezzemolo, zenzero
  • Aceto di sidro di mele
  • Gel di aloe vera

Rimedi naturali per l'ernia iatale

Diversi sono i rimedi naturali consigliati per l'ernia iatale dello stomaco, eccone alcuni:

  • Bere acqua calda per prima cosa al mattino è un buon modo per aiutare a far cadere l'ernia dall'apertura del diaframma. Subito dopo il risveglio, mentre si è ancora nel letto, bere un bicchiere di acqua a temperatura ambiente o leggermente tiepida. Aiuterà a rilassare i muscoli dello stomaco e il diaframma e a mettere un po' di peso nello stomaco. Quindi, alzarsi in piedi, alzare le braccia oltre i fianchi e piegare i gomiti in modo che le mani tocchino il petto. Ciò contribuirà ad allungare il diaframma e ad aprire lo iato. Alzarsi in punta di piedi il più in alto possibile e scendere rapidamente sui talloni. Fare questo movimento più volte di seguit, aiuterà il peso dell'acqua a tirare giù lo stomaco. Stando in piedi con le braccia in alto, fare alcuni respiri brevi e rapidi con la bocca aperta per circa 15 secondi. L'ansimare aiuterà a stringere il diaframma e a chiudere il foro. Al mattino, evitare di bere caffè, tè, succo di frutta e acqua fredda.
  • Automassaggio: l'auto-massaggio addominale si rivolge principalmente alla parte più alta della cavità addominale. Aiuta a ridurre i disagi e i sintomi dell'ernia iatale e anche a rafforzare i muscoli dello stomaco. Sdraiarsi sulla schiena e rilassarsi. Mettere le dita appena sotto le ossa del seno (sterno) dove si trova la gabbia toracica. Applicare una pressione verso il basso e muovere lentamente verso l'ombelico. Ripetere per 5 minuti. Farlo 2 volte al giorno, una volta al mattino e una volta alla sera.
  • Yoga: lo yoga può alleviare il dolore e il disagio causati da un'ernia iatale. Aiuta a rafforzare il diaframma e i muscoli dello stomaco. Stare con la schiena dritta e le braccia perpendicolari al suolo. Mantenere i piedi distanti la larghezza di un fianco. Alzare le braccia dritte sopra la testa. Piegare il corpo in avanti con un angolo di 45 gradi, portando il petto verso le cosce. Tenere le braccia tese, allineate con la schiena e girare i palmi delle mani verso il pavimento. Piegare delicatamente le ginocchia come se ci si stesse per sedere su una sedia. Premere il corpo verso il pavimento e guardare avanti. Mantenere la posizione per alcuni secondi, facendo diversi respiri profondi. Spingere le scapole sulla schiena, abbassare il coccige verso il pavimento. Mantenere questa posizione per almeno 30 secondi e concentrarsi sulla respirazione. Raddrizzarsi lentamente. Ripetere il ​​ciclo un paio di volte. Evitare posizioni yoga che esercitano pressione sull'addome.
  • Aceto di sidro di mele: è un ottimo rimedio per ridurre i sintomi come bruciore di stomaco e acidità a causa di un'ernia iatale. Anche se di natura acida, l'aceto di sidro di mele produce un effetto alcalino nel corpo. Aggiungere da 1 a 2 cucchiaini di aceto di sidro di mela crudo e non filtrato ad un bicchiere di acqua tiepida. Sorseggiare lentamente prima dei pasti. Farlo quando si avverte bruciore di stomaco o acidità.
  • Cannella: questa spezia popolare aiuta a calmare e lenire lo stomaco. Può alleviare il dolore e il gonfiore addominale, specialmente dopo aver mangiato un pasto. Funziona anche come antiacido naturale. Aggiungere ½ cucchiaino di cannella in polvere a una tazza di acqua calda. Coprire per alcuni minuti. Bere il tè mentre è ancora caldo, 2 o 3 volte al giorno. 
  • Camomilla: la camomilla, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, è un rimedio naturale per le ernie iatali. Può lenire uno stomaco dolorante, curare il bruciore di stomaco e rilassare i muscoli del tratto digestivo. Mescolare 1 cucchiaino di camomilla essiccata in una tazza di acqua calda. Coprire per 5 minuti. Filtrare e aggiungere il miele. Sorseggiare lentamente una tazza di camomilla fino a 4 volte al giorno, specialmente tra i pasti.
  • Bicarbonato di sodio: il bicarbonato di sodio è un antiacido naturale. Può fornire un rapido sollievo dal bruciore di stomaco, il sintomo più comune delle ernie iatali. Mescolare ½ cucchiaino di bicarbonato in un bicchiere d'acqua. Bere subito. Ripetere se necessario, ma evitare di bere questa soluzione in eccesso, soprattutto se si soffre di pressione alta.
  • Aloe Vera: è uno dei migliori trattamenti naturali per i problemi digestivi causati da un'ernia iatale. Lenisce il rivestimento interno dell'intestino e riduce il dolore all'addome. Controlla anche il bruciore di stomaco riducendo l'infiammazione. Bere ¼ tazza di succo di aloe vera circa 20 minuti prima di mangiare. Non utilizzare più di 2 cucchiai di gel di aloe vera per preparare il succo. Può causare diarrea.
  • Olmo: questa erba è un altro rimedio efficace per un'ernia iatale. Aiuta a ridurre l'acidità di stomaco e alleviare il bruciore di stomaco. Inoltre, l'olmo ha effetti lenitivi e anti-infiammatori sul corpo. Mescolare 1 cucchiaio di corteccia di olmo in polvere in una tazza di acqua calda. Lasciarlo riposare per circa 10 minuti. Bere 2 volte al giorno, soprattutto dopo aver mangiato.
Condividi
Dr. Natale Saccà Medico Chirurgo
Dr. Natale Saccà
specialista in Endoscopiagastroenterologo

Contenuti correlati

Ernia
icon/card/salute
Un'ernia si verifica quando gli organi interni spingono verso l'esterno, su parete muscolare e tessuti, producendo il caratteristico rigo...
Nausea
icon/card/gastroenterology
La nausea indica una sensazione di malessere a livello dello stomaco, può essere acuta, di breve durata o prolungata. Spesso anticipa l'e...
Laparoceli
icon/card/salute
I laparoceli sono una complicanza dovuta all'intervento chirurgico addominale, con cause e sintomi specifici. Ecco quali sono i trattamen...
icon/chat